Ultime Notizie: Papa Francesco nel Baltico

L'arcivescovo Sigitas Tamkvevicius, imprigionato dal KGB dal 1983 al 1988 / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Il vescovo sopravvissuto al KGB: “Papa Francesco ha visto le radici del nostro male”

È stato imprigionato, deportato in Siberia, e poi liberato nei tempi della Perestrojka. Ed era lì, accanto a Papa Francesco, a visitare il Museo dell’Occupazione, facendogli vedere quelle celle in cui lui stesso era stato. “È lì che ci sono le radici del nostro male”, sottolinea l’arcivescovo Sigitas Tamkevicius.  

Vatican Media

Papa Francesco nel Baltico, una icona speciale per la Messa a Kaunas

Durante la Messa celebrata a Kaunas, disposta alla sinistra del Papa, c’era l’icona della Nostra Signora di Trakai. Non era una riproduzione. Era l’originale, che per la prima volta veniva portata così distante dal luogo in cui è custodita, la Basilica di Trakai, una piccola cittadina a 30 chilometri da Vilnius che è stata anche la capitale del Ducato di Lituania.  

La Porta dell'Aurora a Vilnius, dove Papa Francesco visiterà l'icona di Maria Madre della Misericordia durante il viaggio nel Baltico / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Viaggio del Papa nel Baltico, novità: discorso e rosario alla Porta dell'Aurora

Al programma del viaggio papale nei Paesi Baltici è stato aggiunto un momento di preghiera, con un mistero del rosario e un breve discorso pronunciato dal Papa nel Santuario della Porta dell’Aurora, a Vilnius. Per il resto, invariato il programma del viaggio del Papa in Lituania, Lettonia ed Estonia, previsto dal 22 al 25 settembre.  

La chiesa di San Bernardino a Vilnius, dove si radunano i giovani  / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Papa Francesco nel Baltico: l’incontro con i giovani e la sosta al ghetto di Vilnius

Sono i giovani la speranza dei Paesi baltici, e non è un caso che il viaggio di Papa Francesco comincerà proprio con un grande happening di giovani, nella piazza della Cattedrale di Vilnius. Sarà il modo di tastare il polso della società del futuro.  

Il manifesto della visita di Papa Francesco in Estonia / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Papa Francesco nel Baltico: le sfide 25 anni dopo Giovanni Paolo II

Cosa si aspettano Lituania, Lettonia ed Estonia da Papa Francesco? Prima di tutto, che venga a ravvivare la fede nelle loro nazioni. E, soprattutto, che aiuti a terminare la transizione dal sistema sovietico. Perché è da questa transizione che dipende il futuro dei loro Paesi, colpiti, tutti, da una fortissima emigrazione. Basti pensare, a titolo di esempio, che la popolazione lituana si è in pratica dimezzata nel corso degli ultimi dieci anni.

La cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a Tallinn / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Papa Francesco nel Baltico: nella Terra Mariana dove non si crede più

Non è un caso che l’Estonia sia la più antica amministrazione apostolica del mondo. I numeri della Chiesa Cattolica, in fondo, sono esigui: 9 parrocchie, 14 sacerdoti, 2 religiosi e 20 religiose. E per cinquanta anni non c’è stato nemmeno un amministratore apostolico.  

L'interno del santuario di Aglona, in Lettonia / Alexey Gotovskyi / ACI Group

Papa Francesco nel Baltico: la devozione popolare

Se c’è una cosa che gli anni dell’ateismo di Stato non sono riusciti a sopprimere, è proprio la devozione popolare. Moltissimi i santuari dedicati a Maria. Ne dintorni di Vilnius, oltre a Maria Madre di Misericordia, c’è la vergine di Trakai, santuario nazionale, incoronata 300 anni fa. Per i cento anni di indipendenza tutti i vescovi sono stati a Trakai, a consacrare di nuovo la nazione al Cuore della Vergine.

L'ingresso del Centro Betanija a Vilnius / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Papa Francesco nel Baltico: il Centro Betanija a Vilnius

Non ci sono solo i poveri da sfamare. C’è una mentalità da estirpare, un mondo nuovo da costruire. È questa la grande sfida della Chiesa cattolica, nei Paesi post-sovietici. Ed è questa la grande sfida che viene portata avanti nel Centro Betanija, a Vilnius.

