Ultime Notizie: Pontificio Consiglio per l'unità dei Cristiani

La delegazione cattolica all'assemblea CEC di Karlsruhe / PCPUC

Ecumenismo, un rapporto e due documenti su pace e migranti

Con un messaggio in spagnolo, letto dal Cardinale Kurt Koch, Papa Francesco ha fatto avere i suoi saluti all’XI assemblea del Consiglio Ecumenico per le Chiese, sottolineando ancora una volta il suo interesse pastorale per l’organismo e auspicando che possa contribuire a rafforzare i legami di comunione tra le Chiese e le organizzazioni ecumeniche che vi partecipano.  

Il cardinale Koch con Papa Francesco nell'udienza del Papa alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, 6 maggio 2022 / Vatican Media

Papa Francesco, l’annuncio del Vangelo della pace più credibile se cristiani riconciliati

Si va verso una celebrazione ecumenica del 1700esimo anniversario del Concilio di Nicea, nel 2025, quando, per una felice coincidenza, Pasqua ortodossa e Pasqua cristiana cadranno nello stesso giorno. Una iniziativa lodata da Papa Francesco, e di cui si è parlato anche alla plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, riunita in questa settimana e dedicata all’Ucraina, non solo centro di una guerra, ma anche luogo dove l’ortodossia vive le sue difficoltà.  

Un momento dell'incontro della Commissione Teologica Mista Internazionale tra Chiesa Cattolica e Chiese Ortodosse Orientali / PCPUC

Chiesa Cattolica e Chiese Ortodosse Orientali, verso un documento sui sacramenti

Passi avanti verso il terzo documento congiunto di Chiesa Cattolica e Chiese Ortodosse Orientali: il documento sui sacramenti dovrebbe essere finalizzato nei prossimi mesi, e poi discusso alla prossima riunione della Commissione Mista internazionale, che è prevista dal 20 al 24 giugno 2022. Una plenaria che avrà come tema “La Vergine Maria nell’insegnamento e nella vita della Chiesa”.  

La copertina del documento di lavoro del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani / PCPUC

La paradossale situazione dell’ecumenismo in tempo di pandemia

Paradossale: così viene definito l’impatto della pandemia sul movimento ecumenico da un documento redatto dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Paradossale, perché “sebbene la pandemia abbia impedito molti contatti e progetti”, la crisi “è stata anche una opportunità di rafforzare e rinnovare le relazioni tra cristiani, e anche di creare nuove forme di comunione tra loro”.  

Un momento della plenaria del Gruppo Misto di Lavoro tra Chiesa Cattolica e Consiglio Mondiale delle Chiese, 12 - 14 aprile 2021 / Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani

Ecumenismo, allo studio un documento sulla pace e uno sulle migrazioni

L’impegno per la pace e quello per le migrazioni saranno definiti da due documenti ecumenici attualmente in discussione tra Chiesa Cattolica e il Consiglio Mondiale delle Chiese. Le riflessioni sui due documenti hanno occupato gran parte della discussione del Gruppo Misto di Lavoro dei due partner, riunitisi online dal 12 al 14 aprile per uno degli incontri regolari.  

Il libro "La missione ecumenica delle Chiese Orientali Cattoliche d'Europa oggi", edizioni LEV / UGCC

Chiese Cattoliche Orientali, quale missione?

Quando, nel settembre del 2019, i vescovi cattolici europei di rito orientale si sono riuniti a Roma per il loro incontro annuale, c’era un mondo sullo sfondo che era allo stesso tempo una sfida e una possibilità. Una sfida, perché le tensioni ecumeniche, che avevano toccato soprattutto il mondo ortodosso, si accompagnavano invece a nuove iniziative, come una certa diplomazia delle reliquie. E una opportunità, perché proprio da lì si poteva partire per ridare nuovo slancio alla missione ecumenica. Due anni dopo, la situazione è ancora quella, parzialmente congelata dal coronavirus. Ed è per quello che vale la pena tornare indietro a quella riunione.  

Un momento della conferenza del Cardinale Koch durante l'Atto Accademico del 4 dicembre 2020, Pontificia Università Angelicum / Angelicum

Ecumenismo, Cardinale Koch: "Oggi molti cristiani non soffrono per la divisione"

Venticinque anni dopo l’enciclica Ut Unum Sint di San Giovanni Paolo II, sessanta anni dopo la costituzione di quello che sarebbe diventato il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, i cristiani sembrano aver perso di vista l’obiettivo dell’unità, fino a dare per scontata l’unità. Per questo, il Cardinale Kurt Koch sottolinea che il suo più grande dolore è dovuto al fatto che molti cristiani non soffrono quasi più a causa della divisione tuttora esistente”.  

