Assisi, 13 October, 2025 / 12:30 AM
Domenica 12 ottobre alle ore 11, nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione di Assisi, il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, ha presieduto la celebrazione eucaristica in occasione della memoria liturgica di San Carlo Acutis. La Santa Messa è stata concelebrata dal vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino. "Carlo è una nuova perla di questa città di santi e un grande dono per la Chiesa: possa la sua testimonianza fruttificare con tanti frutti di santità in mezzo ai giovani”, ha detto subito il Cardinale Segretario di Stato nella sua omelia.
Presenti alla celebrazione le autorità civili, militari e religiose e i genitori di Carlo Acutis, Antonia Salzano e Andrea Acutis, oltre a centinaia di pellegrini e di fedeli.
“Ed è bello ricordarlo in questo Santuario intitolato alla spogliazione - ha continuato il cardinale nella sua omelia - in cui si richiama non solo il gesto in cui Francesco si denudò facendo di Cristo il suo unico tesoro, ma prima ancora la spogliazione di Cristo che Francesco volle imitare. Nel brano ascoltato, scelto appositamente per la memoria liturgica di San Carlo Acutis, c’è un invito alla gioia. Un invito che Paolo fa due volte di seguito, quasi a ribadire che parla di un aspetto essenziale della vita cristiana: la gioia è frutto maturo del Vangelo. Prima di Paolo, lo aveva detto Gesù, nel grande discorso con cui si congeda ai suoi discepoli prima della passione: ‘Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Si può dire così che tutto l'annuncio del Vangelo è in funzione della gioia: il Figlio di Dio è sceso dal cielo - ha detto ancora Parolin - ed è venuto per renderci felici. E chi più di Carlo lo sa spiegare? La mamma Antonia ha più volte detto che ciò che le manca di più sono le frequenti trovate del suo buonumore, con cui sapeva far ridere e sorridere. Ormai in molti sono toccati dal suo sorriso quando fissano la sua immagine: Carlo parla di Gesù innanzitutto con il suo volto radioso, solare e sorridente, e ci testimonia che ha vissuto l’invito di Paolo: rallegratevi nel Signore, sempre”, ha sottolineato ancora il Cardinale Parolin.
“Lo scorso 7 settembre, Carlo è stato canonizzato e oggi, nella sua prima festa liturgica, diciamo grazie al Signore per questo grande dono. Tante persone vengono in questo santuario che custodisce le sue spoglie mortali e tante persone ne accolgono le reliquie: Carlo è un grande influencer, come dicono alcuni l’influencer di Dio: attrae tanti sulla via del bene, insieme con san Francesco, da questo santuario, parla al mondo e ricorda a noi che siamo chiamati tutti a diventare santi e con la semplicità della sua vita ci spiega che la santità è possibile in ogni età e in ogni condizione di vita”, ha concluso il Cardinale Pietro Parolin ad Assisi.
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