La persecuzione religiosa in Nigeria è anche frutto di questioni sociali, e non riguarda solo i cristiani, ma anche i musulmani. Parlando con i giornalisti a margine della presentazione del Rapporto di Aiuto alla Chiesa che Soffre sulla libertà religiosa nel mondo, lo scorso 21 ottobre, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha adottato una modalità “classica” della diplomazia pontificia, che non vuole esagerare i possibili conflitti religiosi. Ma, nel farlo, ha creato controversia, se non altro perché un panel della presentazione del rapporto ha anche illustrato la critica situazione dei cristiani in Nigeria, dettagliando fatti, persecuzioni e omicidi che hanno interessato il mondo cristiano.
In questi giorni, Papa Francesco è in Bahrein per un viaggio che ha lo scopo di creare ulteriori ponti di dialogo con il mondo islamico e con i Paesi del Golfo. Ma a colpire, tra le notizie diplomatiche, è quella di una telefonata tra il ministro degli Esteri di Oman e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, al termine della quale si parla apertamente della possibilità di aprire relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e Muscat.