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Santa Sede-Cina: accordo provvisorio sulla nomina dei Vescovi

Fedeli cinesi in Piazza San Pietro |  | Daniel Ibanez CNA Fedeli cinesi in Piazza San Pietro | | Daniel Ibanez CNA

La Santa Sede ha comunicato di aver raggiunto un accordo provvisorio sulla nomina dei Vescovi con la Repubblica Popolare Cinese. L’intesa è stata siglata nel corso di una riunione svoltasi a Pechino tra Monsignor Antoine Camilleri, Sottosegretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati, e Wang Chao, Viceministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese.

“Il suddetto Accordo Provvisorio, che è frutto di un graduale e reciproco avvicinamento - recita una nota ufficiale della Santa Sede - viene stipulato dopo un lungo percorso di ponderata trattativa e prevede valutazioni periodiche circa la sua attuazione. Esso tratta della nomina dei Vescovi, questione di grande rilievo per la vita della Chiesa, e crea le condizioni per una più ampia collaborazione a livello bilaterale. È auspicio condiviso che tale intesa favorisca un fecondo e lungimirante percorso di dialogo istituzionale e contribuisca positivamente alla vita della Chiesa cattolica in Cina, al bene del Popolo cinese e alla pace nel mondo”.

Nello specifico, tuttavia, non sono dettagliati i termini dell’intesa provvisoria. 

"Questa non è la fine di un processo, è l’inizio. Si è trattato di dialogo, ascolto paziente da entrambe le parti anche quando le persone provengono da punti di vista molto diversi. L'obiettivo dell'accordo non è politico ma pastorale, permettendo ai fedeli di avere vescovi che sono in comunione con Roma ma allo stesso tempo riconosciuti dalle autorità cinesi”, ha commentato Greg Burke, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede.

Repubblica Popolare Cinese e Santa Sede non hanno relazioni diplomatiche dal settembre 1951, dopo l'instaurazione del regime comunista di Mao Tse Tung al termine della guerra civile. Nel corso dei decenni numerosi vescovi e sacerdoti sono stati imprigionati in campi di lavoro e rieducazione perché non facenti parte della Chiesa patriottica, i cui vescovi non erano riconosciuti da Roma poiché ordinati senza mandato pontificio.

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