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Ucraina, il pensiero per le donne in guerra nella Giornata Internazionale della Donna

Iniziative per le donne con un pensiero speciale per le donne ucraine. Shevchuk ringrazia la solidarietà internazionale

Guerra in Ucraina | Una foto della guerra a Kharkiv | Segreteria Arcivescovo Maggiore Chiesa Greco Cattolica Ucraina Guerra in Ucraina | Una foto della guerra a Kharkiv | Segreteria Arcivescovo Maggiore Chiesa Greco Cattolica Ucraina

Sarà con un pensiero speciale per le donne ucraine che oggi il Loggiato dell’Istituto degli Innocenti, insieme ad altri luoghi storici di Firenze, si tingerà di giallo nella Giornata Internazionale della Donna. Ed è anche con un pensiero rivolto alle donne ucraine che le ACLI hanno lanciato lo slogan “In bilico, sì… a terra mai”. Le iniziative per la Giornata Internazionale della Donna si tingono non solo di giallo, ma di giallo e blu, i colori della bandiera ucraina.

“In questa giornata – sottolinea Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma – vogliamo inoltre dedicare un pensiero alle donne che in questo momento si trovano coinvolte nel conflitto in Ucraina e in tutti i conflitti che macchiano di sangue il pianeta, e che le portano a rischiare la propria vita a causa dell’insensatezza di ogni guerra ma alla quale spesso rispondono con azioni di accoglienti e coraggiose”.

Nel 13esimo giorno di guerra, la solidarietà internazionale per l’Ucraina non si ferma. Lo ha ricordato nel suo videomessaggio quotidiano del 7 marzo l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, padre e capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, il quale ha ringraziato “i vescovi cattolici dell’Asia, in particolare Hong Kong”, ma anche “i cattolici dell’India” e in particolare la Chiesa siro-malabarese e siro-malankarese, nonché alle Chiese orientali cattoliche d’Europa di Romania, Bulgaria, Ungheria e Slovacchia.

Un pensiero speciale è stato dedicato dall’arcivescovo maggiore al popolo polacco, l’episcopato polacco, lo Stato polacco perché “ha già accolto più di un milione di rifugiati nelle loro braccia”.

Continua, dunque, il coordinamento degli aiuti anche dall’Italia. Nella diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo, unite in persona episcopi e guidate dal vescovo Giacomo Cirulli, l’iniziativa “Dona un pasto per l’Ucraina” viene prolungata in tutte le parrocchie fino al Giovedì Santo. Il vescovo Cirulli ha ha manifestato “gratitudine per la premura e la testimonianza donate”. Inoltre, la diocesi, in collegamento con la Prefettura di Caserta e compatibilmente con i requisiti richiesti, “si è resa disponibile ad accogliere un numero di persone in fuga dalla guerra nelle strutture a disposizione; nel frattempo hanno già manifestato la disponibilità all’accoglienza numerose famiglie”.

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L’Ospedale degli Innocenti unisce, al particolare pensiero per le donne ucraine, anche la disponibilità data alla Commissione Adozioni Internazionali e al governo italiano come risorsa a supporto dei percorsi di accoglienza di bambini e ragazzi ucraini in fuga dalla guerra, rendendosi disponibile a partecipare alla rete di accoglienza.

“In questa giornata – sottolinea Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma – vogliamo inoltre dedicare un pensiero alle donne che in questo momento si trovano coinvolte nel conflitto in Ucraina e in tutti i conflitti che macchiano di sangue il pianeta, e che le portano a rischiare la propria vita a causa dell’insensatezza di ogni guerra ma alla quale spesso rispondono con azioni di accoglienti e coraggiose”.