Ultime Notizie: La Spina di Borgo

La Spina dall'Agro vaticano a Via della Conciliazione, Gangemi editori

La Spina di Borgo, Santo Spirito l'ospedale sassone diventato romano

Palazzi, chiese, strade, cappelle ma soprattutto ricoverei ed ospedali per i poveri, i pellegrini. Questo caratterizzava i Borghi che abbracciavano San Pietro.  

Archivio direzione generale fondo per il culto

La Spina di Borgo, la chiesa delle Grazie e la icona di Maria davanti cui si prega ancora

Tra le chiese sparite nella grande risistemazione di Borghi dopo la demolizione della Spina c’è quella di Santa Maria delle Grazie a Porta Angelica. La chiesa si trovava quasi a Piazza del Risorgimento, quindi abbastanza lontana dalla Spina. Ma venne sacrificata per far spazio ai palazzi nuovi che la Santa Sede costruì grazie ad un accordo a seguito dei Patti Lateranensi a fine anni ’30. Furono gli ultimi costruiti a Roma prima della guerra.

pd

La Spina di Borgo, la chiesa di San Giacomo a piazza Scossacavalli

Arrivando da Piazza Pia verso San Pietro camminando su Borgo Nuovo si apriva a sinistra ad un certo punto una piazza con un nome strano: Scossacavalli. L’origine è incerta, forse legata ad un ritrovamento di una “coxa caballi “ una coscia di cavallo di una statua romana o più romanticamente come vuole una leggenda, per il tremare lo scuotersi di cavalli di Sant’ Elena che portava a Roma le reliquie di Gesù dalla Terra Santa.  

wikipedia

La Spina di Borgo, la chiesa di San Michele arcangelo e la Madonna del Latte

Tra le chiese che la demolizione della Spina di Borgo ha fatto scomparire c’è la chiesetta di San’ Angelo. Per fare spazio al progetto di via della Conciliazione furono sacrificati molti edifici storici che erano in cattivo stato, certo, ma che erano parte della vita della gente.

www.operapiasanmichelearcangelo.it

La Spina di Borgo, le chiese distrutte o sposatate, la vicenda dell' Annunziatina

Oltre alle piccole case, ai palazzi spostati e “tagliati” o a quelli sopravvissuti alla demolizione della Spina di Borgo, c’è la storia delle chiese e degli oratori che erano la struttura centrale della zona.

Wikimedia commons

La Spina di Borgo, il Palazzo della Rovere si salva grazie al Pinturicchio

Proseguendo la passeggiata virtuale per la zona che circondava la Spina di Borgo, abbattuta per fa spazio a Via della Conciliazione, strada scenografica che porta alla Basilica Vaticana, arriviamo a Palazzo della Rovere.

www.dimorestoricheitaliane.it

La Spina di Borgo, Palazzo Cesi dal Rinascimento al rifugio per gli ebrei

Uno dei gioielli architettonici che incorniciavano la Spina di Borghi e che in parte hanno subito le conseguenze del nuovo impianto urbanistico è Palazzo Cesi.

Istituto Luce

La Spina di Borgo, il Palazzo degli Alicorni ricostruito

Fin da quando i Papi ripensano Piazza San Pietro e poi ricostruiscono la Basilica la “ Spina” di Borgo, quell’isola di case rimasta al centro del Borgo diventa un problema urbanistico da risolvere. Ma come? E soprattutto che cosa andrà perso nelle demolizioni?

pd

La Spina di Borgo, ora lo stradone, un vuoto senza forma

Quando Benito Mussolini si recò a visitare lo spazio vuoto lasciato dalla Spina di Borgo un anno dopo il primo colpo di piccone sembra che non ne fosse del tutto soddisfatto. In effetti demolire la Spina non aveva risolto la monumentalizzazione dell’accesso a San Pietro. La strada era un vuoto senza forma.

Museo di Roma

La Spina di Borghi, ricordare quello che si è perso, le foto e i quadri

Le demolizioni sono fatte e si guarda a come ripensare il quartiere che abbraccia il Vaticano. 

pd

La Spina di Borghi, quel Passetto che fa da "corridore"

Nella storia urbanista di Borgo e della Spina, il quartiere che nei secoli è cresciuto intorno alla Basilica che custodisce la tomba di san Pietro, c’è un edificio particolare: il Passetto. Un corridoio sopraelevato per permettere al Papa di fuggire dal Vaticano e difendersi nel fortino di Castel Sant’ Angelo.

Istituto Luce

La Spina di Borgo, quel 29 ottobre del 1936

Borgo e la sua “Spina” quella parte di case e chiese che sono rimaste al centro di un tridente di strade che portano a San Pietro. E’ il 18 marzo del 1932 quando viene definitivamente decretata la fine della sua storia plurisecolare.

Museo di Roma

La Spina di Borgo, il plastico per vedere l'effetto dopo "aver cavato la Spina"

Ormai è deciso: la Spina di Borgo, quella parte di case che ostacola la vista della cupola della basilica di San Pietro da lontano, deve essere abbattuta. Ma non è certo un progetto da poco. E poi cosa si farà al suo posto? 

Wikipedia

La Spina di Borgo, uno "stradone" per rettificarla

Da quando la nuova basilica di San Pietro e la piazza diventano una realtà sembra che tutti tentino di abbattere la “Spina”, anzi di “cavare la spina a San Pietro”. 

pd

La Spina di Borgo, dalla via Alessandrina ai progetti di Bernini per abbatterla

Per il Giubileo del 1500 il Papa aveva fatto creare una nuovo via al centro del Borgo. Alessandro VI e la sua via Alessandrina aprivano l’era classica dell’area del Vaticano.

pd

La Spina di Borgo, verso la nuova Basilica di San Pietro

La cittadella di Borgo a ridosso del Vaticano era stato impostato da Totila nel 547 su quelli che venivano chiamati i prati di Nerone.

pd

La Spina di Borgo, la riva etrusca del Tevere diventa un luogo di pellegrinaggio

Quando nel 1936 iniziarono i lavori di demolizione della “Spina di Borghi” la gente di Roma non fu felice. Basta citare una frase di un romano famoso Alberto Sordi che ricorda “Avevo quattro anni quando vidi per la prima volta San Pietro e fu proprio per il Giubileo del 1925.