Al momento di ogni creazione cardinalizia il Papa assegna ad ogni nuovo porporato una chiesa di Roma - sia essa un titolo presbiterale o una diaconia - come segno di vicinanza alla sollecitudine pastorale del Pontefice nell'Urbe. Ed è quello che domani pomeriggio Papa Francesco farà con i nuovi Cardinali che saranno creati nel suo quinto concistoro.
Papa Francesco cambia a sorpresa la struttura del Collegio Cardinalizio.
Con il suo quinto concistoro, annunciato ieri, Papa Francesco ridisegna nuovamente il profilo della Chiesa del prossimo futuro.
Due concistori formato maxi in 19 anni di pontificato. E' la scelta - dettata anche dalla Seconda Guerra Mondiale - di Papa Pio XII che nel corso del suo quasi ventennale pontificato ha convocato solo due riunioni del Collegio Cardinalizio per l'ingresso di nuovi porporati. Trentadue nel 1946 e ventiquattro nel 1953, per un totale di 56 cardinali provenienti da 25 nazioni diverse. Nomi di grandissimo spessore, quelli scelti da Papa Pacelli. Alcuni dei quali hanno segnato la vita e la storia della Chiesa nei decenni successivi.
La berretta, l’anello, il titolo il legame più stretto con la città di Roma. I cinque nuovi cardinali che da oggi sono parte di quel collegio che affianca il Papa nel governo della Chiesa hanno seguito con commozione le parole di Papa Francesco.
E’ un concistoro molto significativo quello che oggi Papa Francesco presiederà nel pomeriggio nella Basilica Vaticana.
Se Papa Francesco festeggia oggi il 25° anniversario della ordinazione episcopale, il suo Predecessore Benedetto XVI ricorda oggi il 40° della sua creazione a Cardinale di Santa Romana Chiesa per volontà del Beato Paolo VI.
Tra i suoi scritti c’è una biografia di Edith Stein e per 27 anni la sua vita è stata quella meditativa tipica del carmelitano. Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma, unica diocesi cattolica della Svezia, domani riceverà la berretta cardinalizia. “ Chiesa di periferia” quella cattolica svedese. Arborelius ha saputo convincere il Papa lo scorso primo novembre a celebrare la messa a Malmö, il giorno dopo l’incontro ecumenico a Lund, inizialmente unica tappa del viaggio di Francesco.
È la prima volta per la Scandinavia. Un cardinale non c'è mai stato in queste terre sconvolte dalla tempesta della riforma e oggi periferia del mondo cattolico e anche frontiera della immigrazione.La notizia arriva alla fine della messa delle domenica quella principale con tutta la comunità della parrocchia dei gesuiti a Uppsala. Stupore, gioia, incredulità sono le prime sensazioni. Poi inizia la tempesta di telefonate. Radio e TV si scatenano perchè per la Svezia è davvero un evento. In poco tempo la radio nazionale è in diretta. La Svezia laica cerca di capire che cosa vuol dire essere cardinale.
Il quarto concistoro di Papa Francesco - annunciato ieri - somiglia moltissimo all'ultimo di Papa Benedetto XVI. Per quattro elementi. La sorpresa, l'esiguo numero di porpore, l'assenza di ultraottantenni e di cardinali italiani.
Con la promessa dello Spirito Santo Gesù ci assicura che non resteremo orfani. Sono parole che “trasmettono la gioia di una nuova venuta di Cristo”. Lo ha detto Papa Francesco introducendo il Regina Coeli della VI Domenica di Pasqua.
Il Prossimo giovedì 20 aprile 2017, alle ore 10, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano.
“Ad onore di Dio onnipotente e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, ti affidiamo il titolo di…. o la diaconia di….. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Con queste parole, dopo aver imposto la berretta rossa e consegnato l’anello cardinalizio, nel corso del Concistoro il Papa assegna ai neo cardinali una chiesa di Roma, di cui essi divengono “titolari”.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto ieri al Quirinale i due nuovi cardinali italiani creati da Papa Francesco nel concistoro di sabato scorso: Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria e Renato Corti, Vescovo Emerito di Novara.
L'Anno Santo ha dato l'opportunità di riscoprire il senso di appartenza alla Chiesa e il Concistoro è la fotografia della sua universalità. Sono le parole del Cardinale Dominique Mamberti, per anni "ministro degli Esteri" della Santa Sede, e oggi Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica in questa intervista ad Acistampa in occasione del Concistoro di sabato scorso.
Papa Francesco e i 17 cardinali creati nel concistoro di stamane hanno raggiunto a bordo di due pulmini il Monastero Mater Ecclesiae per salutare il Papa Emerito Benedetto XVI.
Gesù ci ricorda che “la vera vetta si raggiunge nella pianura, e la pianura ci ricorda che la vetta si trova in uno sguardo e specialmente in una chiamata”, quella della misericordia. Con queste parole Papa Francesco ai 17 nuovi cardinali di Santa Romana Chiesa creati nel suo terzo concistoro. 13 di loro hanno meno di 80 anni e quindi con diritto di voto in un futuro conclave.
Compie 80 anni alla vigilia del Concistoro per la creazione dei nuovi porporati. Il Cardinale Ennio Antonelli è nato infatti il 18 novembre 1936 a Todi.
Baltasar Enrique Porras Cardozo è uno dei prossimi cardinali. Un outsider di Papa Francesco come ama definirsi. La sua diocesi Merida in Venezuela ha un territorio di montagna, lui si occupa della Caritas per la Conferenza Episcopale, è amico del nuovo preposito generale dei gesuiti, padre Sosa, venezuelano anche lui.
Il Collegio Cardinalizio fotografa l’universalità della Chiesa Cattolica. E i nomi scelti da Papa Francesco per il suo terzo concistoro, fissato sabato prossimo, confermano l’essenza del Sacro Collegio.