Le chiamano “arti minori”, ma di piccolo c’è solo la dimensione. Oreficeria e argenteria hanno donato al mondo capolavori assoluti grazie ad artisti rinomatissimi. Basta pensare a Benvenuto Cellini o Nicola da Guardiagrele. Opere che troppo spesso rimangono negli armadi delle sagrestie, esposti solo per le feste patronali. Sculture preziose, come ricorda il titolo della mostra che i Musei Vaticani e la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio hanno allestito nel Braccio di Carlo Magno e che sarà visibile fino al 30 giugno 2015.