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Papa Francesco negli Emirati Arabi, tutto pronto per un "viaggio storico"

Alessandro Gisotti |  | Daniel Ibanez CNA Alessandro Gisotti | | Daniel Ibanez CNA

In vista del prossimo Viaggio apostolico di Papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti - da domenica  a 3 a martedì 5 febbraio - il Direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede Gisotti ha tenuto il consueto briefing preparatorio.

“Questo - ha osservato Gisotti - è un viaggio storico, il 27° del pontificato, per un totale di 41 paesi fin qui visitati. E’ la prima volta di un Papa nella penisola arabica. La comunità cattolica è composta praticamente solo immigrati asiatici, e per loro si tratta di un evento quasi insperato. I cristiani sono il 10% della popolazione, circa 900.000 persone”.

Papa Francesco partirà domenica subito dopo la recita dell’Angelus, all’arrivo - alle 22 ora locale - sarà accolto dal principe ereditario. Il Papa arriverà direttamente nella sala grande dell’aeroporto: non scenderà come sempre le scalette dell’aereo. E’ una prima volta, perché  si tratta di un aeroporto presidenziale ed è anche una cortesia, vista la possibilità di un clima piuttosto torrido.

Nel corso del viaggio Francesco incontrerà per la quinta volta il Grande Imam di Al Azhar. Prevista anche la visita alla grande moschea di Abu Dhabi e in quella occasione sarà presente anche il ministro della Tolleranza: siamo infatti nell’anno della tolleranza proclamato dagli Emirati e si  è dunque inserito questo incontro sulla fratellanza umana nelle celebrazioni di questo anno.

Lo stadio dove il Papa presiederà martedì 5 la Messa può contenere 45.000 persone, ma saranno circa 135.000 le persone che parteciperanno tra interno ed esterno. Alla celebrazione non sarà presente il Grande Imam di Al Azhar.

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Il Papa si sposterà sempre in auto, a parte l’incontro con l’Imam: sarà usato il pulmino, mentre la papamobile si vedrà alla Messa.

Il seguito papale è composto dai Cardinali Parolin, Segretario di Stato; Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali e Monsignor Ayuso, Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

Non previsto - secondo il programma - infine l’incontro tra il Pontefice e i cappuccini, nell’anno in cui ricorre l’800° anniversario dell’incontro tra San Francesco e il Sultano d’Egitto. Ma non è detto che il Papa possa fare qualche sorpresa…