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Papa Francesco nei Balcani, la visita a Rakovski

Chiesa di San Michele Arcangelo | La chiesa dedicata a San Michele Arcangelo a Rakovsky, in Bulgaria, che Papa Francesco visiterà il prossimo 6 gennaio  | WIkimedia Commons Chiesa di San Michele Arcangelo | La chiesa dedicata a San Michele Arcangelo a Rakovsky, in Bulgaria, che Papa Francesco visiterà il prossimo 6 gennaio | WIkimedia Commons

È la città bulgara con il maggior numero di cattolici. Ma ce ne saranno molti di più dei suoi abitanti, almeno 50 mila, a Rakovski, per la visita di Papa Francesco. Che il 6 maggio toccherà la città per una breve visita durante la quale darà la Prima Comunione a 242 bambini, ovviamente emozionatissimi.

Don Boris Stoykov, che a Rakovski è stato vice parroco per 13 anni a San Michele Arcangelo e che ora è parroco nella città di Zhinitza, spiega che ”Rakovsky è una città con tre quartieri, Generale Nikolaevo, Sekirovo e Parchevich. Ogni quartiere ha la sua parrocchia. La maggioranza delle persone sono cattoliche, ed è raro per la Bulgaria. Adesso ci sono anche dei matrimoni misti, ma l’ambiente resta cattolico, o perlomeno cattolico per tradizione”.

Rakovski è nel distretto di Plovdiv, conosciuta anche con il nome di Filippopoli, che è ancora sede della cattedrale primaziale di Bulgaria. I cattolici, in Bulgaria, sono quasi tutti lì, nella regione di Svistov e Plovdiv, perché lì c’era la setta eretica dei pauliciani che, non si sa per quale motivo, si dichiaravano fedeli al Papa di Roma. Così, quando arrivarono i missionari, si convertirono al cattolicesimo.

Ma è a Rakovski che si trova la maggior concentrazione di cattolici, un terzo della popolazione cattolica di Bulgaria, che comunque è meno dell’1 per cento di tutta la Bulgaria.

“I due grandi quartieri – racconta don Stoykov – contano circa 6 mila fedeli, e sono i quartieri con le parrocchie più grandi. Per questo, la domenica ci sono due messe, una la mattina e una la sera. La messa più frequentata è quella delle 10 del mattino”.

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I preparativi fervono.

All'ingresso della città è stato posto un grande manifesto con la scritta "Benvenuto" sulla figura di Papa Francesco, e sullo sfondo c'è la chiesa del Sacro Cuore dove Papa Francesco celebrerà la Messa per le prime comunioni. 

La Messa a Rakovski sarà nella chiesa del Sacro Cuore, la più grande dei Balcani dopo la cattedrale di Zagabria. Ma ci sarà anche un incontro nella chiesa dedicata a San Michele arcangelo.

Durante la Messa sarà regalato a Papa Francesco un arazzo fabbricato per l’occasione a Chiprovtsi, città simbolo dei cattolici in Bulgaria da dove ebbe luogo la prima rivolta contro il dominio ottomano.

Anche i bambini sono pronti: hanno 7 e 8 anni, stanno preparando regali per il Papa. Rappresentano lo specchio di una Chiesa molto viva.

Spiega don Stoykov: “Nella parrocchia di San Michele Arcangelo, dove andrà Papa Francesco c’è un gruppo di giovani che si raduna ogni settimana. Si fanno le normali attività di formazione e di catechismo, i giovani partecipano come volontari della Caritas, e c’è anche un centro Caritas della parrocchia”.

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Quindi “ogni settimana c’è una lectio divina, e questo si fa regolarmente da 2 -3 anni. Non si tratta di una lectio divina a livello di esegesi, ma piuttosto una lectio divina per alimentare la vita spirituale e cristiana. E c’è un gruppo di famiglie che ho seguito, e che fa un incontro al mese”.

Don Stoykov sottolinea che “il ruolo più importante nella preparazione della visita di Papa Francesco lo ha il parroco, soprattutto in quello che dice nelle celebrazioni domenicali per sensibilizzare le persone. Siamo in una nazione a maggioranza ortodossa, il legame con Roma non è sempre semplice e sentito con forza, e questo dipende a mio parere soprattutto dai pastori e dei parroci”.