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Papa Francesco: "Resistere alle nuove ideologie che cercano di imporsi"

Il Papa ricorda che "chi dà la vita per il Vangelo abbraccia la risposta di Dio al male del mondo: consegna sé stesso, imita l’amore mite e gratuito del Signore Gesù, che si offre per i vicini e per i lontani"

Papa Francesco |  | Daniel Ibanez CNA Papa Francesco | | Daniel Ibanez CNA

"Due anni fa, durante la Divina Liturgia che ho presieduto a Blaj, incoraggiai a resistere alle nuove ideologie che cercano di imporsi e di sradicare i popoli, a volte in modo subdolo, dalle loro tradizioni religiose e culturali". Così il Papa in occasione dell'udienza per l’85° anniversario della fondazione del Collegio Pio Romeno.

Ricordando i martiri della Chiesa romena, Francesco ha sottolineato che "chi dà la vita per il Vangelo abbraccia la risposta di Dio al male del mondo: consegna sé stesso, imita l’amore mite e gratuito del Signore Gesù, che si offre per i vicini e per i lontani. Questa è la sorgente che ha permesso alle radici di innestarsi nella terra, di crescere robuste e di portare frutto. E voi siete quel frutto".

"Senza alimentare le radici - ha aggiunto - ogni tradizione religiosa perde fecondità. Allora ci si concentra su aspetti istituzionali, esteriori, sulla difesa del proprio gruppo, della propria storia e dei propri privilegi, perdendo, magari senza accorgersene, il sapore del dono. Questo accade quando ci si adagia e si viene intaccati dal virus della mondanità spirituale".

Oltre alle radici - ha ricordato il Pontefice agli studenti - vi è il "terreno buono della fede. È quello lavorato dai vostri nonni, dai vostri genitori, quello del santo Popolo di Dio. Mentre vi preparate a trasmettere la fede, pensate a loro e ricordate che il Vangelo non si annuncia con parole complicate, ma nella lingua della gente, come ci ha insegnato Gesù, la Sapienza incarnata. Il terreno buono è anche quello che vi fa toccare la carne di Cristo, presente nei poveri, nei malati, nei sofferenti, nei piccoli e nei semplici, in chi soffre e nel quale c’è Gesù. Penso in particolare ai tanti rifugiati dalla vicina Ucraina che anche la Romania sta accogliendo e assistendo".

 

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