“Penso che il Cremlino abbia esercitato pressioni sul patriarca Kirill.
Durante la riunione plenaria, i Vescovi hanno effettuato una valutazione delle attività di aiuto intraprese dalla Chiesa, svolte sia dalle strutture di Caritas Polska e delle Caritas diocesane che da altre organizzazioni cattoliche e comunità parrocchiali e religiose.
“L'orientamento, il metodo dei contenuti del Cammino sinodale della Chiesa in Germania ci riempiono di preoccupazione”. A scriverlo sono i vescovi della Conferenza episcopale scandinava in una lettera inviata al presidente dei vescovi tedeschi Georg Bätzing.
Ogni parrocchia dell'arcidiocesi di Cracovia aiuta l'Ucraina e i suoi abitanti. Sono diverse migliaia i profughi ospitati nei conventi, nelle case per i pellegrini e negli edifici parrocchiali. Mons. Marek Jędraszewski, arcivescovo di Cracovia, ha accolto gli ucraini in fuga dalla guerra al Palazzo Arcivescovile.
Quasi novecento atti anti-cristiani in un anno, quasi 1700 atti anti-religiosi nello stesso periodo. Anche in Francia, i cristiani restano i fedeli più sotto attacco, con un trend che va dai 700 ai 900 atti anti-cristiani l’anno che non accenna a diminuire, e che ha subito un piccolo calo solo nel periodo delle restrizioni anti-COVID (sostituito, però, dagli attacchi alla libertà religiosa).
Il presidente della Conferenza episcopale tedesca ha chiesto cambiamenti radicali all'insegnamento della Chiesa sul sesso al di fuori del matrimonio e sull'omosessualità.
“Ti prego, Fratello, di fare appello a Vladimir Putin, affinché termini l’insensata lotta col popolo ucraino, nella quale stanno morendo persone innocenti, e la sofferenza non riguarda solo i militari, ma anche le persone civili soprattutto donne e bambini”.
Spagnolo, salesiano, Arcivescovo di Rabat. Anche il Cardinale Cristobal Lopez Romero ha partecipato la scorsa settimana a “Mediterraneo Frontiera di Pace”. Al porporato abbiamo chiesto un commento sulla emergenza migratoria che ora si apre dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, parlando anche di un possibile Sinodo per il Mediterraneo.
Il Cardinale Rainer Maria Woelki ha presentato al Papa per la seconda volta le sue dimissioni da Arcivescovo metropolita di Colonia.
La Conferenza Episcopale Italiana ha rinnovato l’appello per la fine delle ostilità in Ucraina, lasciando spazio al negoziato. La Presidenza ha invitato a sostenere la raccolta fondi, avviata da Caritas Italiana, per far fronte ai bisogni immediati delle popolazioni vittime del conflitto, chiamando anche alla prossimità con le sorelle e i fratelli ucraini che sono nel nostro Paese. La Cei, inoltre, ricorda che l’intera rete delle Caritas diocesane su tutto il territorio nazionale sostiene le azioni necessarie per rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione in sofferenza o in fuga e a contribuire all’accoglienza di quanti arriveranno in Italia.
Il dramma ucraino è stato al centro di Mediterraneo Frontiera di Pace, l’evento che ha visto riuniti a Firenze decine di vescovi e sindaci della regione. Delle conseguenze umanitarie della guerra e anche della prospettiva di un Sinodo per il Mediterraneo abbiamo parlato con l’Arcivescovo di Ferrara – Comacchio e Presidente della Fondazione Migrantes Monsignor Gian Carlo Perego.
“Noi resistiamo. Resistiamo in preghiera. Per il nostro esercito. Per la nostra Patria. Per il nostropaziente, ma sofferente popolo ucraino di cui, secondo l’ONU, oggi abbiamo quasi quattrocentomila profughi. In meno di cinque giorni. Ma noi resistiamo. Resistiamo in preghiera”.
Si è chiuso ieri “Mediterraneo Frontiera di Pace”, l’evento promosso dalla CEI che ha visto decine di Vescovi e di Sindaci dell’area mediterranea confrontarsi e unirsi, mettendo nero su bianco la Carta di Firenze. Tra i partecipanti anche il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. Con il porporato abbiamo parlato degli obiettivi di Firenze ma anche della guerra che sta insanguinando l’Ucraina.
E’ la celebrazione della Messa nella Basilica di Santa Croce a Firenze l’ultimo atto dell’incontro dei Vescovi e Sindaci del Mediterraneo. A presiederla doveva essere il Papa ma un problema fisico - come è noto - glielo ha impedito. Alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella la Messa è presieduta dal Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
"Crediamo che come dopo la morte arriva il giorno, dopo la morte la Resurrezione, anche dopo questa terribile guerra ci sarà la vittoria dell’Ucraina”. Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, padre e capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, invia un videomessaggio dopo la terribile notte di bombardamenti di Kiev. Con il volto provato, ma sereno, Shevchuk incoraggia i suoi connazionali in guerra, annuncia che i sacerdoti andranno a celebrare nelle cantine, nei rifugi anti-aerei ovunque, e chiede ai fedeli di andare a confessarsi e alla Divina Liturgia.
“Quello che abbiamo vissuto – e che ancora stiamo vivendo – è stato un grande momento storico. Questo è un punto decisivo, che voglio sottolineare con forza. Dobbiamo assumere la consapevolezza che questi giorni stupendi, in cui ci siamo potuti confrontare e ascoltare, hanno rappresentato qualcosa di nuovo e di profondamente diverso rispetto al passato”. Lo ha detto il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, concludendo l’incontro dei Vescovi e Sindaci del Mediterraneo a Firenze.
I Vescovi e i Sindaci dell’area mediterranea riuniti a Firenze per “Mediterraneo Frontiera di Pace” hanno firmato oggi la Carta di Firenze, una dichiarazione comune che - ispirata al pensiero di Giorgio La Pira - sottolinea l’importanza del Mediterraneo come crocevia “cruciale per la pace e lo sviluppo delle nazioni attraverso la cooperazione tra le sue città e le sue comunità religiose”.
“Oggi è sabato, 26 febbraio, e sopra la città di Kyiv sorge il sole. Sorge sopra la Kyiv ucraina, Kyiv che vince. Sopra la città di Kyiv che ha passato un’alta notte, difficile ma benedetta da Dio. In questo momento mi permetto di rivolgere a tutti voi la mia parola di saluto, di benedizione, di ringraziamento”.
La guerra in Ucraina non è iniziata ora. L'aggressione militare russa contro questo paese è in corso dal 2014, dall'occupazione della Crimea e dall'inizio dell'invasione del Donbass. Il conflitto colpisce non solo l'Europa orientale, ma riguarda anche praticamente tutti gli abitanti dell'Occidente ampiamente inteso. "Anche per noi la difesa della libertà avrà un costo", ha affermato direttamente il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Appello per la pace in Ucraina dai Vescovi del Mediterraneo, riuniti a Firenze per l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”.