martedì, maggio 07, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

La denuncia del Papa: "Il mondo è di fatto sempre in guerra"

"Il giorno dopo l’inizio dell’invasione, mi sono recato personalmente all’ambasciata russa. Una cosa che non era mai stata fatta da un Papa e che un Papa normalmente non fa. Ho anche espresso la mia disponibilità ad andare a Mosca e fare in modo che il conflitto non continuasse. Dal suo inizio ad oggi, il Vaticano è stato sempre al centro dell’azione. Diversi cardinali si sono già recati in Ucraina, il cardinale Konrad Krajewski, vi si è recato sei volte per aiutare il popolo ucraino".

Sono queste le parole del Papa sulla guerra russa-ucraina nell'intervista realizzata in collaborazione dai settimanali cattolici del Belgio “Tertio” (di lingua fiamminga) e Dimanch (francofono), pubblicata ieri su OR e Vatican News.

Francesco nell'intervista tocca vari argomenti: il Concilio Vaticano II, il processo sinodale, la guerra in Ucraina, l'economia.
Il Papa torna a parlare della guerra in Ucraina. "Questa guerra è terribile, è un’immensa atrocità. Ci sono lì molti mercenari che combattono. Alcuni sono molto crudeli, molto crudeli. C’è la tortura; dei bambini vengono torturati. Molti bambini che si trovano in Italia con le loro madri, che sono rifugiati, sono venuti a trovarmi", dice Francesco.

Poi il Pontefice parla anche delle altre guerre. "Il Myanmar; in Siria, già 13 anni di guerra; nello Yemen, dove i bambini non hanno istruzione né pane, dove soffrono la fame…. In altre parole: il mondo è di fatto sempre in guerra".

Successivamente un altro tema, l'economia. "Occorre essere prudenti con l’economia: se questa si concentra troppo sulla sola finanza, su semplici cifre che non hanno dietro entità reali, allora l’economia si polverizza e può condurre a un serio tradimento. Ci sono in questo momento persone straordinarie che stanno ripensando l’economia, tra le quali alcune donne. Le donne sono geni della creatività. L’economia deve essere un’economia sociale. All’espressione “economia di mercato”, Giovanni Paolo II ha aggiunto “sociale”, un’economia sociale di mercato. Bisogna sempre tenere a mente il sociale", dice il Papa.

Poi, una battuta sul processo sinodale. "È importante dire chiaramente che un Sinodo non è un parlamento. Un Sinodo non è un sondaggio d’opinione a sinistra e a destra. No. Il protagonista principale di un Sinodo è lo Spirito Santo. Se lo Spirito Santo non è presente, non può esserci Sinodo …", conclude il Pontefice.

 

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