E' pronto il calendario 2020 delle visite promosse da Prato Cultura - ente della diocesi di Prato pensato per valorizzare il patrimonio storico artistico della Chiesa -insieme all’associazione ArteMìa, alla scoperta dei segreti della città.
Il 27 dicembre e il 31 gennaio visite guidate storico-artistiche-esperienziali in notturna alla Basilica di Sant’Antonio. Un'esperienza davvero unica, "Alla ricerca dell'invisibile".“Alla ricerca dell’invisibile” è infatti un suggestivo percorso guidato promosso da Basilica del Santo, Veneranda Arca di S. Antonio e Messaggero di sant'Antonio per scoprire come gli artisti della fabbrica del Santo, "con le loro sensibilità diverse e nelle diverse epoche storiche, abbiano tradotto nelle loro opere la realtà impalpabile e invisibile del Divino e di altre presenze incorporee, come gli angeli", come riporta il sito ufficiale del Santuario.
L’Opificio delle Pietre Dure di Firenze presenta al pubblico il restauro compiuto sul Frammento Vaticano di Giotto, proveniente dall’antica Basilica di San Pietro a Roma. Il frammento, risalente all’inizio del XIV secolo e distaccato in antico, proviene dalla parete interna dell’antica Basilica di San Pietro a Roma, demolita nel 1610.
Con la Sinfonia n. 9 in mi minore di Antonín Dvořák, eseguita dall’Orchestra Sinfonica di Stato di Kharkov, prosegue il 3 gennaio 2019 alle 20 a Matera nella chiesa di Sant’Agnese il Progetto “I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata”, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana. Il concerto dell’Orchestra Sinfonica di Stato di Kharcov rientra nel Cammino dell'Avvento e del Natale.
Due pregevoli dipinti ad olio su tela sono entrati recentemente a far parte delle collezioni del Museo diocesano di Molfetta, testimonianze autorevoli dell’arte e della fede dei secoli XVI e XVII.
Nel Salone papale del Sacro Convento di Assisi, i frati attendono l’evento della presentazione del restauro del dipinto di Giuseppe Nicola Nasini, “San Francesco con angeli riceve le stimmate” (1695), donato da Cosimo III de’ Medici alla Basilica di San Francesco nel 1696.
“L’arte, nella storia, è stata seconda solo alla vita nel testimoniare il Signore. Infatti è stata, ed è, una via maestra che permette di accedere alla fede più di tante parole e idee, perché con la fede condivide il medesimo sentiero, quello della bellezza”. Lo ha detto il Papa, stamane, nel corso dell’udienza concessa ai “Patrons of the Arts” dei Musei Vaticani in occasione del 35° anniversario dell’Associazione.
Sarà inaugurata ad Aversa la Mostra “S. Maria degli Angeli ad Aversa: Arte e storia dell’Arciconfraternita del Gonfalone”, ideata dall’Ufficio Diocesano dei Beni Culturali di Aversa. La mostra costituisce il primo tassello di questo progetto, restituendo al pubblico il ricco patrimonio di opere pittoriche che ornava le cappelle ed il transetto della chiesa di S. Maria degli Angeli.
Due opere d’arte sacra saranno donate alle chiese terremotate di Amatrice e Arquata del Tronto. Le opere, entrambe dedicate alla Vergine Maria, sono state realizzate da due giovani artisti, che hanno aderito all’iniziativa promossa da “Devotio”, la manifestazione fieristica sui prodotti e i servizi per il mondo religioso che si svolge a Bologna.
Uno straordinario evento culturale a Milano: l'esposizione della "Via al Calvario" di Gaetano Previati donata al museo intitolato al Cardinal Martini e la versione proveniente da Tortona, insieme alla Via Crucis del maestro del divisionismo. Inoltre ci saranno iniziative appositamente ideate per scuole, oratori, parrocchie.
Al Museo dell’Opera del Duomo fanno il loro ingresso quarantacinque antichi e splendidi reliquiari. Raffinate opere di alta oreficeria realizzate in Italia e in Europa tra il XIII e il XIX secolo. Si tratta di pezzi provenienti da collezioni private custodite dall’ufficio beni culturali della diocesi e destinati ad entrare a far parte del futuro museo di arte sacra di San Domenico.
Toccare l’arte si può, anzi si deve. È questo il senso e lo slogan della mostra “Contatto”. Sentire la pittura con le mani allestita nelle sale al piano terra del Museo di Roma a Palazzo Braschi, con accesso diretto dal cortile, dal 28 giugno al 1 ottobre 2017. Quattro capolavori pittorici sono presentati in forma di rilievi, per consentire al pubblico di scoprire un’opera bidimensionale attraverso l’esperienza tattile e non visiva.
