venerdì, maggio 17, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Papa Francesco spiega cos’è esattamente il “giorno del riposo”

Il viaggio attraverso il Decalogo porta Papa Francesco ad argomentare, nella sua catechesi, il comandamento sul giorno del riposo. “Sembra un comando facile da compiere, ma è un’impressione errata. Riposarsi davvero non è semplice, perché c’è riposo falso e riposo vero. Come riconoscerli?”, domanda il Papa durante l’Udienza Generale odierna in Piazza San Pietro.

Francesco parla chiaro a tal proposito: “Il concetto di vita oggi dominante non ha il baricentro nell’attività e nell’impegno ma nell’evasione. Guadagnare per divertirsi, appagarsi. L’immagine-modello è quella di una persona di successo che può permettersi ampi e diversi spazi di piacere. Ma questa mentalità fa scivolare verso l’insoddisfazione di un’esistenza anestetizzata dal divertimento che non è riposo, ma alienazione e fuga dalla realtà. L’uomo non si è mai riposato tanto come oggi, eppure l’uomo non ha mai sperimentato tanto vuoto come oggi!”.

Ma che cos’è il giorno del riposo secondo il Comandamento? Il Papa precisa: “È il momento della contemplazione, della lode. È il tempo per guardare la realtà e dire: com’è bella la vita! Al riposo come fuga dalla realtà, il Decalogo oppone il riposo come benedizione della realtà. Per noi cristiani, il centro del giorno del Signore, la domenica, è l’Eucaristia, che significa “rendimento di grazie”. È il giorno per dire a Dio: grazie della vita, della tua misericordia, di tutti i tuoi doni. La domenica non è il giorno per cancellare gli altri giorni ma per ricordarli, benedirli e fare pace con la vita, dicendo: la vita è preziosa; non è facile, a volte è dolorosa, ma è preziosa”.

Per Francesco “la pace si sceglie, non si può imporre e non si trova per caso”. “Allontanandosi dalle pieghe amare del suo cuore – dice ancora il Papa - l’uomo ha bisogno di fare pace con ciò da cui fugge. È necessario riconciliarsi con la propria storia, con i fatti che non si accettano, con le parti difficili della propria esistenza. La vera pace, infatti, non è cambiare la propria storia ma accoglierla e valorizzarla”.

Papa Francesco conclude: “Quando diventa bella la vita? Quando si inizia a pensare bene di essa, qualunque sia la nostra storia. Quando si fa strada il dono di un dubbio: quello che tutto sia grazia e quel santo pensiero sgretola il muro interiore dell’insoddisfazione inaugurando il riposo autentico”.

 

 

 

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