Tre gesti simbolici di grande valenza, e probabilmente poco sottolineati. Papa Benedetto XVI all’inizio del suo pontificato decide di rinnovare lo stemma papale: è il primo Papa a non avere inserito la tiara, in disuso dai tempi di Paolo VI. Al suo posto ecco la mitra episcopale, il classico copricapo che ogni vescovo indossa durante alcuni momenti della celebrazione della Messa. Inoltre il Papa decide di inserire per la prima volta il pallio, quell’ornamento liturgico che gli Arcivescovi metropoliti indossano e che richiama ò'incarico di essere il pastore del gregge affidatogli da Cristo.

Scorrendo poi le pagine dell’Annuario Pontificio 2006 si scopre anche un’altra novità, dal significato squisitamente ecumenico. Il Papa ha numerosi titoli: Vescovo di Roma, Vicario di Gesù Cristo, Successore del principe degli apostoli, Sommo Pontefice della Chiesa universale, Primate d’Italia, Arcivescovo e Metropolita della Provincia Romana, Sovrano dello Stato della Città del Vaticano, Servo dei servi di Dio. E fino ad allora Patriarca d’Occidente.

Ebbene Benedetto XVI rifiuta questo titolo compiendo un grande gesto ecumenico. E lo spiega bene una dichiarazione del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, allora presieduto dal Cardinale Walter Kasper.

Dopo aver spiegato il retaggio storico del titolo, il Pontificio Consiglio sottolinea: “Attualmente il significato del termine Occidente richiama un contesto culturale che non si riferisce soltanto all’Europa Occidentale, ma si estende dagli Stati Uniti d’America fino all’Australia e alla Nuova Zelanda, differenziandosi così da altri contesti culturali. Se si vuole dare al termine Occidente un significato applicabile al linguaggio giuridico ecclesiale, potrebbe essere compreso soltanto in riferimento alla Chiesa latina. Pertanto, il titolo Patriarca d’Occidente descriverebbe la speciale relazione del Vescovo di Roma a quest’ultima, e potrebbe esprimere la giurisdizione particolare del Vescovo di Roma per la Chiesa latina. Di conseguenza, il titolo Patriarca d’Occidente, sin dall’inizio poco chiaro, nell’evolversi della storia diventava obsoleto e praticamente non più utilizzabile. La rinuncia a detto titolo vuole esprimere un realismo storico e teologico e, allo stesso tempo, essere la rinuncia ad una pretesa, rinuncia che potrebbe essere di giovamento al dialogo ecumenico”.