Lo scorso novembre Papa Francesco ha ricevuto 140 Superiori Generali di Ordini e Congregazioni religiose maschili, riuniti alla fine della loro 88 esima Assemblea Generale. Una conversazione fatta di domande e risposte che fino ad oggi è rimasta inedita e che diventa invece il pezzo centrale del numero 4000 della Civiltà Cattolica.
Era il 27 Ottobre 1986 quando Papa Giovanni Paolo II convocava ad Assisi tutte le religioni del mondo per un’inedita “Giornata Mondiale di preghiera per la pace”. Un gesto “profetico” quelli di riunire tutti i leader religiosi del globo. E a raccontare lo “spirito” di quella giornata memorabile, trent’anni dopo, tra storia e profezia è un libro del vaticanista di TV2000 Paolo Fucili, “Pace in nome di Dio. Lo spirito di Assisi tra storia e profezia (1986-2016)”, edito Tau.
Università e scuole cattoliche sono strumenti di evangelizzazione. Lo ha ribadito questa mattina Papa Francesco ricevendo i partecipanti alla plenaria della Congregazione per l’Educazione Cattolica.
È con un ricordo della visita nel campo di sterminio di Auschwitz e Birkenau, e con il saluto ebraico di pace, che Papa Francesco riceve i membri dell’Anti Defamation League, il gruppo di pressione fondato negli Stati Uniti nel 1913 da B’nai Brith, con lo scopo statutari di “fermare, per mezzo di appelli alla ragione ed alla coscienza e, se necessario, rivolgendosi alla legge, la diffamazione nei confronti degli Ebrei”. Davanti a loro, Papa Francesco reitera che l’antisemitismo è “contrario ai principi cristiani”. E mette in luce che il rispetto della vita “dal concepimento fino alla fine” è la via migliore “per prevenire ogni forma violenta”.
La donna? E' il "grande dono di Dio" dice Papa Francesco nella Messa di Santa Marta, riportata da Radio Vaticana. E aggiunge: "A me piace pensare che Dio ha creato la donna perché tutti noi avessimo una madre".
“Restate in mare aperto! Il cattolico non deve aver paura del mare aperto, non deve cercare il riparo di porti sicuri. Soprattutto voi, come gesuiti, evitate di aggrapparvi a certezze e sicurezze. Il Signore ci chiama a uscire in missione, ad andare al largo e non ad andare in pensione a custodire certezze. Andando al largo si incontrano tempeste e ci può essere vento contrario. E tuttavia il santo viaggio si fa sempre in compagnia di Gesù. Remate, siate forti, anche col vento contrario! Remiamo a servizio della Chiesa. Remiamo insieme. Questo è il vincolo tra me e voi”. Lo ha detto il Papa al Collegio degli scrittori de La Civiltà Cattolica, ricevuti stamane in udienza in occasione della pubblicazione del n. 4000
È forse la trattativa più difficile. Perché l’Esercito di Liberazione Nazionale della Colombia (ELN), sin dal momento in cui è stato fondato negli Anni Sessanta e fino agli Anni Ottanta, si è fermamente opposto ad ogni forma di dialogo con il governo. Il fatto dunque che si sia aperta una fase pubblica di dialogo il 7 febbraio, a Quito, in Ecuador, tra il governo di Bogotà e i guerriglieri dell’ELN è di grande importanza. Così come il fatto che a questa mediazione partecipino i vescovi di Colombia, su richiesta esplicita dei guerriglieri.
Saranno due giorni intensi quelli in cui la Fondazione Carlo Maria Martini celebrerà i novant’anni della nascita del cardinale gesuita scomparso nel 2012, preceduti da una giornata di festa diocesana il giorno della nascita, il 15 febbraio.
William Shomali è il nuovo Vicario Patriarcale per la Giordania, succede a Maroun Lahham, che settimana scorsa si è dimesso dall’ incarico.
L'importanza di diffondere la cultura e favorire la formazione nella valorizzazione dei beni culturali, in generale, e quelli ecclesiastici. E’ ciò che ha indotto la Fondazione Giovanna Dejua, in partnership con il Centro di Ricerche Markets Culture and Ethics della Pontificia Università della Santa Croce, ad istituire una Borsa di Studio di 1.000 euro intitolata "La gestione dei beni culturali ecclesiastici".