“Episcopio Porte Aperte”: uno slogan per invitare tutti a scoprire la storia della Chiesa sorrentina. Lo scorso 1 agosto il palazzo episcopale della diocesi di Sorrento-Castellamare di Stabia ha aperto – su iniziativa del vescovo mons. Francesco Alfano, le sue porte. Occasione per tanti di visitare la sala affrescata con pitture della seconda metà del ‘500, detta sala San Tommaso, la serie dei saloni tra cui quello principale comprendente la cappella Palatina fino al balcone che affaccia sul corso Italia.
L’arte ha una dimensione salvifica e deve offrire a tutti consolazione e speranza. Per spiegare la sua idea di arte Papa Francesco utilizza un concetto: lo scarto. L’arte non deve scartare niente e nessuno. Come la Misericordia. Il pensiero di Francesco ci guida così in una sorta di galleria ideale, una galleria della “Misericordia”. E’ questo l’intento principale del documentario “La mia idea di Arte”: diffondere il messaggio del Pontefice argentino, l’arte come strumento di evangelizzazione e di contrasto alla cultura dello scarto.
L’Arte è un bene che appartiene a tutti perché il suo valore è universale. Per questo ogni offesa arrecatale attraverso il furto, il danneggiamento o la distruzione delle opere che la compongono dovrebbe riguardare e scuotere ognuno di noi. Si basa su questo particolare spunto di riflessione la nuova mostra ai Musei Capitolini dal 1 giugno al 22 novembre “La bellezza ritrovata. Arte negata e riconquistata in mostra”.
E’ stato presentato al Palazzo della Cancelleria Apostolica la scorsa settimana un volume speciale su Papa Benedetto XVI. In occasione del novantesimo genetliaco di Joseph Ratzinger monsignor Jean-Marie Gervais e Alessandro Notarnicola hanno curato il volume “Benedetto XVI. L’arte è una porta verso l’infinito. Teologia Estetica per un Nuovo Rinascimento”. Un libro che ripropone al grande pubblico i novanta anni del Papa Emerito vissuti sulla “via pulchritudinis” e nella continua ricerca del vero e del bello.
Un’iniziativa unica del suo genere, promossa dagli Uffici per la Cultura, Caritas, Migrantes e Missioni della Diocesi di Ragusa, che vede la partecipazione di trentanove artisti professionisti, tra cui dei giovani talenti e il coinvolgimento di ragazzi ospiti in diversi centri di accoglienza. E’ la mostra interculturale d’arte “Migrantes”, che è stata inaugurata giovedì 23 febbraio presso il Palazzo Garofalo di Ragusa.
“Capolavori Sibillini, l’arte dei luoghi colpiti dal terremoto”. Si chiama proprio così la mostra ad Osimo, nelle Marche, che raccoglie tutte le opere dei territori danneggiati dal sisma degli scorsi mesi. Un vero e proprio “ospedale” di tutti quei capolavori del Fermano che sono stati recuperati. Più di cento per l’esattezza. La mostra si potrà visitare dal 19 febbraio 2017 al 1° ottobre 2017, presso Palazzo Campana di Osimo.
Un laboratorio di iconografia che possa avvicinare chiunque voglia ad una dimensione della fede naturale e spirituale. Per tutti coloro che desiderano conoscere le “icone” dipinte da secoli e avvicinarsi all’oriente cristiano. E per quelli che hanno a cuore la liturgia bizantina e russa. E’ l’idea nata dal Monastero delle Monache Carmelitane di Ravenna, dall’Ufficio per la Pastorale della Cultura della Diocesi di Ravenna-Cervia e dall’Associazione ICONA di Bologna. ACI Stampa ha parlato del corso, che si terrà a Ravenna e a Bologna da febbraio a maggio, con Giovanni Gardini, coordinatore del corso e con Suor Elisabetta, insegnante del laboratorio.
Una mostra/installazione realizzata nella chiesa di San Lio, tra Rialto e Piazza San Marco a Venezia, che, richiamandosi al tema proposto per questa edizione del Carnevale 2017, illustra come il concetto di festa nel luogo di culto si traduca in una ricerca di bellezza che veste lo spazio architettonico di arte, colori, tessuti, profumi ricercati. Per dare pienezza di significato e valore interiore alla gioia della festa. E’ l’obiettivo dell’installazione “Vestire lo spazio” a Venezia dall’11 al 28 febbraio.