"Convertirsi è guardare da un’altra parte, convergere su un’altra parte. E questo apre il cuore, fa veder altre cose. Ma se il cuore è chiuso non può essere guarito. Se qualcuno è ammalato e per tenacia non vuole andare dal medico, non sarà guarito. E a loro dice, primo: convertitevi, aprite il cuore. Anche se noi cristiani facciamo tante cose buone, ma se il cuore è chiuso è tutta vernice di fuori". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.

"Se un apostolo, un inviato, qualcuno di noi - ha spiegato Francesco, secondo quanto riporta Vatican News - va un po’ col naso in su, credendosi superiore agli altri o cercando qualche interesse umano o cercando posti nella Chiesa, non guarirà mai nessuno, non sarà riuscito ad aprire il cuore di nessuno, perché la sua parola non avrà autorità. L’autorità, il discepolo l’avrà se segue i passi di Cristo. E quali sono i passi di Cristo? La povertà. Da Dio si è fatto uomo! Si è annientato! Si è spogliato! La povertà che porta alla mitezza, all’umiltà. Il Gesù umile che va per la strada per guarire. E così un apostolo con questo atteggiamento di povertà, di umiltà, di mitezza, è capace di avere l’autorità per dire: convertitevi per aprire i cuori".

"Tutti noi - ha concluso il Pontefice - abbiamo bisogno di essere guariti perché tutti abbiamo malattie spirituali. Ma, anche, tutti noi abbiamo la possibilità di guarire gli altri, ma con questo atteggiamento. Che il Signore ci dia questa grazia di guarire come guariva Lui: con la mitezza, con l’umiltà, con la forza contro il peccato, contro il diavolo e andare avanti in questo bel mestiere di guarirci fra noi, perché tutti: io guarisco un altro e mi lascio guarire dall’altro. Fra noi. Questa è una comunità cristiana".