Poco dopo le 16:00, Papa Leone XIV ha raggiunto il Santuario della Madre del Buon Consiglio a Genazzano per una visita in forma privata. Il santuario, retto dai religiosi dell’Ordine di Sant’Agostino, custodisce un’antica immagine della Vergine, cara all’Ordine e alla memoria di Leone XIII. Dopo un’accoglienza festosa da parte di alcune centinaia di persone raccolte sulla piazza davanti al Santuario, il Papa è entrato in chiesa, dove ha salutato i religiosi e si è fermato in preghiera, prima davanti all’altare e poi di fronte all’immagine della Vergine, dove con i presenti ha recitato la preghiera di Giovanni Paolo II alla Madre del Buon Consiglio.
Al termine, dopo la recita dell’Ave Maria e il canto del Salve Regina, il Papa si è rivolto a quanti erano in chiesa, salutando loro e il popolo di Genazzano riunito all’esterno: “Ho voluto tanto venire qui in questi primi giorni del nuovo Ministero che la Chiesa mi ha consegnato, per portare avanti questa missione come Successore di Pietro”.
E ricordando la visita fatta dopo l’elezione a Priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino, e la scelta di “offrire la vita alla Chiesa”, il Papa ha ribadito la sua “fiducia nella Madre del Buon Consiglio”, compagnia di “luce, saggezza” con le parole rivolte da Maria ai servitori nel giorno delle Nozze di Cana, riferite nel Vangelo di Giovanni: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”.
Insieme alla comunità il Papa ha poi raggiunto una sala interna per un incontro privato. Al termine, il Papa si è affacciato dal portale della Basilica e, salutando i presenti, ha rivolto loro alcune parole, esprimendo la gioia di essere potuto venire a pregare la Madre del Buon Consiglio, “un dono così grande” per il popolo di Genazzano, da cui deriva anche una grande responsabilità: “come la Madre mai abbandona i suoi figli, voi dovete essere anche fedeli alla Madre”.
Il Papa ha salutato i giovani, e i giovani di cuore - “Siamo tutti!”, ha detto - e ha evocato lo spirito di entusiasmo con cui seguire Gesù, secondo l’esempio di Maria.
Infine, prima di lasciare il Santuario, ha benedetto i presenti.
La immagine della Madonna del Buon Consiglio ha una storia particolare, ed una parte di affresco del quindicesimo secolo. Si dice arrivi miracolosamente da Scutari. Il 22 aprile del 1993 venne in visita Giovanni Paolo II prima della visita in Albania.
Nel Settecento il peruviano Padre Francisco Xavier Vasquez scrisse: "…Abbiamo subito fissato lo sguardo sulla bellissima immagine. La sua bellezza rapisce i cuori. Il suo sembiante, a volte è ilare, a volte è mesto. E talora si vede come infiammarsi di color rosa. La venustissima faccia è da paragonarsi al Paradiso, per cui fin dall’inizio dell’Apparizione venne chiamata Santa Maria del Paradiso".
Pubblicato anche lo stemma del Pontefice, quello scelto con la ordinazione episcopale: "Lo stemma raffigura uno scudo diviso diagonalmente in due settori: quello in alto ha uno sfondo azzurro e vi è raffigurato un giglio bianco; quello in basso ha uno sfondo chiaro e vi è rappresentata una immagine che ricorda l’Ordine di sant’Agostino: un libro chiuso sul quale vi è un cuore trafitto da una freccia. L’immagine richiama l’esperienza della conversione di Sant’Agostino che lo stesso spiegava con le parole "Vulnerasti cor meum verbo tuo", "Hai trafitto il mio cuore con la tua Parola".
Il motto "In Illo uno unum". Si tratta delle parole che Sant’Agostino ha pronunciato in un sermone, l’Esposizione sul Salmo 127, per spiegare che "sebbene noi cristiani siamo molti, nell'unico Cristo siamo uno".
In una intervista con i media vaticani del luglio 2023, lo stesso Prevost spiegava: “Come si evince del mio motto episcopale, l’unità e la comunione fanno parte proprio del carisma dell’ordine di Sant’Agostino e anche del mio modo di agire e pensare. Penso che sia molto importante promuovere la comunione nella Chiesa e sappiamo bene che comunione, partecipazione e missione sono le tre parole chiave del Sinodo. Quindi, come agostiniano, per me promuovere l’unità e la comunione è fondamentale. Sant’Agostino parla molto dell’unità nella Chiesa e della necessità di viverla”.
Sulla via del ritorno da Genazzano verso il Vaticano, Papa Leone XIV ha raggiunto Santa Maria Maggiore, dove si è fermato in preghiera davanti alla tomba di Papa Francesco e all’icona della Vergine, Salus Populi Romani.
AGGIORNATO ALLE 19.45
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