Una sala del Museo del Genocidio a Vilnius, in Lituania / YouTube

Papa Francesco nel Baltico, al Museo del Genocidio di Vilnius

Se il processo di beatificazione del vescovo Profittlich è ancora aperto, è già stato beatificato Teofilos Matulionis, vescovo lituano che morì martire “propter arumnas carceris”, a causa delle sofferenze in carcere, dopo essere stato imprigionato nel 1923, nel 1929 e infine nel 1946, per poi morire nel 1958, tre giorni dopo la severa perquisizione della sua casa di cui fu oggetto.  

Immagine di Eduard Profittlich, amministratore apostolico di Estonia / PD

Il Papa nel Baltico: la storia di un martire gesuita che sarà il primo santo di Estonia

Guardando la storia dei Paesi Baltici, ci sono i grandi evangelizzatori, come Sant’Alberto e San Meinardo. Ci sono i martiri conosciuti e sconosciuti, che hanno patito i rivolgimenti della storia, come quando la fede luterana si impose nel Baltico. E ci sono i martiri del periodo sovietico, che non ha mancato di toccare i Paesi del Baltico.  

L'altare centrale della Cattedrale Luterana di Riga, dietro cui si cela la tomba di San Meinardo, primo evangelizzatore di Lettonia / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Papa Francesco nel Baltico: le radici comuni e la devozione per San Meinardo

Quando Papa Francesco entrerà nel Duomo di Riga, potrà respirare fino in fondo lo spirito ecumenico che vive la città. Uno spirito ecumenico che è parte di Riga, e che trova nuova linfa nel fatto che l’arcivescovo luterano Janis Vanags è amico da tempo dell’arcivescovo cattolico Zbignevs Stankevics, “da quando – racconta il primo – eravamo io giovane professore di chimica e lui giovane ingegnere”.

Il Santuario di Aglona, in Lettonia, che Papa Francesco visiterà il 24 settembre  / Alexey Gotovskyi / ACI Group

Papa Francesco nel Baltico, nella Terra Mariana

Quando Papa Francesco entrerà in Lettonia, il 24 settembre, entrerà nellaTerra Mariana. Terra Mariana era infatti il nome dato al territorio della Livonia da Papa Innocenzo III nel Terzo Concilio Laterano del 1215.  

Il quadro originale della Divina Misericordia (a sinistra) e quello successivo (a destra) / Dominio Pubblico

La vera storia del quadro della Divina Misericordia

La Congregazione della Madre della Misericordia nasce intorno alla devozione dell’icona di Maria Madre della Misericordia. Una copia di questa icona di Maria Madre della Misericordia è nella Cappella Lituana nelle Grotte Vaticane, e san Giovanni Paolo II andò giù a venerarla subito dopo l’elezione a Pontefice. Poi, andò alla Porta dell’Aurora durante il suo viaggio a Vilnius 25 anni fa.   

Il Santuario di Maria Porta dell'Aurora, dove si trova l'immagine di Maria Madre di Misericordia a Vilnius / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Papa Francesco nel Baltico: Vilnius, la Città della Misericordia

Dalla Porta dell’Aurora al Santuario della Divina Misericordia, dal convento della Visitazione fino alla casa di Santa Faustina, tutto, a Vilius, ricorda la Divina Misericordia. Non a caso, fu qui che Santa Faustina Kowalska venne, attratta proprio dalla devozione alla Divina Misericordia. Fu qui che vide per la prima volta Gesù misericordioso. Fu qui che fu dipinto il primo quadro di Gesù Misericordioso, che ora è custodito in un Santuario dove c’è adorazione perpetua. In quel santuario, Papa Francesco si fermerà a pregare durante il suo viaggio nel Baltico, dal 22 al 25 settembre.  

La Cattedrale di San Stanislao e Ladislao di Vilnius / Andrea Gagliarducci / ACI Group

Papa Francesco nel Baltico, dal Paese delle croci alla Terra di Maria

Dal Paese delle Croci alla Terra di Maria. Il viaggio di Papa Francesco nelle Repubbliche del Baltico, dal 22 al 25 settembre, rappresenta un percorso tra tante gradazioni di cattolicesimo e di fede, in quei Paesi dove il comunismo è passato come schiacciasassi che voleva annientare, i russi come padroni anche in tempo di zar e la Riforma Protestante con la violenza che era propria di quei secoli.