“Nei due giorni passati sono state due commemorazioni: il 70º della dichiarazione di Schuman che dà inizio alla Unione Europea e anche la commemorazione della fine della guerra. Chiediamo al Signore per l'Europa oggi che cresca unita: questa unità di fratellanza che fa crescere tutti i popoli nell’unità e nella diversità”. Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo la Messa della V Domenica di Pasqua celebrata a Santa Marta

“Quando i discepoli gli chiedevano di imparare a pregare, Gesù – ha detto il Papa nell’omelia – insegna il Padre nostro. Sempre va al Padre ma in questo passo è molto forte e come se aprisse le porte della onnipotenza della preghiera perché per pregare ci vuole coraggio, ci vuole lo stesso coraggio, la stessa franchezza che per predicare”.

Nella preghiera – ha aggiunto il Pontefice – serve la “franchezza, la stessa che ci vuole per la predica e l’abbiamo sentito nella prima lettura, quel conflitto nei primi tempi della chiesa perché i cristiani di origine greca mormoravano - e si vede che è un abitudine della chiesa - mormoravano perché le loro vedove non erano bene custodite”. Ecco così la costituzione del diaconato perché i vescovi avevano altri compiti: su tutti quello di pregare “e il popolo vedendo il vescovo pregare impara a pregare. E’ triste vedere bravi vescovi  - brava gente buona - indaffarati in tante cose, ma la preghiera è al primo posto, poi le altre cose ma quando le altre cose tolgono spazio alla preghiera qualcosa non funziona”.