La pandemia “è una sfida che ci ricorda che di fronte alle avversità si aprono sempre nuove strade per essere uniti come una grande famiglia umana. Proteggere l'ambiente e rispettare la biodiversità del pianeta sono questioni che riguardano tutti noi. Non possiamo pretendere di essere sani in un mondo malato”. Lo scrive il Papa nella lettera inviata al presidente della Colombia nel messaggio in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente che ricorre oggi 5 giugno e che quest’anno sarà ospitata virtualmente dalla Colombia sul tema della biodiversità.

“Le ferite causate alla nostra madre terra – sottolinea Francesco - sono ferite che sanguinano anche in noi. La cura degli ecosistemi hanno bisogno di uno sguardo al futuro, che non si ferma solo nell'immediato. Il nostro atteggiamento verso il presente del pianeta dovrebbe impegnarci e renderci testimoni della gravità della situazione”.

Possiamo – è l’invito del Pontefice – “invertire la marcia e scommettere su un mondo migliore e più sano, per lasciarlo come eredità alle generazioni future. Tutto dipende da noi; tutti insieme dobbiamo diventare più consapevoli delle cure e della protezione della nostra casa comune, così come dei fratelli più fragili e scartati dalla società”.