E’ la preoccupazione di un fratello quella che il presidente dei vescovi polacchi esprime nella sua lettera al presidente dei vescovo tedeschi. Una Lettera fraterna circa il "cammino sinodale" della Chiesa cattolica in Germania
“Continuando la nostra preghiera per la pace, faccio appello ai miei compatrioti affinché abbiano un cuore aperto e ospitale per i rifugiati dall’Ucraina che vorranno venire in Polonia a trovare rifugio dalla guerra” Lo scrive l’Arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca nell’Appello per i rifugiati dell’Ucraina.
Una telefonata per testimoniare, ancora una volta, l’attenzione per la Santa Sede nei confronti dell’Ucraina e per esprimere solidarietà alla popolazione del Paese. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha telefonato personalmente all’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, per esprimere “solidarietà alla popolazione del Paese in questo difficile momento di escalation del conflitto intorno all’Ucraina”.
Giovedì 10 febbraio, la proposta di legge per allungare il termine dell’aborto da 12 a 14 settimane è stata infine adottata dall’Assemblea Nazionale – la camera bassa del Parlamento francese. Un mese prima, il movimento della Marcia della Vita aveva manifestato contro l’adozione della legge, e lanciato dieci proposte in difesa della vita a tutti i candidati alle presidenziali.
“Nelle ultime settimane i media hanno riportato un grave rischio di conflitto armato in Ucraina. Ogni guerra è una tragedia dell’umanità. Alla drammaticità della guerra tra Russia e Ucraina si aggiungerebbe il fatto che entrambi sono due popoli cristiani e slavi. Condizione indispensabile però è il rispetto del diritto dei popoli, compreso il diritto all’autodeterminazione e all’integrità territoriale”. Lo scrivono i Vescovi polacchi in una dichiarazione firmata dal Presidente della Conferenza Episcopale Stanisław Gądecki e inviata ai Vescovi Ortodossi e Cattolici della Russia e dell’Ucraina.
In Ucraina non c’è una guerra religiosa. Anzi, le confessioni religiose si stanno impegnando per mantenere la pace religiosa, fanno iniziative insieme, e questo nonostante l’Ucraina sia al centro non solo di un conflitto militare, ma anche di uno scontro ecumenico da quando il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli ha concesso l’autocefalia alla Chiesa Ortodossa Ucraina, creando così una Chiesa nazionale ortodossa sganciata dal Patriarcato di Mosca. Ma questo non cambia il lavoro sul territorio, spiega l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo e padre della Chiesa Greco Cattolica Ucraina.
Prima o poi doveva accadere. Al “Cammino sinodale” della Chiesa cattolica in Germania, dove tutto sembrava prestabilito, qualcuno ha iniziato a muovere acqua e foglie e a coinvolgere anche il resto del mondo cattolico.
Le riforme nella Chiesa cattolica richiedono "una base stabile", e ha avvertito che se verranno approvate diaconesse e viri probati, l'ordinazione sacerdotale di uomini sposati maturi, " il pericolo di scisma sarebbe grande”.
Dopo 31 anni, cambia la guida dell’arcidiocesi di Sarajevo. Il Cardinale Vinko Puljic, l’arcivescovo che non aveva mai abbandonato la città nemmeno sotto le bombe della guerra, va in pensione, chiudendo di fatto un’era. Successione morbida, annunciata da tempo: sarà Tomo Vukšić a prendere il suo posto, come era già predisposto da più di un anno, da quando era stato nominato vescovo coadiutore della diocesi.
Il 28 gennaio 1997 moriva il Cardinale Mikel Koliqi, vero e proprio martire della dittatura comunista albanese.
Una giornata di preghiera che “rischiara il buio e porta la speranza della pace a livello universale”. Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, è grato al Papa per aver proclamato questa giornata straordinaria di preghiera per la pace in Ucraina. Sottolinea che, se scoppiasse un conflitto in Ucraina, sarebbe una minaccia per tutti, non solo per gli ucraini. Mette in luce la tensione della popolazione. Rimarca l’importanza di portare avanti un dialogo ecumenico.
La situazione attuale è una grande minaccia per i Paesi dell’Europa centro-orientale e per tutto il continente europeo, che può distruggere l'eredità di molte generazioni che hanno costruito un ordine pacifico e l'unità in Europa – hanno sottolineato i Vescovi Polacchi e Ucraini in un Appello alla ricerca del dialogo e dell’accordo al fine di evitare il pericolo di azioni di guerra.
Il Cardinale Carlos Osoro Sierra, Arcivescovo metropolita di Madrid e Vicepresidente della Conferenza Episcopale Spagnola, sabato scorso è risultato positivo al Covid19. Il porporato è asintomatico ed è in isolamento. Lo comunica una nota dell’Arcidiocesi.
“La Presidenza del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, dando voce ai vescovi del Continente europeo, in questo drammatico momento di tensione intorno all’Ucraina, desidera esprimere la sua vicinanza alle Chiese che sono in Ucraina e a tutto il suo popolo, e invita la Comunità internazionale a sostenere il Paese di fronte al pericolo di un’offensiva militare russa”.
Il Cardinale Antonio Maria Cañizares Llovera, Arcivescovo di Valencia, è risultato positivo al Covid-19. Il presule è asintomatico ed è in isolamento nel suo appartamento. Lo comunica una nota dell’Arcidiocesi spagnola.
“La Santa Sede ritiene di dover dare la giusta attenzione al documento di cui al momento non conosce il contenuto.
Si sono celebrati stamane i funerali di Stato del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. Il rito è stato presieduto dal Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna ed amico personale del leader politico scomparso. Hanno concelebrato il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma; il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze e l’Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati.
Sono una quarantina, arrivati l’11 gennaio a Roma, e rappresentano varie anime dei movimenti dell’Azione Cattolica in Francia. Questo viaggio è il frutto di un percorso di due anni, che è scaturito in un documento “Essere Apostoli Oggi”, che presenteranno a Papa Francesco il 13 gennaio, durante una udienza.
“Ho scoperto il rito tridentino circa 30 anni fa anni grazie ai Domenicani dello Spirito Santo e Sono stata toccata dalla sacralità liturgica che non avevo mai conosciuto fino ad allora. I sacerdoti così come i fedeli che abbiamo conosciuto sono stati un grande supporto per la crescita spirituale di tutta la nostra famiglia”.
Il 6 gennaio 2022 hanno preso il via le tradizionali processioni dei Re Magi, un presepe di strada organizzato per le strade, simile per natura alle sfilate durante le quali i saggi dell'Oriente lanciano caramelle ai bambini.