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Rinviata al 27 ottobre la udienza per il processo di abusi nel pre-seminario in Vaticano

Questa mattina la lettura dei capi di accusa

L'edificio che ospita il Tribunale vaticano alle spalle della Basilica di san Pietro  |  | AA L'edificio che ospita il Tribunale vaticano alle spalle della Basilica di san Pietro | | AA

Rinviata al 27 ottobre la udienza per le accuse di abusi sessuali a Gabriele Martinelli e Enrico Radice. Solo allora verranno interrogati e il tribunale scioglierà la riserva su alcune prove presentate dalla difesa. Oggi nel tribunale dello Stato della Città del Vaticano sono stati letti i capi di imputazione.

Martinelli che è nato il 9 agosto del 1992 è accusato di aver usato violenza e minaccia abusando della sua autorità e approfittando delle relazioni di fiducia in qualità di frequentatore anziano del pre seminario tutore e coordinatore delle attività dei seminaristi e quindi appunto in fiducia a costretto la vittima L. G. nato nel 1993 a subire rapporti carnali atti di sodomia masturbazione su se stesso, le violenze sono avvenute dal 2007 al 2012. Il rinvio a giudizio è stato notificato il 29 luglio 2019.

Radice nato nel 1949 è accusato di avere più volte come rettore in tempi luoghi diversi in Italia anche all’estero aiutato Martinelli ad eludere investigazioni dopo reati di violenza carnale e libidine.

Il 3 ottobre 2013 Radice aveva inviato una lettera al vescovo di Como, Diego Attilio Coletti, in cui contraddiceva la denuncia di L.G. contro Martinelli, parlando di “fumus persecutionis”.

Ha poi inviato una falsa lettera a nome del vescovo, su carta intestata della Diocesi di Como, in cui annunciava l’imminente ordinazione sacerdotale di Martinelli. La lettera è stata disconosciuta dal vescovo.

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Nel 2018, durante un interrogatorio con i pm vaticani, Radice ha sostenuto con certezza assoluta di non essere a conoscenza di atti omosessuali o di libidine nel pre-Seminario di cui era rettore. Ha così intralciato le indagini.

Gli avvocati hanno già depositato le ammissioni di prova. Oggi non hanno presentato alcuna istanza.

ll presidente Pignatone ha chiesto all’avvocatessa di Radice di “decifrare meglio i temi di prova entro venerdì. Questo Tribunale vuole dare il maggiore spazio possibile alla difesa”.

“A causa di impegni di questo Tribunale per una causa già avanzata”, ha detto Giuseppe Pignatone, presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano dal 3 ottobre del 2019, l’udienza è stata rinviata a martedì  27 ottobre alle 14.00 per lo scioglimento della riserva delle prove e l’interrogatorio degli imputati.

In otto minuti si è così chiusa la prima udienza. Gli avvocati difensori sono entrambi donne, Rita Claudia Baffioni (che aveva già difeso Nicola Maio nel processo di Vatileaks 2 nel 2016) per Martinelli e  Agnese Camilli Carissimi (che aveva difeso Francesca Chaouqui nel 2015 ) per Radice.

Nonostante i fatti denunciati risalgano ad anni in cui la legge all'epoca in vigore impediva il processo in assenza di querela della persona offesa da presentarsi entro un anno dai fatti contestati, il rinvio è stato possibile in virtù del provvedimento del Papa del 29 luglio scorso, che ha rimosso la causa di improcedibilità.

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