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Papa Francesco, non scartiamo la vita, serve una ecologia della carità

La preghiera per al pace in Terra Santa, Caucaso, Ucraina e per il viaggio in Africa

Papa Francesco |  | Vatican Media Papa Francesco | | Vatican Media

"Chi sono i “poveri in spirito”? Sono coloro che sanno di non bastare a sé stessi, di non essere autosufficienti, e vivono come “mendicanti di Dio”". Lo ha detto Papa Francesco nella meditazione prima della preghiera dell' Angelus guidata dalla finestra del Palazzo Apostolico.

Commentando le letture di oggi il Papa ha detto: "Oggi vorrei soffermarmi su questo aspetto tipico dei poveri in spirito: non sprecare" e  "non sprecare ci permette di apprezzare il valore di noi stessi, delle persone e delle cose. Purtroppo, però, è un principio spesso disatteso, soprattutto nelle società più agiate, in cui domina la cultura dello spreco e dello scarto".

Il Papa propone tre sfide: non sprecare il dono che siamo, non buttarsi via. E non sprecare i doni che abbiamo, i beni vanno condivisi, serve una ecologia della carità. Infine non scartare le persone. E Francesco pensa ai più fragili: "i bambini non ancora nati, gli anziani, i bisognosi e gli svantaggiati. Ma le persone non si possono buttare via, mai! Ciascuno è un dono sacro e unico, ad ogni età e in ogni condizione. Rispettiamo e promuoviamo la vita sempre!"

Conclude il Papa con un piccolo esame di coscienza:"come vivo la povertà di spirito? So fare spazio a Dio, credo che Lui è il mio bene, la mia vera, grande ricchezza? Credo che Lui mi ama oppure mi butto via con tristezza, dimenticando di essere un dono? E poi: sono attento a non sprecare, sono responsabile nell’utilizzo delle cose, dei beni? E sono disponibile a condividerli con gli altri? Infine: considero i più fragili come doni preziosi, che Dio mi chiede di custodire? Mi ricordo dei poveri, di chi è privo del necessario?".

Il Papa ha pregato per la violenza in Terra Santa, la spirale di morte che aumenta non fa altro che chiudere le poche speranze di fiducia. ai due governi e alla comunità internazionale affinché si trovino subito, senza indugio, le strade per la ricerca della #pace.

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Una preghiera anche per la pace nel Caucaso e per il popolo ucraino, poi il messaggio dei ragazzi dell’Azione Cattolica (Acr) con la  Carovana della Pace: un corteo festoso e colorato che attraverserà le strade del centro della capitale, accompagnato dallo slogan: “Allenati alla Pace!”.

Si tratta di un ritorno della Carovana della Pace per le vie della città, dopo due anni in cui a causa della pandemia questo evento si è svolto in modalità telematica. La Carovana della Pace, permetterà ai ragazzi di scoprirsi missionari, con due progetti di solidarietà: la vendita di palloni fatti di materiali ecologici, per sostenere il progetto CSI per il mondo, promosso dal Centro Sportivo Italiano. Inoltre le parrocchie raccoglieranno delle offerte che verranno devolute alle attività della Caritas diocesana a sostegno delle realtà che operano con ragazzi e giovani in difficoltà.

Infine il Papa ha ricordato la sua partenza per il viaggio in Africa in terre provate da lunghi conflitti e ne ricorda il significato ecumenico.