Francesco al termine dell'Udienza generale odierna lancia l'ennesimo appello per la pace in Ucraina. "Rinnovo l'invito ad implorare dal Signore la Pace per l'amato popolo ucraino che da sei mesi patisce l'orrore della guerra. Auspico che si intraprendano passi concreti per mettere fine alla guerra e socongiuare o disstro nucleare. Porto nel cuore i prigioneri soprattutto i fragili, e chiedo alle autorità responsabili di adoperarsi per la loro liberazione", dice il Papa all'amato popolo ucraino.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando la catechesi sulla Vecchiaia, incentra la sua meditazione sul tema: "Le doglie della creazione. La storia della creatura come mistero di gestazione". Un tema particolare che il Pontefice spiega subito. "Abbiamo da poco celebrato l’Assunzione in cielo della Madre di Gesù. Questo mistero illumina il compimento della grazia che ha plasmato il destino di Maria, e illumina anche la nostra destinazione. Con questa immagine della Vergine assunta in cielo vorrei concludere il ciclo delle catechesi sulla vecchiaia. In occidente la contempliamo elevata verso l’alto avvolta di luce gloriosa; in oriente è raffigurata distesa, dormiente, circondata dagli Apostoli in preghiera, mentre il Signore Risorto la porta tra le mani come una bambina", commenta Francesco.
"La testimonianza degli anziani unisce le età della vita e le stesse dimensioni del tempo: passato, presente e futuro. È doloroso – e dannoso – vedere che si concepiscono le età della vita come mondi separati, in competizione fra loro, che cercano di vivere ciascuno a spese dell’altro".
"La vecchiaia è il tempo propizio per la testimonianza commossa e lieta di questa attesa.
Tornano le Udienze Generali con Papa Francesco. In Aula Paolo VI, la catechesi di oggi ripercorre le tappe del recente viaggio del Papa in Canada. Per il Pontefice "si è trattato di un viaggio diverso dagli altri".
Il Papa, continua il ciclo di catechesi sulla Vecchiaia, incentrando la sua riflessione sul tema "Nicodemo. "Come può un uomo nascere quando è vecchio?". Da una Piazza San Pietro calda e assolata il Pontefice commenta: "Tra le figure di anziani più rilevanti nei Vangeli c’è Nicodemo. Nel colloquio di Gesù con Nicodemo emerge il cuore della rivelazione di Gesù e della sua missione redentrice".
Il Papa continuando il ciclo di catechesi sulla Vecchiaia incentra la sua riflessione sul tema "Qoelet: la notte incerta del senso e delle cose della vita". "Nella nostra riflessione sulla vecchiaia, oggi ci confrontiamo con il Libro di Qoelet, un altro gioiello incastonato nella Bibbia", dice il Papa.
Il Papa, continuando il ciclo di catechesi sulla Vecchiaia, incentra la sua riflessione sul tema: "Giobbe. La prova della fede, la benedizione dell’attesa". Da Piazza San Pietro il Pontefice commenta: "Il brano biblico che abbiamo ascoltato chiude il Libro di Giobbe, un vertice della letteratura universale. Noi incontriamo Giobbe nel nostro cammino di catechesi sulla vecchiaia: lo incontriamo come testimone della fede che non accetta una “caricatura” di Dio, ma grida la sua protesta di fronte al male, finché Dio risponda e riveli il suo volto".
"Qual è la profezia camilliana oggi?". "Animati dalla grazia propria di un Capitolo – se vissuto bene nell’ascolto dello Spirito, dei fratelli e della storia –, vi proponete di trovare strade nuove di evangelizzazione e di prossimità, al fine di realizzare con fedeltà dinamica il vostro carisma, che vi pone al servizio dei malati". Con queste parole il Papa accoglie i partecipanti al Capitolo Generale dell’Ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani).
Il Papa, continuando il ciclo di catechesi sulla Vecchiaia, incentra la sua riflessione sul tema: "Eleazaro, la coerenza della fede, eredità dell’onore". In Piazza San Pietro il Pontefice commenta subito: "Nel cammino di catechesi sulla vecchiaia, oggi incontriamo un personaggio biblico di nome Eleazaro, vissuto ai tempi della persecuzione di Antioco Epifane. La sua figura ci consegna una testimonianza dello speciale rapporto che esiste fra la fedeltà della vecchiaia e l’onore della fede".
Alla vigilia del Triduo Pasquale, il Papa incentra la sua riflessione sul tema: “La pace di Pasqua”. Nell'Udienza generale odierna, dall'Aula Paolo VI, il Pontefice spiega che "la pace che Gesù ci dà a Pasqua non è la pace che segue le strategie del mondo".
