Il Signore sogna un popolo che non sia rovinato dal peccato. Nella omelia della messa celebrata questa mattina nella cappella dello Spirito Santo della Domus Sanctae Marthae il Papa ha commentato la lettura del profeta Isaia nella quale il Signore afferma che creerà “nuovi cieli e nuova terra”. Da qui si capisce che il Signore stesso sarà nella gioia con il suo popolo. “Il Signore sogna. Ha i suoi sogni. I suoi sogni su di noi. ‘Ah, come sarà bello quando ci troveremo tutti insieme, quando ci troveremo là o quando quella persona, quell’altra … quell’altra camminerà con me … Ma io godrò, in quel momento!’.”
“Non accontentatevi di una teologia da tavolino. Il vostro luogo di riflessione siano le frontiere. E non cadete nella tentazione di verniciarle, di profumarle, di aggiustarle un po’ e di addomesticarle. Anche i buoni teologi, come i buoni pastori, odorano di popolo e di strada e, con la loro riflessione, versano olio e vino sulle ferite degli uomini”. Papa Francesco scrive una lettera al Card.Mario Aurelio Poli, Arcivescovo di Buenos Aires e Gran Cancelliere della Pontificia Universidad Católica Argentina (U.C.A.).