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Veniamoinchiesa.it, ecco il portale web per gestire l'accesso ai luoghi di culto

Fase 2: un progetto per gestire l'accesso ai luoghi di culto relativamente agli appuntamenti liturgici e formativi

Immagini dal portale  |  | Daniele Chierico Immagini dal portale | | Daniele Chierico
Con la "Fase 2", grazie alle disposizioni contenute nel protocollo firmato da governo e CEI, in vigore dal 18 maggio, riprenderanno le messe con il popolo. "Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite - si legge nel documento - si consideri l'ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche". Ma come rimediare a tutto questo? E' possibile facilitare l'accesso ai luoghi di culto senza creare assembramenti o lunghe attese per partecipare alla Santa Messa?
Daniele Chierico ha pensato ad un portale web che si chiama Veniamoinchiesa.it, un progetto per gestire l'accesso ai luoghi di culto relativamente agli appuntamenti liturgici e formativi, in linea con le misure per il contenimento dell'emergenza Covid-19. ACI stampa lo ha intervistato.

Parliamo subito di questo portale web che lei sta progettando. Di cosa si tratta?
"Abbiamo ideato un portale web, fruibile anche da mobile, per gestire l'accesso ai luoghi di culto relativamente agli appuntamenti liturgici e formativi, in linea con le misure per il contenimento dell'emergenza Covid-19 nella "fase 2". Sostanzialmente tramite il portale la diocesi o la parrocchia può creare il suo profilo e in base a quante persone la parrocchia potrà accogliere inserire un limite di posti a sedere. Il fedele invece potrà scegliere la città e la sua parrocchia di riferimento e prenotare i posti a sedere per il proprio nucleo famigliare. Il software restituirà un codice che poi il fedele dovrà comunicare al parroco o all’operatore parrocchiale all’entrata della Chiesa.

In che modo si può davvero organizzare la partecipazione ad una messa? E soprattutto questa APP sarà fruibile da tutti?
Le norme indicate dall’accordo CEI-Governo permettono le celebrazioni liturgiche se è possibile mantenere un distanziamento di almeno un metro da un fedele all’altro. Senza un’applicazione che permette di impostare un limite di posti/prenotazioni, il fedele sarà costretto a contattare il parroco (o chi per lui) per chiedere se c’è disponibilità di posti (con quindi notevole dispendio di tempo ed energie), oppure dovrà presentarsi in Chiesa sperando che non tutti i posti siano occupati. Un sistema automatico di prenotazioni evita che il fedele possa trovarsi sprovvisto di posto. Il parroco altresì in accordo con la diocesi e in base all’afflusso di fedeli della propria parrocchia, potrà decidere di inserire più celebrazioni domenicali e aumentare così la disponibilità di posti. Abbiamo evitato di creare un’applicazione da scaricare sul proprio smartphone, perché ci teniamo molto alla privacy e non vogliamo che i fedeli, per poter andare a messa, siano costretti a scaricare qualcosa sul proprio telefono. Il portale web, fruibile da qualsiasi dispositivo, sarà accessibile gratuitamente da chiunque. Il fedele, in sede di prenotazione, dovrà solamente lasciare il proprio nominativo con un recapito email (per poter essere contatto in caso di comunicazione), che saranno visibili solo e solamente dal proprio parroco.

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E per i disabili?
Per gli anziani o i disabili che non possono accedere al portale, ogni parrocchia potrà riservare un certo numero di posti, che non verranno conteggiati tra i posti disponibili sul portale.

Nei prossimi mesi sarà difficile partecipare ad eventi che includeranno la presenza di molte persone. Questa app può essere utilizzata anche per altri tipi di celebrazioni ( processioni, feste religiose ecc...)
L’applicazione non nasce solo per la prenotazione de posti per le liturgie, ma per qualsiasi evento parrocchiale o diocesano che necessità del distanziamento sociale. La diocesi o la parrocchia dal proprio profilo infatti potrà liberamente inserire qualsiasi tipo di evento formativo o liturgico.

La tecnologia ci sta davvero aiutando a sentirci più uniti e meno distanti? Cosa si augura per i prossimi mesi?
La tecnologia è utile a velocizzare molte pratiche che invece richiedono tanto tempo e dispendio di energie. In questa particolare fase emergenziale ci sta aiutando anche a tenerci in contatto, ma penso che non potrà mai sostituire il rapporto umano, reale. Come giustamente ha detto Papa Francesco “Una Chiesa virtuale non è Chiesa”. Il nostro augurio è quindi che, quanto prima, si possa tornare alla normalità; sicuramente già questo ritorno alle messe con il popolo è un primo passo verso quella strada… Lascio il portale web in costruzione con ulteriori informazioni, FAQ e contatti per chivolesse approfondire le funzionalità