Durante l'Udienza Generale di oggi Papa Francesco chiede a tutti i fedeli presenti una preghiera e un momento di silenzio per due popolazioni messe a dura prova in questi tempi, la Siria e la Cina.
“Con la venuta di Gesù, luce del mondo, Dio Padre ha mostrato all’umanità la sua vicinanza e amicizia. Esse ci sono donate gratuitamente al di là dei nostri meriti”. Prima della recita della preghiera dell’ Angelus il Papa ha offerto ai molti presenti in Piazza San Pietro, soprattuto ragazzi si Azione Cattolica, la sua riflessione sulle letture di oggi.
"Il prossimo 25 gennaio, nell’Estremo Oriente e in varie altre parti del mondo, molti milioni di uomini e donne celebreranno il capodanno lunare. Invio a loro il mio saluto cordiale, augurando in particolare alle famiglie di essere luoghi di educazione alle virtù dell’accoglienza, della saggezza, del rispetto per ogni persona e dell’armonia con il creato".
La storia dei missionari è spesso affascinante in quanto ci parla dell'amore di questi uomini per il Signore e per la diffusione del vangelo. Speranza, gioia ed ogni bene viene seminato nel mondo, tramite l'azione di questi testimoni della fede, che non esitano a spendere la propria vita per l'altro. Tra questi vi è anche il nome di padre Jean-Henry Bart della Congregazione del Sacro Cuore di Gesù di Betharram.
Il nuovo vescovo di Jinjing è padre Antonio Yao Shun, esperto di liturgia che ha studiato a Roma. E la sua ordinazione, la prima dall’accordo confidenziale tra Cina e Santa Sede per la nomina dei vescovi, è avvenuta lo scorso 25 agosto nella cattedrale di Jining, dopo che il vescovo era stato “eletto” lo scorso 9 aprile. Il neo-vescovo Yao ha mandato pontificio.
Continua anche grazia all’arte il dialogo tra Santa Sede e Cina
Durante l’Udienza Generale Papa Francesco ricorda una grande festa dei cattolici cinesi. E’ la ricorrenza della Beata Vergine Maria “Aiuto dei cristiani”, particolarmente venerata nel santuario di Sheshan, presso Shanghai, in Cina.
Entrando nella chiesa romana di Santa Maria in Aracoeli, nella navata di sinistra in fondo, si contempla il corpo di un santo. Il suo viso è asciutto e nascosto dentro lo scuro saio dell'Ordine serafico, ed è il ritratto di quella letizia che, da sempre, contraddistingue i figli di San Francesco di Assisi. Il suo nome è Giovanni da Triora.
Sebbene sia stata aperta una nunziatura in Sud Sudan, non è ancora tempo per un nunzio solo per il Paese. Come tradizione, infatti, “ambasciatore del Papa” a Giuba è stato nominato il nuovo nunzio in Kenya. Porterà avanti un compito delicato, e sarà chiamato anche eventualmente ad aiutare Papa Francesco a visitare il Paese, come desidererebbe.
L’Osservatore Romano pubblica nuove informazioni sulla Chiesa Cattolica in Cina. Lo fa attraverso una lunga intervista – pubblicata nell’edizione di domenica 3 febbraio 2019 - al Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, che ha seguito il delicato e complesso cammino della Chiesa cattolica in Cina a partire dal 1992, anno del suo arrivo a Hong Kong. E con un articolo con nuove informazioni.
Un lavoro immane: tradurre la Bibbia in cinese perché “Gesù risuoni nel mondo”. Con questa espressione padre Gabriele Allegra (1907-1976) terminò uno tra i più ardui lavori scientifici.
Papa Francesco torna a parlare della Cina, dopo l’accordo Provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese sulla nomina dei Vescovi in Cina, siglato sabato scorso. Lo fa con un appello lanciato al termine dell’Udienza Generale. “L’Accordo – commenta il Papa - è frutto di un lungo e ponderato cammino di dialogo, inteso a favorire una più positiva collaborazione tra la Santa Sede e le Autorità cinesi per il bene della Comunità cattolica in Cina e per l’armonia dell’intera società”.
La Santa Sede ha comunicato di aver raggiunto un accordo provvisorio sulla nomina dei Vescovi con la Repubblica Popolare Cinese. L’intesa è stata siglata nel corso di una riunione svoltasi a Pechino tra Monsignor Antoine Camilleri, Sottosegretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati, e Wang Chao, Viceministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese.
Aveva 93 anni, e aveva chiamato nella sua diocesi le suore di Madre Teresa: il vescovo Giuseppe Li Mingshu, vescovo di Qingdao, è morto lo scorso 15 giugno a 93 anni.
Una visita ad limina particolarmente delicata quella che i Vescovi di Hong Kong e Macao rendono a Papa Francesco. Delicata per la ben nota situazione dei cattolici nella Repubblica Popolare Cinese dove la Chiesa patriottica risponde direttamente - a partire dalle nomine episcopali - al governo di Pechino e dove, nello stesso tempo, la libertà religiosa dei cattolici in comunione con il Papa non viene rispettata.
Al Papa il dialogo con la Cina piace anche se è un rischio, e gli piace che ci siano diversi livelli di rapporti, dice che il cardinal Zen è una uomo spaventato e “anche l’età forse influisce un po’.
“È un caso che ho studiato, ho fatto ricerche, l'ho fatto lavorare molto, e non ci sono prove”. Papa Francesco nel volo di ritorno dal Cile e Perù ha risposto così a chi gli chiedeva chiarimenti sulla vicenda del bes ovo Barros di Osorno.
È morto lo scorso novembre, a 96 anni il vescovo Luca Li Jingfeng, guida della diocesi di Fengxiang, in Cina. E a dicembre è morto Mattia Yü Chengxin, vescovo di Hanzhong, dal 2007 invalido a causa di un ictus. La notizia ufficiale della scomparsa dei due presuli è stata data oggi dalla Sala Stampa vaticana.
“Organizzare mostre è il nostro lavoro quotidiano, è un impegno che ci vede coinvolti sempre. Ma queste due mostre sono speciali, perché è la prima volta in assoluto che i Musei del Papa organizzano una mostra in Cina”. Con queste parole Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani, presenta le due mostre che, a partire dalla primavera del 2018, avranno luogo in contemporanea presso i Musei Vaticani e la Città Proibita a Pechino.
Lutto nell’Episcopato cinese. Lo comunica la Sala Stampa della Santa Sede. Alle prime ore del 25 settembre scorso, è deceduto all’età di 83 anni, Monsignor Matteo Hu Xiande, Vescovo di Ningbo (Ningpo), nella provincia di Zhejiang (Cina Continentale). Da qualche giorno era ricoverato in ospedale perché malato di cancro.