“Se San Francesco mostra la sua docilità alla Chiesa, presentando il suo progetto non come proprio ma come dono divino, San Juan de Mata mostra il testo approvato, dopo lo studio e il discernimento, come il culmine di un lavoro assolutamente necessario per realizzare il proposito che Dio ha ispirato. I due atteggiamenti, lungi dall’essere in contrasto tra loro, si sarebbero illuminati a vicenda e sarebbero stati una linea guida per il servizio che la Santa Sede ha svolto da allora a favore di tutti i carismi”. Lo ha detto il Papa stamane – rievocando un affresco all’interno della Basilica Lateranense – ricevendo i membri dei capitoli generali di Francescani Conventuali e Trinitari.
Scrigno di ricordi, di immagini e storie: è Padre Venanzio Di Matteo, memoria storica dell’Ordine della Santissima Trinità, per 15 anni parroco della Basilica di San Crisogono, ma - soprattutto - profondo studioso della vita della Beata Anna Maria Taigi il cui corpo riposa - custodito in una teca di vetro - proprio nella chiesa romana di Trastevere.