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Su Civiltà Cattolica il dialogo del Papa con i gesuiti in congregazione generale

Il Papa risponde ai Gesuiti  |  | www.GC36.org Il Papa risponde ai Gesuiti | | www.GC36.org

Un dialogo in famiglia quello di Papa Francesco lo scorso 24 ottobre alla 36esima Congregazione Generale dei Gesuiti. Un testo rimasto riservato che il Papa ha scelto di rendere pubblico tramite la Civiltà Cattolica ad un mese dall’evento.

Il testo integrale è disponibile sul sito del quindicinale dei gesuiti italiani:  www.laciviltacattolica.it.
Tra i temi affrontati quello della politica. Per il Papa manca la  grande politica per la quale serve un “lavoro artigianale per costruire l’unità dei popoli e l’unità di un popolo in tutte le diversità che ci sono all’interno”. Il Papa dice che oggi “mancano quei grandi politici che erano capaci di mettersi sul serio in gioco per i loro ideali e non temevano né il dialogo né la lotta, ma andavano avanti con intelligenza”.  

Papa Francesco parla anche della Amoris laetitia e dice che “la morale usata in Amoris laetitia è tomista, ma quella del grande san Tommaso” non quella della “scolastica decadente” seguita da alcuni teologi e definisce la Laudato Si’ un’enciclica sociale, non un’enciclica verde.

 Anche il Sinodo è uno dei temi del colloquio e Papa Francesco lamenta, nella formazione sacerdotale, la “carenza” del discernimento, contro la tentazione della “rigidità”, che oggi “in una certa quantità di seminari è tornata a instaurarsi”. Collegando la crisi delle vocazioni al clericalismo, Francesco sostiene che esse invece esistono: “non promuovere vocazioni locali è una legatura delle tube ecclesiali. È non lasciare che quella madre abbia figli suoi”.


Un tema consueto per Papa Francesco è quello della chiesa povera. In questa occasione ha ricordato che per Ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti, “la povertà è madre e muro. La povertà genera, è madre, genera vita spirituale, vita di santità, vita apostolica. Ed è muro, difende. Quanti disastri ecclesiali sono cominciati per mancanza di povertà”.

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