Dopo la notte del Circo Massimo, la preghiera e le domande, i ragazzi ora sono a San Pietro, in fila per entrare fin dall’alba. Ce’è chi ha tanta energia e chi è stanco, vorrebbe mollare.
Siamo ancora nella sinagoga di Cafarnao. Gesù ha chiarito ai suoi ascoltatori che Lui è il pane della vita che dona agli uomini la vita eterna. Per partecipare di questo pane è necessario andare a Gesù e credere in Lui. La reazione degli Ebrei al discorso di Cristo è negativa: “si misero a mormorare contro di lui”. Hanno visto il miracolo che egli ha compiuto per sfamare la folla, e anziché interrogarsi da dove nasce la sua potenza e la sua sapienza si fermano alla conoscenza umana che hanno di Gesù e credono di sapere tutto di Lui. E’ il figlio di Giuseppe. Rifiutano Gesù in quanto Figlio di Dio.
“Abbiamo tanti motivi per correre: spesso solo perché ci sono tante cose da fare e il tempo non basta mai. A volte ci affrettiamo perché ci attira qualcosa di nuovo, di bello, di interessante.
Ai giovani che chiedono una risposta, lamentano una mancanza di guida, sottolineano la distanza della Chiesa, Papa Francesco sottolinea che una Chiesa che non dà testimonianza è soltanto fumo”, ma chiede di domandarsi, prima di criticare la Chiesa o i suoi membri perché non danno testimonianza, se loro stessi testimoniano la fede; propone la bellezza del matrimonio e della vita di famiglia, chiede di vivere secondo sogni grandi che vengono sempre da Dio.
Un nuovo modo nuovo occhi per vedere la Sacra Sindone. I ragazzi del Piemonte che oggi sono a Roma per pregare con il Papa la scorsa notte erano a Torino davanti al Sudario custodito nel duomo per pregare insieme.
La Santa Sede sta con i vescovi del Nicaragua. La posizione è stata ribadita dal Cardinale Pietro Parolin in un colloquio con il vicepresidente USA Pence il 10 agosto. La stessa posizione era stata sottolineata dall’arcivescovo Paul Richard Gallagher lo scorso 31 luglio, in un incontro del ministro degli Esteri nicaraguense Denis Moncada. Nel frattempo, alla convention annuale dei Cavalieri di Colombo, l’arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina Sviatoslav Shevchuk ha spiegato cosa succede nel Paese, quali sono le sfide del conflitto dimenticato, e cosa ha fatto la Chiesa.
Papa Francesco ha nominato il Cardinale Stanislaw Rylko membro della Pontificia Commissione dello Stato di Città del Vaticano.
Sono state “cammino, gioia e vocazione” le parole consegnate dal Papa ai giovani della Marcia Francescana. Il Papa ha incontrato i giovani la sera 10 agosto, in forma strettamente privata.
“Siamo Qui!”. Con questo slogan migliaia di giovani italiani stanno giungendo in queste ore a Roma, su iniziativa della Pastorale Giovanile della Cei, per incontrare Papa Francesco. Il papa sarà con loro questa sera al Circo Massimo e domani mattina in piazza San Pietro.
Dopo la lettera inviata qualche giorno fa il Papa ha ricevuto questa mattina nella residenza Domus Santae Martae Mons. Juan Ignacio González, vescovo di San Bernardo in Cile, e Ana María Celis Brunet, Presidente del Consiglio Nazionale cileno di Prevenzione di Abusi e Accompagnamento delle Vittime.
“Non se ne parla”, ma “esiste un regime persecutorio anti-cristiano”, persino “nella nostra Europa, grembo del Vangelo e culla della civiltà”. Il Cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, non usa mezze parole. Nell’omelia della festa di San Lorenzo, cui è dedicata la cattedrale della città, guarda all’esempio del diacono Lorenzo per denunciare che la persecuzione anti-cristiana ancora esiste, e ha luogo anche in maniera raffinata.
Nell’esortazione apostolica ‘Exultate et Gaudete’ (nn. 6-7) Papa Francesco ha invitato i credenti a scoprire i ‘santi della porta accanto’: “Il Signore, nella storia della salvezza, ha salvato un popolo.
Con l’intento di diffondere i prodotti tipici dei benedettini e i rimedi naturali dell’antica tradizione monastica, apre ad Assisi, nei pressi dell’Abbazia di San Pietro, via Borgo San Pietro n. 8/a, l’erboristeria monastica San Pietro.
20 anni fa, era il 1998, Papa Giovanni Paolo II emanava il Motu Proprio Apostolos Suos con cui ribadiva la natura teologica e giuridica delle conferenze episcopali.
Fede e carità come legame inscindibile, il vangelo della famiglia, il sostegno ai cristiani in Medio Oriente. Per questo e molto altro la Santa Sede ringrazia i Cavalieri di Colombo che hanno tenuto il loro incontro annuale a Baltimora che si è concluso oggi.
Domenica 12 agosto, nel primo anniversario della morte del cardinale Dionigi Tettamanzi – Arcivescovo di Milano dal 2002 al 2011, scomparso il 5 agosto 2017 a Villa Sacro Cuore di Triuggio, dove risiedeva da quando aveva lasciato la guida della Diocesi – ci sarà una celebrazione eucaristica in Duomo alle 17.30 in suffragio del Cardinale scomparso, presieduta dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini.
Si parlerà probabilmente anche della concessione di una autocefalia nazionale ucraina nell’incontro che il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I e quello di Mosca Kirill avranno ad Istanbul, nella sede del Patriarcato Ecumenico, il prossimo 31 agosto. Il tema non riguarda direttamente la Chiesa cattolica, che non prende posizione, ma osserva semplicemente gli sviluppi del dibattito. Eppure, in qualche modo, va a toccare anche la Chiesa cattolica, anche perché sia Bartolomeo che Kirill hanno cercato sponde con Roma.
Vengono da tutto il mondo i volontari che a luglio e agosto, si riversano su Roma per offrire il loro tempo a servizio delle realtà della Caritas diocesana. Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Marche, Sicilia ma anche da Stati Uniti, Malta e Portogallo. Hanno tra i 16 e i 20 anni e mettono a disposizione dei poveri di Roma il loro tempo e la loro gioia di vivere.
Il 2 luglio 1988 - 30 anni fa - Papa Giovanni Paolo II emanava il Motu Proprio Ecclesia Dei con cui dava vita alla omonima Pontificia Commissione che aveva “il compito di collaborare con i Vescovi, con i Dicasteri della Curia Romana e con gli ambienti interessati, allo scopo di facilitare la piena comunione ecclesiale dei sacerdoti, seminaristi, comunità o singoli religiosi e religiose finora in vario modo legati alla Fraternità fondata da Mons. Lefebvre, che desiderino rimanere uniti al Successore di Pietro nella Chiesa Cattolica, conservando le loro tradizioni spirituali e liturgiche”.
Papa Francesco sarà nei Paesi Baltici dal 22 al 25 settembre, e la tappa in Lettonia sarà quella del dialogo ecumenico. Tanto che l’incontro sarà nella cattedrale luterana che in realtà fu la prima cattedrale cattolica, e dove ancora è il battistero in cui furono battezzati i primi cristiani. A raccontarlo è l’arcivescovo luterano Janis Vanags. Sarà lui ad accogliere Papa Francesco. E lo farà con “gioia”, testimoniando con le sue parole che il dialogo ecumenico è davvero vivo in Lettonia.