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San Claudio La Colombiere e la devozione al Sacro Cuore di Gesù

Gesuita, è stato canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1992

San Claudio La Colombiere |  | pubblico dominio San Claudio La Colombiere | | pubblico dominio

San Claudio La Colombiere (1641-1682) è stato insieme a Santa Margherita Maria Alacocque il grande apostolo del Cuore di Gesù. Lo ha amato e servito in tutta la propria esistenza con un amore speciale e forte, come merita di essere conosciuto e vissuto.

Il fatto che più colpisce leggendo la sua vita è la apparizione che segnerà il cammino del religioso alla scoperta di quell'amore che ha fatto grande il Cuore di Gesù.

E' il 13 giugno 1675 e Cristo mostrando il suo Cuore alla santa pronuncia le seguenti parole: ”Questo è il cuore che ha tanto amato gli uomini. Non ricevo altro che ingratitudine, disprezzo, indignazione, sacrilegio e indifferenza. Ecco, ti chiedo che il primo venerdì dopo l'ottava del Santissimo Sacramento (Corpo di Cristo) sia dedicato a una festa speciale per onorare il mio cuore, ricevendo la comunione in questo giorno e dandogli la dovuta riparazione per riparare le indegnità ricevute durante il tempo in cui è esposto sugli altari. Ti prometto che il Mio Cuore si dilaterà per effondere con abbondanza le ricchezze del suo divino Amore su coloro che gli renderanno questo onore e procureranno che gli sia reso da altri. “

La Santa ed il giovane gesuita, come il suo padre spirituale, presteranno fede a quanto richiesto propagando questa devozione nel popolo di Dio.

Tutto ciò non sarà semplice, all'inizio soffriranno tante contrarietà, ma tutte verranno superate dal quell'abbandono che San Claudio chiama confidenza ed alla quale abbandona tutto se stesso.

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La Grande promessa - com'è conosciuta - rimane scolpita nel cuore dei due religiosi, che insieme a molte prove e tribolazioni, confermeranno quanto sentito con lo sguardo delle proprie anime.

Devozione antica ma sempre nuova e che riempie di gioia, il quotidiano della vita dei fedeli che ad essa ricorrono. Le Promesse del Sacro Cuore a coloro che vivranno tutto ciò saranno le seguenti:

1a Promessa: “La mia benedizione resterà sulle case in cui sarà esposta e venerata l’immagine del mio Sacro Cuore”;

2a Promessa: “Darò ai devoti del Mio Cuore tutte le grazie necessarie al loro stato”;

3a Promessa: "Stabilirò e conserverò la pace nelle loro famiglie";

4a Promessa: “Li consolerò in tutte le loro afflizioni;

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5a Promessa: “Sarò un rifugio sicuro nella vita e soprattutto nell’ora della morte”;

6a Promessa: “Effonderò abbondanti benedizioni sui loro lavori e le loro imprese”;

7a Promessa: “I peccatori troveranno nel mio Cuore una fonte inesauribile di misericordia”;

8ª Promessa: “Le anime tiepide diventeranno fervorose attraverso la pratica di questa devozione”;

9ª Promessa: “Le anime fervorose s’innalzeranno rapidamente a grande perfezione”;

10ª Promessa: “Darò ai sacerdoti che praticheranno in particolare questa devozione il potere di toccare i cuori più induriti”;

11ª Promessa: “Le persone che diffonderanno questa devozione avranno il proprio nome inscritto per sempre nel Mio Cuore”;

12ª Promessa: “A tutti coloro che per nove mesi consecutivi si comunicheranno il primo Venerdì di ogni mese darò la grazia della perseveranza finale e della salvezza eterna”.

San Claudio, dopo un'esistenza spesa in tanti apostolati tra cui quello di precettore dei figli del ministro Colbert e della duchessa di York, si spegne il 15 febbraio 1682 ad appena 41 anni di età. Per tutta la vita sarà un religioso umile, povero, casto ed autenticamente devoto al Vangelo.
Vivrà la fede come risposta a quell'agire che, in lui, fu eroicità ed amore.

Il suo modo di procedere, come scrive Sant'Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, sarà speso per Cristo amato e cercato, con quel cuore che ancora parla alla società di tutti i tempi.

Giovanni Paolo II, per i grandi meriti del religioso e sentendo viva tale devozione, lo eleverà all'onore degli altari il 31 maggio 1992.