venerdì, dicembre 05, 2025 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Libano, nuova vita a 63 chiese. Con l'aiuto dell'Ungheria

La mostra "Pillars of Lebanon" nell'Accademia di Ungheria a Roma

Non erano che rocce, o luoghi di cui si era dimenticata la storia, e ora sono di nuovo posti pieni di vita, dove si celebrano matrimoni, e dove la gente si riunisce. Sono 63 chiese del Libano, restaurate con un progetto che è iniziato nel 2018, finanziato dall’iniziativa Hungary Helps, e che ha visto la stretta collaborazione dell’Università Cattolica di Budapest Pázmány Péter e dell’Università dello Spirito Santo di Kaslik, in partenariato con la Direzione Generale delle Antichità del Ministero della Cultura del Libano.

Questa straordinaria esperienza di resurrezione è stata descritta in una mostra intitolata “Pilastri del Libano – Conservare per preservare”, presentata presso l’Accademia d’Ungheria a Roma lo scorso 4 novembre. Pannelli fotografici che dettagliano lo sforzo per riportare le chiese alla vita le distinguono per epoche storiche e ne mostrano la distribuzione sul territorio libanese, il “Paese messaggio” – copyright di Giovanni Paolo II – che, nel corso degli anni, ha dimostrato come le religioni possano convivere.

Come è successo alla chiesa di Mar Boula (San Paolo), un edificio, racconta l’ingegnere Rafid Sammour, che ha curato il progetto, che si trovava nel suo villaggio di Deir Billa e che lui stesso non avrebbe mai immaginato fosse una chiesa. “Invece era una chiesa, e si trovava, tra l’altro, nel quartiere musulmano”, racconta. Oggi, quella chiesa restaurata è segno di una comunità che vive in pace con i vicini musulmani, ed è diventata un segno particolare.

Zsolt Vágner, coordinatore del progetto, racconta come questo lavoro di restauro ha significato molto non solo per la popolazione, ma anche per la sua stessa esperienza cristiana. In un periodo di crisi politica ed economica prolungata, il Libano ha così potuto sperimentare una nuova luce nata dalle rovine delle chiese ricostruite.

Il progetto è stato sostenuto da Hungary Helps, ed è costato 3,5 milioni di euro. È una goccia nel mare del lavoro fatto a favore dei cristiani perseguitati da parte del sottosegretariato ad hoc voluto dal governo Orban. Il sottosegretario Tristan Azbej, nel suo indirizzo di saluto, ha ricordato che il programma Hungary Helps ha avviato circa 40 progetti in Libano, per un totale di 16,92 milioni di euro, nei campi dell’educazione, dell’eredità e della protezione storica e sociale.

La mostra mette in luce non solo le scene di vita delle chiese, ma anche la loro storia. Alcune erano rimaste completamente coperte dalla vegetazione. Altre erano diroccate. E colpisce, a vedere le foto, che si sono impegnati nel restauro delle chiese soprattutto operai molto giovani, alcuni studenti universitari, che hanno creduto nell’idea di dare una nuova identità al Libano.

È certamente provvidenziale che i risultati di questo progetto siano presentati in una mostra non solo nel Giubileo della Speranza, ma anche alla vigilia del viaggio di Leone XIV in Libano.

Secondo il concept della mostra, la conservazione delle Chiese significa “non solo la tutela di un ricco patrimonio culturale e religioso — oggi sempre più a rischio — ma contribuisce anche alla resilienza e alla continuità della presenza cristiana nel paese. Le comunità cristiane del Libano risalgono ai primissimi secoli del cristianesimo. Nonostante secoli di sfide e cambiamenti hanno preservato la loro fede, tradizioni e luoghi di culto che riflettono una straordinaria diversità confessionale: quasi tutte le principali comunità cattoliche, ortodosse e ortodosse orientali convivono nel Libano”.

Il progetto si è concentrato su chiese e monasteri rurali appartenenti alla Chiesa Maronita, la Chiesa greco-ortodossa (Patriarcato di Antiochia) e la Chiesa greco-cattolica melchita, le tre più antiche e importanti comunità cristiane del Libano, laddove i villaggi si sviluppavano intorno a chiese parrocchiali, cappelle o complessi monastici costruiti dalla comunità locale.

Le Migliori Notizie Cattoliche - direttamente nella vostra casella di posta elettronica

Iscrivetevi alla newsletter gratuita di ACI Stampa.

Clicca qui

La nostra missione è la verità. Unisciti a noi!

La vostra donazione mensile aiuterà il nostro team a continuare a riportare la verità, con correttezza, integrità e fedeltà a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.

Donazione a CNA