Conferenza stampa di presentazione del Vademecum Ecumenico, Sala Stampa della Santa Sede, 4 dicembre 2020. Da sinistra a destra: Cardinale Leonardo Sandri, Cardinale Luis Antonio Tagle, Cardinale Kurt Koch, Cardinale Marc Ouellet, Matteo Bruni / Vatican Media / You Tube

Ecumenismo, vademecum per i vescovi. “Unità non a discapito della verità"

L’impegno per l’unità dei cristiani non è opzionale per i vescovi, che vi sono richiamati dal Codice di Diritto Canonico e da altri documenti pontifici. Ma in nessun modo “l’unità può essere realizzata a detrimento della verità”, perché “l’ecumenismo non prevede compromessi”. Lo spiega il vademecum ecumenico “Il vescovo e l’unità dei cristiani”, pubblicato oggi dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Un documento che dà ai vescovi delle direttive pratiche, anche sulla condivisione dei sacramenti, che “non può mai avvenire per semplice cortesia”. È un tema spinoso, specialmente considerando le spinte che ci sono per l’intercomunione in posti come la Germania.  

Un momento dell'incontro del comitato per il dialogo ortodosso cattolico della Fondazione Pro Oriente / PCPUC

Ecumenismo, tre iniziative e due documenti in lavorazione

Tre iniziative de Comitato direttivo per il dialogo ortodosso-cattolico, due pubblicazioni del Gruppo Misto di Lavoro tra Chiesa Cattolica e Consiglio Ecumenico delle Chiese: sono questi i prossimi passi del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, puntando a trovare nuovi ponti di dialogo.  

Un momento della conferenza dei Segretari delle Comunioni Cristiane Mondiali, 20-22 ottobre 2020 / Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani

Ecumenismo, la crisi COVID discussa dalle Comunioni Cristiane Mondiali

Le misure anti-COVID sono una sfida senza precedenti per le Comunioni Cristiane di tutto il mondo, ma ha permesso anche di sviluppare nuove e durature forme di ministero pastorale e vita ecumenica. Ne ha parlato la Conferenza dei Segretari delle Comunioni Cristiane Mondiali si è tenuta dal 20 al 22 ottobre, in forma telematica, radunando più di trenta partecipanti che rappresentavano tutta la galassia cristiana nel mondo. Per la Chies Cattolica, partecipavano il vescovo Brian Farrell, segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, con padre Andrzej Choromanski, officiale incaricato delle relazioni multilaterali.  

Un momento dell'incontro del Comitato del Global Christian Forum del 3 settembre 2020 / Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani

Ecumenismo, la Chiesa partecipa al Global Christian Forum. Due obiettivi per il futuro

Raggiungere i giovani leader e promuovere più incontri regionali: sono questi i due obiettivi per il futuro che si sono dati i partecipanti al comitato del Global Christian Forum. Si tratta di una piattaforma che racchiude tutte le confessioni cristiane nel mondo, che non si basa su una adesione formale ed ha soprattutto l’obiettivo di mettere attorno ad un tavolo i cristiani. La Santa Sede partecipa con un suo rappresentante, che in questo caso è stato padre Andrzej Choromanski, officiale del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.  

Papa san Giovanni XXIII e i primi collaboratori del Segretariato. Da sinistra a destra: Mons. Jean-François Arrighi, il Cardinale Augustin Bea, Mons. (futuro Cardinale) Johannes Willebrands e P. Thomas Stransky. / Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani

Da sessanta anni con una missione: l'unità dei cristiani

Sembrava fosse l’anno dei viaggi ecumenici, per Papa Francesco. Si diceva che sarebbe stato in Grecia, sulle orme di San Paolo, insieme al Patriarca Bartolomeo I, e in Sud Sudan, per dare aiuto ad una nazione martoriata, insieme al Primate Anglicano Justin Welby. Ed avevano avuto sapore ecumenico anche i viaggi in Bulgaria, Macedonia del Nord e Romania dello scorso anno. Ma questa spinta ecumenica non si è fermata, nonostante il coronavirus. E prosegue, portata avanti dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, che oggi compie 60 anni.  

La delegazione della Santa Sede al Fanar, 29 novembre 2019 / Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli

Unità dei cristiani, i passi del cammino ecumenico

Non c’è stato ancora un comunicato ufficiale sui temi dell’incontro tra la delegazione della Santa Sede con il Patriarcato di Costantinopoli al Fanar. Come di consueto ad Istanbul per la festa di Sant’Andrea, la delegazione guidata dal Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha portato un messaggio di Papa Francesco. La celebrazione solenne della festa del fondatore della Chiesa di Costantinopoli Andrea era però densa di segnali al mondo ortodosso. Come si svilupperanno le relazioni con Roma?  

Una funzione ecumenica a Malta. Al centro, l'arcivescovo Charles J. Scicluna / Church in Malta

Ecumenismo: naufraghi come Paolo, accolti come a Malta

“Ci trattarono con rara umanità”. Lo scrive San Paolo, parlando del suo naufragio a Malta. E quel naufragio, che fu l’inizio della comunità cristiana nell’isola rimasta tra le più cattoliche d’Europa, è al centro delle riflessioni della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani del 2020, già rese disponbili.