Nell'Udienza Generale di oggi il Papa incentra la sua meditazione sul suo recente viaggio apostolico a Malta. "Sabato e domenica scorsi mi sono recato a Malta: un Viaggio apostolico che era in programma da tempo. Non molti sanno che Malta, pur essendo un’isola in mezzo al Mediterraneo, ha ricevuto prestissimo il Vangelo, perché l’Apostolo Paolo fece naufragio vicino alle sue coste e prodigiosamente si salvò con tutti quelli che stavano sulla nave, più di duecentosettanta persone", dice il Pontefice.
Il Papa, continuando il nuovo ciclo di catechesi sulla Vecchiaia, incentra la sua riflessione sul tema: “La fedeltà alla visita di Dio per la generazione che viene”. "Nel nostro itinerario di catechesi sul tema della vecchiaia, oggi guardiamo al tenero quadro dipinto dall’evangelista san Luca, che chiama in scena due figure di anziani, Simeone e Anna. La loro ragione di vita, prima di congedarsi da questo mondo, è l’attesa della visita di Dio", dice il Pontefice in Aula Paolo VI.
Il Papa continua il ciclo di catechesi su San Giuseppe incentrando la sua riflessione sul tema: “San Giuseppe patrono della buona morte”. "Oggi vorrei approfondire la speciale devozione che il popolo cristiano ha sempre avuto per San Giuseppe come patrono della buona morte. Una devozione nata dal pensiero che Giuseppe sia morto con l’assistenza della Vergine Maria e di Gesù, prima che questi lasciasse la casa di Nazaret", dice subito il Pontefice nell'Udienza Generale di oggi.
Durante i saluti in lingua italiana nell'udienza generale di oggi il Papa ricorda le vittime dell'Olocausto e prega per la pace in Ucraina. Tutto il mondo oggi pregherà per l'Ucraina, proprio come ha chiesto il Papa nello scorso Angelus e domani invece verranno ricordati gli ebrei sterminati nei campi di sterminio. Il Pontefice fa un accorato appello: "Per favore, mai più la guerra".
È una eruzione del tipo che si verifica, secondo gli esperti, ogni mille anni, quella che lo scorso 15 gennaio ha interessato il vulcano sotterraneo Hunga Tonga-Hunga Ha’pai, nell’arcipelago di Tonga, creando un conseguente tsunami che ha creato danni ingenti, ancora difficili da stimare, vista l’interruzione delle comunicazioni. Il Papa, che ha creato cardinale il vescovo di Tonga Soane Patita Paini Mafi, ha rivolto il suo pensiero alle popolazioni dell’isola colpite dall’eruzione, esprimendo la sua vicinanza a quanti si trovano in difficoltà e invitando tutti “ad unirsi nella preghiera per questi fratelli e sorelle”.
Un viaggio “alle sorgenti della fede”, ma anche per “avvicinare una umanità ferita nella carne”. Papa Francesco, dopo l’udienza generale, ricorda che domani partirà per Cipro e Grecia. Ma oggi ricorre anche la Giornata Mondiale contro l’AIDS. E non può mancare un appello sulla questione delle cure, tema su cui la Chiesa è da sempre in prima linea.
Il Papa oggi "inizia" l'Udienza Generale nella Basilica di San Pietro. "Sono lieto di accogliervi in questa Basilica , saluto la Famiglia Vicenziana che in tutta Italia che ha promosso il pellegrinaggio della Madonna della Medaglia miracolosa". Sono tanti i volontari della Famiglia Vicenziana che oggi hanno reso omaggio al Papa e hanno festeggiato la Madonna pellegrina tra le diocesi italiane.
Papa Francesco oggi inizia un nuovo ciclo di catechesi dedicato alla figura di San Giuseppe. Dall'Aula Paolo VI il Papa ricorda che stiamo vivendo un anno speciale dedicato a San Giuseppe, e nella Lettera Apostolica Patris corde ha raccolto alcune riflessioni sulla sua figura.
Il Papa, continuando ancora il ciclo di catechesi sulla Lettera ai Galati dell’Apostolo Paolo, durante l'Udienza Generale odierna, incentra la sua meditazione sul tema: “Non lasciamoci prendere dalla stanchezza”. E' l'ultima volta che il Papa tratta questo argomento, la Lettera ai Galati, e a tal proposito esalta la figura di Paolo. "In questa Lettera l'Apostolo ci ha parlato come evangelizzatore, come teologo e come pastore", dice Francesco.