“Al centro della questione lavorativa va sempre posta la persona con la sua dignità: per questo una società che non offra alle nuove generazioni opportunità di lavoro dignitoso non può dirsi giusta”. Lo ha detto Papa Francesco nel messaggio, a firma del segretario di Stato, card. Pietro Parolin, inviato in occasione del convegno “Chiesa e lavoro. Quale futuro per i giovani nel Sud?”, che si è aperto oggi a Napoli per iniziativa delle Conferenze episcopali di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Un “autentico guerriero di Cristo”, un “infaticabile promotore dell’evangelizzazione”, nelle parole del Cardinale Angelo Amato, prefetto. “Il più grande missionario giapponese”, in quelle di padre Anton Witwer, postulatore della causa. La verità è che è difficile contenere la figura di Justus Takayama Ukon, il “samurai di Cristo” beatificato il 7 febbraio ad Osaka, con una celebrazione presieduta dal Cardinale Amato.
E sono 4000 quaderni in 5 lingue. L’11 febbraio 2017 uscirà, con una veste grafica speciale e una sorpresa in copertina, il numero 4000 de La Civiltà Cattolica. Il periodico, diretto da padre Antonio Spadaro, celebrerà l’evento innanzi tutto con un’udienza concessa dal Papa al Collegio degli Scrittori e ai collaboratori della rivista, domani 9 febbraio.
“Preghiamo per tutti i migranti, i rifugiati, gli sfruttati che soffrono tanto, tanto, e parlando di migranti cacciati via, sfruttati, vorrei pregare con voi oggi in modo speciale per i nostri fratelli e sorelle Rohingya cacciati via dal Myanmar: vanno da una parte all'altra perché non li vogliono è gente buona, gente pacifica: non sono cristiani, sono buoni, sono fratelli e sorelle nostri, è da anni che soffrono. Sono stati torturati, uccisi semplicemente per portare avanti le loro tradizioni, la loro fede musulmana. Preghiamo per loro e vi invito, pregate per loro al nostro Padre, che è nei cieli, tutti insieme per i nostri fratelli e sorelle Rohingya”. Nella Giornata contro la tratta delle persone che si celebra oggi Papa Francesco lancia - nel corso dell’Udienza Generale - un nuovo appello per la minoranza Rohingya.
La speranza, fonte del conforto reciproco e della pace. E’ la riflessione di Papa Francesco nell’Udienza generale di oggi in Aula Paolo VI. Per il Pontefice la speranza cristiana non ha solo “un respiro personale, individuale, ma comunitario, ecclesiale”. Perché “non si impara a sperare da soli”.
Alla Porziuncola arriva un’esposizione molto particolare: la “Vita di Gesù”, composta da 24 diorami raffiguranti gli episodi salienti della vita di Cristo.
La prigionia spesso è triste e dolorosa ma, alle volte, nella vita di un santo può essere una strada obbligata per capire la volontà di Dio sulla propria esistenza. Il santo in questione visse nel periodo della riforma protestante e della controriforma. Un periodo storico che coinvolse l'Europa in guerre che aprirono la strada ad un periodo di crisi economica e sociale.
“Cuori nuovi per un ordine nuovo”. Monsignor Pietro Dal Toso, segretario delegato del dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale, sintetizza alla fine così il messaggio di Papa Francesco per la Quaresima.
Una mostra che non vuole “proporre ricette per un problema gigantesco di fronte al quale la politica va in ordine sparso, l’opinione pubblica si divide e gli esperti arrancano”, quanto indicare “uno sguardo curioso e appassionato alla sorte di milioni di persone che, come noi, cercano di compiere il loro destino, di realizzare il sogno della felicità” (dalla prefazione al volume Migranti, Itaca ed.) E’ la mostra “Migranti. La sfida dell’incontro”, presso la Chiesa dei Cappuccini, via X Marzo, in Modugno dal 5 all’8 febbraio e la Parrocchia San Marcello in Bari dal 9 al 19 febbraio.
"L’assiduo impegno dell’Ungheria per la missione del Patriarcato e, in particolare, per questo monumentale progetto è un luminoso esempio davanti al mondo cristiano e tutte le persone di buone volontà che operano per la pace e la coesistenza." Con queste parole Sua Beatitudine Teofilo III, patriarca ortodosso di Gerusalemme ha ringraziato il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán per il sostegno finanziario al restauro dell’Edicola del Santo Sepolcro.