I frati del Sacro Convento di Assisi si preparano al centenario della rivista San Francesco e lo fanno con grandi novità per il mensile e il sito sanfrancesco.org.
Quella di Rieti è la Valle del Primo Presepe, tanto che Papa Francesco ha deciso di firmare proprio a Greccio la sua lettera sul Presepe. Ma non solo.
Nella sua amata Assisi San Francesco viene celebrato e festeggiato. Al Sacro convento di Assisi è il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo metropolita di Firenze e presidente della Conferenza Episcopale Toscana, a tenere l'omelia nel giorno dedicato al Patrono d'Italia. E' stata accesa la lampada votiva che arde davanti alla tomba del santo.
San Francesco di Assisi (1191-1226), con il proprio modo di essere, ha portato la fresca brezza del vangelo nel mondo. Nel corso della propria esistenza ha sofferto pur di seminare la parola del vangelo nella propria realtà. Con tale ansia e fedeltà all'invito ricevuto dal Cristo, il santo si recò anche in Palestina ed Egitto pur di consegnare questo messaggio di pace e di fratellanza all'umanità.
Mancano ormai pochi giorni alle celebrazioni per il santo Patrono d’Italia, Francesco d’Assisi, cui quest’anno renderà omaggio – a nome di tutti i Comuni italiani – la Regione Toscana, con la simbolica offerta dell’olio per le lampade votive che ardono dinanzi alla sua tomba e al luogo del beato Transito, presso la Porziuncola. Ad Assisi ci sono in programma molti eventi e celebrazioni.
San Francesco di Assisi (1181-1226) nel corso della propria breve esistenza pensò ma di più ideò diverse attività per poter rendere concreto il proprio amore a Dio. Non astrattezza ne particolarismi ma segni, visibili e concreti, dovevano offrire quella luce che rappresenta una risposta all'amore del Cristo per l'umanità.
San Francesco di Assisi (1181-1226) è stato, senza dubbio, uno fra i più grandi santi che la Chiesa ricordi. La sua rivoluzione è stata emblematica, in quanto ha affrontato la propria esperienza, religiosa ed umana, mettendo in pratica le parole del vangelo.
La Porziuncola di Assisi è una “porta sempre aperta” per tutti quelli – pellegrini e gente del luogo – che vogliono attingere alla grazia di Dio attraverso l’esperienza della riconciliazione. Anche quest’anno sono tanti gli eventi e le celebrazioni che aiutano a vivere in pienezza il tempo di grazia del “perdono di Assisi”, il prossimo 2 agosto.
Il 120esimo successore di San Francesco alla guida dei Frati Minori Francescani Conventuali è un argentino di 57 anni. Padre Carlos Alberto Trovarelli è stato scelto come ministro generale di uno dei tre rami in cui è diviso il primo ordine francescano. Succede a padre Marco Tasca, che ha avuto l’incarico di ministro generale per due mandati di sei anni, dal 2007 al 2019.
La storia è ormai celebre. Nel settembre del 1219 Frate Francesco, proveniente dall’accampamento dei crociati che assediano Damietta in Egitto, roccaforte musulmana, oltrepassa le linee dei combattenti per incontrare al-Malik al-Kâmil, sultano del Cairo e capo dell’esercito della Mezzaluna.
“A distanza di otto secoli siamo certi che la fatica affrontata da san Francesco non è stata vana. Venendo a Damietta egli ha attraversato i confini degli accampamenti e delle opinioni, degli interessi e del potere”. Il Cardinale Leonardo Sandri, conclude con queste parole il suo viaggio in Egitto in occasione degli 800 anni dall’incontro tra s. Francesco e il sultano Al-Malik al-Kamel.
Quest’anno ricorrono 800 anni dell’incontro tra san Francesco e il sultano Malik Al Kamil.
Papa Francesco è appena tornato da Panama e domenica prossima riprende l’ aereo e vola negli Emirati Arabi: Solo due giorni dedicati al dialogo e con una messa per la piccola comunità cattolica.
Oggi, 4 Ottobre, si festeggia San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia. Uno dei Santi più conosciuti al mondo. La festa più grande si celebra nella Basilica di Assisi, dove San Francesco è nato e dove si conserva il suo corpo da oltre 800 anni. A celebrare la Messa per la memoria liturgica del poverello di Assisi è stato il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli, con i Vescovi della Campania, il Vescovo di Assisi, i Ministri Generali e Provinciali delle Famiglie Francescane.
“Il Signore dette a me, frate Francesco, d'incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia.
Forse solo alcune persone sanno che nel cuore di Roma, a Trastevere, San Francesco soggiornò per qualche tempo. Il sasso dove posò il capo per riposare e alcune delle sue reliquie sono custodite nella parrocchia Trasteverina di San Francesco a Ripa Grande che ogni anno celebra con cura e passione la festa del suo Santo.
Pochi giorni separano Assisi dalle celebrazioni per il santo Patrono d’Italia, San Francesco, a cui quest’anno renderà omaggio – a nome di tutti i Comuni italiani – la Regione Campania, con la simbolica offerta dell’olio per le lampade votive che ardono dinanzi alla sua tomba e al luogo del beato Transito, presso la Porziuncola.
“È proprio questa figura del “giullare”, nel senso più alto della parola, che ci permette di accostare a san Francesco un suo figlio spirituale, il francescano padre Nazareno Fabbretti. Chi, come me, l’ha conosciuto e avuto amico riesce a comprendere questa applicazione perché la lievità (che non è leggerezza) di spirito, la serenità arguta, la semplicità gioiosa (che è tutt’altro che semplicioneria) sono state quasi il basso continuo della vita di questo frate”. Sono queste le parole del Cardinale Gianfranco Ravasi contenute nella prefazione del libro “Francesco” di padre Nazareno Fabbretti edito da Edizioni Terra Santa.
Nelle Fonti francescane troviamo il compendio più completo della vita del serafico padre San Francesco. Tra le tante raccolte ivi comprese, sono compendiate anche le storie dei singoli seguaci del Poverello di Assisi. Tra questi vi è anche il racconto della vocazione della vita di Fra Giovanni detto il semplice.
Il Papa tra i senza tetto in Irlanda e il suo dono, una icona di San Francesco. Un dono che viene da un dono.