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Papa Francesco, un albero nei giardini vaticani e un Padre Nostro per il Sinodo

Per la chiusura del tempo del creato, Papa Francesco pianta un leccio di Assisi nei Giardini Vaticani. E mette il Sinodo sulla protezione di San Francesco

Papa Francesco nei giardini Vaticani  |  | Daniel Ibanez / ACI Group Papa Francesco nei giardini Vaticani | | Daniel Ibanez / ACI Group

Un leccio di Assisi nei Giardini Vaticani, a conclusione del “Tempo del creato”, ovvero il “periodo di più intensa orazione e azione a beneficio della casa comune”, chiesto da Papa Francesco, e per mettere il Sinodo Speciale sulla Regione Panamazzonica sotto la protezione di San Francesco. È questo il gesto concreto che Papa Francesco fa nel giorno del “poverello di Assisi”, alla presenza dei leader indigeni che parteciperanno al Sinodo.

Papa Francesco non pronuncia il saluto previsto, si limita ad un "Padre Nostro" alla fine dell'incontro. Prima di lui, una riflessione del Cardinale Claudio Hummes, relatore generale del Sinodo Speciale sulla Regione Panamazzonica, e un saluto del Cardinale Peter Turkson.

L’iniziativa si è svolta per iniziativa dell’Ordine dei Frati Minori, della Rete Ecclesiale Panamazzonica (REPAM), che molta parte ha avuto nell’organizzazione del Sinodo, e del Global Catholic Climate Movement.

Tra le varie ricorrenze, da notare che l’evento ha luogo poco prima della celebrazione del 40esimo anniversario della proclamazione di San Francesco come patrono dei cultori dell’ecologia da parte di San Giovanni Paolo II.

All’evento, prende parte anche il Cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che ricorda come prima cosa che Papa Francesco abbia già piantato un albero nei Giardini Vaticani. Successe l’8 giugno 2014 in occasione dell’incontro da lui promosso per la pace in Medio Oriente, al quale con i Presidenti israeliano Shimon Peres e palestinese Abu Mazen partecipò anche il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I.

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Il Cardinale mette questo evento in relazione poi al fatto che Papa Francesco e il Patriarca Bartolomeo abbiano poco dopo sottolineato il trattamento abusivo della creazione come un peccato, che poi sia venuta anche l’enciclica Laudato Si, e poi vari altri interventi. Si tratta, insomma, di un tema che è parte del Pontificato di papa Francesco.

Il Cardinale ricorda poi che Papa Francesco, nel suo messaggio per il Giorno di Preghiera per la Creazione, parla di “un tempo” per la saggezza e per acquisire saggezza”, e per questo “la nostra preoccupazione per rispondere alla crisi ecologica deve avere alle basi conoscenza e saggezza”.