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“Quali salesiani per i giovani di oggi?” Ne discutono i figli di don Bosco

Si riunisce dal dal 16 febbraio al 4 aprile il Capitolo Generale dei Salesiani. Si eleggerà anche il Rettore Maggiore

XXVIII Capitolo Generale dei Salesiani | La locandina del XXVIII capitolo generale dei Salesiani | Ispettoria Sicula XXVIII Capitolo Generale dei Salesiani | La locandina del XXVIII capitolo generale dei Salesiani | Ispettoria Sicula

Potrebbe essere ancora Angel Fernandez Artime il Rettor Maggiore dei Salesiani. Eletto sei anni fa come guida dei figli di Don Bosco, don Artime può essere riconfermato una sola volta, e in fondo non appaiono altre candidature all’orizzonte. In realtà, il capitolo generale dei salesiani è molto di più: è la messa a punto della vocazione salesiana, perché la missione possa espandersi nel mondo.

I figli di don Bosco si radunano così per il loro 28esimo Capitolo Generale, a Valdocco dal 16 febbraio al 4 aprile Avviene ogni sei anni, e oltre a eleggere il Rettor Maggiore è chiamato anche a dare le linee guida per il sessennio che verrà. Il tema scelto per l’assise è già indicativo: “Quali salesiani per i giovani di oggi?”

Si prospetta una discussione viva, per una congregazione che è smisuratamente cresciuta dai tempi di don Bosco. Questi convocò e presiedette il primo capitolo generale ne 1877, riunendo 26 capitolari. Quest’anno se ne riuniscono 243, tra aventi diritto al voto ed invitati, e sarà il più numeroso tra i capitoli svolti fino ad ora.

I 243 capitolari rappresentano 14.614 salesiani sparsi in cinque continenti e 136 nazioni. Di questi, 128 vescovi, 14.056 professi e 435 novizi. E a loro si aggiungono 28 diaconi permanenti, 1392 coadiutori.

La Congregazione è strutturata in 7 regioni e 90 circoscrizioni, tra ispettorie, visitatorie e circoscrizioni. I Paesi maggiormente rappresentati saranno Italia, Spagna, Polonia e Brasile.

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Il tema del Capitolo si sviluppa in tre nuclei tematici: la priorità della missione con i giovani, il profilo del salesiano di oggi, e la missione condivisa tra salesiani e laici.

Si arriva al capitolo già con delle idee, sviluppate nei capitoli ispettoriali, che hanno poi inviato le osservazioni alle autorità locali.

Qualche altro numero della famiglia salesiana: ci sono 31 gruppi della famiglia salesiana, e quattro di questi sono stati fondati direttamente da don Bosco: la Società Salesiana di San Francesco di Sales, l’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, l’Associazione dei Salesiani Cooperatori e l’Associazione di Maria Ausiliatrice.

Grandissimo il lavoro nel campo dell’educazione, come da vocazione per il lavoro di giovani. I Salesiani hanno 3643 scuole nel mondo, che servono 940 mila allievi e impiegano 68 mila tra docenti e formatori.

A queste, si aggiungono 830 centri di formazione professionale, con 200.300 allievi e 15 mila insegnati e formatori. L’85 per cento degli allievi di questi centri di formazione trovano un impiego al termine dei corsi, e il 65 per cento di questi è ancora nella stessa azienda dopo quattro anni.

Le università salesiane che accolgono il maggior numero di studenti sono tutte in Sudamerica, e l’Universidad Politecnica Salesiana dell’Ecuador è entrata quest’anno nel ranking delle migliori cento università a livello mondiale.

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Per quanto riguarda il collegio cardinalizio, ci sono 9 salesiani cardinali, e 5 di loro sono elettori: Cristobal Lopez Romero, Oscar Rodriguez Maradiaga, Ricardo Ezzati Andrello, Daniel Sturla Berhouet, Charles Maung Bo.

L’ultimo cardinale salesiano è l’arcivescovo Cristobal Lopez di Rabat, creato da Papa Francesco nel concistoro dello scorso 5 ottobre. Il primo cardinale salesiano fu Giovanni Cagliero, creato nel 1915 da Benedetto XV.

Cagliero fu anche il primo vescovo salesiano. Oggi, sono 132 i vescovi salesiani nel mondo, l’ultimo dei quali è il vescovo Lucas Jeimphaung Dau Ze, coadiutore di Lashio, in Myanmar.