“Non dobbiamo lasciarci condizionare e ridurre il nostro orizzonte di lavoro sinodale come se l'unico problema fosse quella della Comunione ai divorziati risposati, occorre tenere conto dell'ampiezza delle questioni. dei lavori del Sinodo sulla famiglia. La dottrina cattolica sul matrimonio non è stata toccata né è stata messa in questione dal Sinodo precedente”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso del suo breve intervento stamane in apertura della terza congregazione generale della XIV Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi. A darne notizia è stato Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede. “Il Sinodo - ha aggiunto il Pontefice - è da vivere in continuità con l’Assemblea dello scorso anno. Sono da considerare ufficiali come documenti del Sinodo 2014 i suoi due discorsi, iniziale e finale, e la Relatio Synodi”.

Intanto proseguono i lavori. “Il discorso è molto sereno e molto ampio, siamo ancora agli inizi e se tutto si fosse concluso con la relazione di ieri cosa staremmo a fare ancora qui? Abbiamo una visione molto aperta”, ha commentato nel corso del briefing in Sala Stampa Mons. Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, riferendosi ai temi affrontati dalla relazione inaugurale di ieri tenuta dal Cardinale Peter Erdo. “Il Sinodo - ha aggiunto Celli - non è un ghetto e si respira una Chiesa che è guidata dallo Spirito”.

La relazione di Erdo “è un pezzo importante ma solo un pezzo” di cosa e di come si discute nel Sinodo. Ne è convinto Mons. Paul-Andrè Durocher, Presidente della Conferenza episcopale canadese. Secondo il prelato “l’insegnamento della Chiesa viene da Gesù ed è dono per il mondo. Fermo restando l’insegnamento, dobbiamo però entrare in dialogo con il mondo. Alcuni enfatizzano l’insegnamento, altri il dialogo: dobbiamo procedere collegialmente”. 

Finora nelle tre congregazioni generali svoltesi finora sono intervenuti 72 Padri Sinodali: in 23 casi si è parlato italiano, in 21 inglese, in 16 francese e in 7 spagnolo.