Sollecitudine, compassione e gioia sono le tre parole, le tre linee guida che Papa Francesco fornisce a sacerdoti e religiosi del Bangladesh. Tre parole che scaturiscono direttamente da una meditazione sul Rosario, cui la Chiesa in cui avviene il penultimo incontro del viaggio nel Papa nel Paese è dedicata.
L’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, indice il Sinodo minore “Chiesa delle genti, responsabilità e prospettive. Linee diocesane per la pastorale”. “Il percorso avviato dall’Arcivescovo – si legge sul sito della Chiesa di Milano - nasce dall’esigenza di aggiornare l’azione pastorale alla luce dei cambiamenti sociali prodotti all’interno delle stesse parrocchie della vasta Diocesi ambrosiana dai flussi migratori”.
A Padova nella Basilica del Santo magari non tutti si soffermano a guardare i tanti affreschi, ma uno in particolare è significativo e ora dopo un profondo restauro è tornato a splendere. Si tratta de “ Il Cristo passo con gli strumenti della Passione” del tardo Quattrocento attribuito a Jacopo Parisati, detto Jacopo da Montagnana.
“Da Papa Pio XII fino ad oggi, i pontefici che si sono succeduti hanno sempre fatto riferimento alla politica come alta forma della carità. Si potrebbe tradurre anche come servizio inestimabile di dedizione per il conseguimento del bene comune della società. La politica è prima di tutto servizio; non è serva di ambizioni individuali, di prepotenza di fazioni e di centri d’interessi”. Lo ha detto il Papa nel videomessaggio inviato all’evento organizzato a Bogotà dal CELAM e dalla Pontificia Commissione per l’America Latina, dal titolo “L’incontro dei laici cattolici che si assumono responsabilità politiche al servizio dei popoli dell’America Latina”.
Il pomeriggio di Papa Francesco è dedicato ai vescovi del paese e ai rapporti della comunità cattolica con le altre religioni. Per questo Francesco incontra i Vescovi del Bangladesh presso la Casa dei sacerdoti anziani nel complesso dell’Arcivescovado di Dhaka, dove si trovano riuniti i 10 Vescovi del Bangladesh.
Nel giardino dell’Arcivescovado di Dhaka si prega per la pace. In uno spazio bellissimo, che può accogliere circa 5 mila persone, danze tradizionali, canti e inni accolgono Papa Francesco. E’ giunto il momento dell’incontro interreligioso ed ecumenico per la pace.
La Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, in vista del Sinodo dei Vescovi 2018, ha organizzato a Roma, dal 1 al 3 dicembre 2017, un Convegno sul tema: «Pastorale vocazionale e vita consacrata. Orizzonti e speranze».
«Per favore, date voce alla nostra sofferenza di fronte ai vostri politici e attraverso i vostri mezzi di comunicazione».
Il Bangladesh dell’armonia è anche il Bangladesh in cui questa armonia è messa in discussione. E per questo, assumono un particolare significato i due primi appuntamenti di Papa Francesco nella nazione, la visita al National Martyr’s Memorial e il Bangabandhu Memorial Museum.
La prima Messa presieduta dal Papa in Bangladesh culmina nel rito di alcune ordinazioni presbiterali. Ai 16 novelli sacerdoti, in particolare, Francesco rivolge la sua omelia.
Lunedì 27 novembre presso la Pontificia Università dell'Angelicum di Roma, alla presenza del Maestro Generale dell'ordine dei Predicatori P. Bruno Cadorè, del magnifico rettore dell'Ateneo P. Micheal Pauloch e delle autorità accademiche si è tenuto un incontro di studio, per ricordare la figura e l'opera del padre Marie-Joseph Lagrange O.P.
“Come aveva giustamente detto Papa Benedetto XVI, è necessaria una "ecologia umana" che metta al centro lo sviluppo integrale della persona e faccia appello alla loro responsabilità per il bene comune, per il rispetto e la buona gestione delle creature che Dio ci ha affidato”.
Anche quest’anno viene riproposta l’iniziativa di solidarietà “Lotteria di beneficenza per le opere di carità del Santo Padre”, giunta alla V edizione. L’iniziativa, informa un comunicato del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, con le Festività natalizie, “periodo particolarmente propizio per un gesto di solidarietà e di condivisione”.
Il modello del dialogo e l’armonia, che da sempre sono considerati tratti costitutivi del Bangladesh, è quello che fungerà da cartina di tornasole per il futuro della democrazia nel Paese. Papa Francesco arriva in Bangladesh, seconda tappa del suo viaggio nel Sud Est Asiatico, e nel discorso con le autorità e il corpo diplomatico mette subito in luce il tema fondamentale del suo viaggio.
Papa Francesco ha nominato Vescovo di Sulmona-Valva Don Michele Fusco, del clero dell’arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, finora Parroco di Santa Maria Assunta in Positano e Direttore Spirituale presso il Seminario Metropolitano “Giovanni Paolo II” di Salerno.
Con un messaggio inviato al Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, Papa Francesco rinnova il suo impegno per il dialogo ecumenico, incoraggia quello teologico e loda gli sforzi comuni per il cammino verso l’unità. Il messaggio del Pontefice è stato consegnato personalmente a Bartolomeo dal Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
L’aereo di Papa Francesco delle linee aeree del Bangladesh è arrivato a Dacca alle 9.50. Il Papa è accolto dal Presidente della Repubblica del Bangladesh, Abdul Hamid, due bambini in abito tradizionale offrono dei fiori e un vaso di terra al Santo Padre che lo benedice.
La prima tappa della visita in Bangladesh di Papa Francesco è al Memoriale Nazionale dei Martiri di Savar.
E' da molti anni ormai cheuna delegazione vaticana giunge a Istanbul per la festa di Sant'Andrea, il 30 novembre. Ed è tradizione che una delegazione del Patriarcato di Costantinopoli arrivi in Vaticano per la solennità dei Santi Pietro e Paolo. Può sembrare un "chiasmo della cortesia", ma in realtà è molto di più.La visite di giugno e novembre stanno a significare il legame tra le due Chiese, fondate dai due Santi Apostoli e fratelli Andrea - quella di Costantinopoli - e Pietro - quella di Roma.
I giovani come speranza nel discorso di Papa Francesco alle autorità del Myanmar, e i giovani come lieto annuncio nella Messa che conclude il primo viaggio di un Papa nel Paese: Papa Francesco guarda al futuro, lasciando alle spalle sessanta anni di dittatura militare, ma anche le controversie di una difficile ricostruzione.