Un predica sulla “Sacra famiglia”, pronunciata dal vescovo di Passau, Stefan Oster, ha provocato la dura reazione dell´Associazione delle lesbiche e degli omosessuali (LSVD) della Baviera, oltre ad innescare l'immancabile fiume di commenti (e insulti) sulla pagina Facebook del vescovo.
Sopraggiunta la seconda ondata di infezioni di corona virus, le diocesi tedesche, con severità proporzionale al valore settimanale di incidenza (la percentuale di nuovi infetti su 100.000 negli ultimi sette giorni), ricalibrano le misure di prevezione nelle proprie attività religiose.
Una lettera sulla partecipazione comune di cattolici e protestanti all´Eucaristia, spedita dalla Congregazione della fede al presidente della Conferenza episcopale tedesca (CET), monsignor Georg Bätzing, ha oscurato l´ordine del giorno dell´assemblea plenaria autunnale dei vescovi tedeschi, riunitisi nella città di Fulda dal 22 al 24 settembre per discutere di temi come pandemia del covid-19, proseguimento del “cammino sinodale”, ruolo delle donne nella Chiesa e risarcimento delle vittime di abusi sessuali da parte di religiosi.
“Perché un fedele sia validamente nominato parroco, occorre che abbia ricevuto l’Ordine del presbiterato. […] L’ufficio di parroco non può essere affidato a una persona giuridica. In modo particolare l’ufficio di parroco non può essere affidato a un gruppo di persone, composto da chierici e laici”. Insomma i laici non possono guidare una parrocchia, questo compito spetta solo ai sacerdoti.
La proiezione che tra quarant´anni vede dimezzato il numero di cristiani in Germania, da 44,8 a 22,7 milioni, diventa, anno dopo anno, drammatica statistica. Nel 2019 la Chiesa cattolica in Germania ha perso 400.000 fedeli, dei quali 272.771 hanno lasciato deliberatamente la Chiesa (smettendo di pagare le tasse- Kirchensteuer - obbligatorie per ogni cattolico in Germania).
Consacrazione sacerdotale delle donne, benedizione delle coppie di separati risposati e delle unioni omosessuali, distribuzione della comunione a cristiani non cattolici: il modello e i temi del „cammino sinodale“ della Chiesa tedesca dovrebbero diventare tema di discussione di un sinodo universale, da tenersi a Roma.
Molte delle ventisette diocesi tedesche, con qualche giorno di differenza, questo fine settimana, riapriranno al pubblico le loro chiese. Ognuna ha presentato una propria ricetta, con protocolli e proposte di sicurezza contro la diffusione del coronavirus. Per tutte la parola d´ordine è riportare i fedeli nelle chiese «un passo alla volta». Coronavirus, al via la “fase 2” della Chiesa tedesca
Anche se i numeri delle vittime di coronavirus in Germania sono ancora lontani dai drammatici record di Cina, Italia e Spagna, più di 29 mila gli infettati e almeno 123 i morti, la Chiesa tedesca corre ai ripari e chiude le celebrazioni liturgiche al pubblico. Già da diverse settimane i fedeli tedeschi avevano imparato a rinunciare all´acqua santa all´ingresso della Chiesa, a ricevere la comunione direttamente in bocca e allo scambio del gesto della pace.
«Un deciso sostenitore del cammino sinodale», così definisce il quotidiano Frankfurter Allgemeine, monsignor Georg Bätzing, dal 2016 vescovo di Limburg e, da martedì scorso e per i prossimi sei anni, successore del cardinale Reinhard Marx alla guida della Conferenza Episcopale Tedesca (CET).
Da qualche anno si nota una sempre più accelerata deriva dottrinale della Chiesa in Germania.
Ora si fa sul serio. I vescovi tedeschi mettono nero su bianco modalità e strutture del ”cammino sinodale“ pubblicandone lo Statuto.
Nonostante le forti perplessità sollevate nei giorni scorsi dalla Congregazione dei vescovi, presieduta dal prefetto cardinale Marc Ouellet
La Chiesa tedesca ringrazia Papa Francesco per la lettera di incoraggiamento – inviata lo scorso sabato al «popolo pellegrino di Dio in Germania» - e promette di farne «orientamento per il comune agire e spunto di riflessione durante il cammino sinodale».
Tra soli 40 anni i cristiani in Germania si dimezzeranno di numero. La proiezione era in qualche modo immaginabile,
Abuso di potere nella Chiesa, morale sessuale e celibato: il cardinale Reinhard Marx, presidente della Conferenza episcopale tedesca e arcivescovo di Monaco e Frisinga, annuncia un «cammino sinodale» della Chiesa tedesca per parlare di questi temi «liberamente, lasciando andare la zavorra che non consente di camminare verso il futuro».
“Dal 1946 al 2014 nelle diocesi tedesche un minorenne ogni settimana è stato vittima di aggressione sessuale da parte di sacerdoti, diaconi o religiosi.
Dal 1946 al 2014 nelle diocesi tedesche un minorenne ogni settimana è stato vittima di aggressione sessuale da parte di sacerdoti, diaconi o religiosi.
“Immagino una Germania dove diverse tradizioni animino luminose istituzioni, come case per gli esercizi spirituali, cattedre di teologia spirituale, corsi per assistenti spirituali. Immagino una società in cui i diversi stili di vita spirituale – ebraico, musulmano o cristiano – si fronteggino e si donino reciprocamente. Ne abbiamo bisogno se prendiamo sul serio la nostra responsabilità: Dio ci chiama, cristiani e musulmani, nella responsabilità”.
Maggiore impegno economico a favore dei rifugiati, possibilità di ricevere l’eucaristia per coppie di diversa confessione cristiana e assoluta trasparenza nella gestione finanziaria delle diocesi.
Non si sa ancora bene il colore del governo che se ne farà carico, ma sul tavolo della Bundesregierung giace già una richiesta di maggiore impegno sul fronte degli abusi sessuali, in tutti i settori della società.