Papa Francesco, che ha fatto del traffico degli esseri umani un tema portante del suo pontificato sin dall’inizio, loda l’impegno dell’Ordine della Santissima Trinità, ne ricorda il carisma originario di liberazione degli schiavi, e sottolinea che questo carisma è di “flagrante attualità”.
“Sentiamo tutto il peso della sofferenza della nostra famiglia umana, schiacciata dalla violenza, dalla guerra e da tante ingiustizie”.
Il 24 aprile di 55 anni fa moriva a Roma il Cardinale Enrico Dante, per quasi 18 anni Prefetto delle cerimonie pontificie.
Alle ore 12 di oggi, II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia, Papa Francesco si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il Regina Caeli con i fedeli ed i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. “Focalizziamoci sui due protagonisti, Tommaso e Gesù, guardando prima al discepolo e poi al Maestro”, dice il Papa prima della preghiera mariana. Poi il Papa rinnova il suo appello per la pace e chiede una tregua dalla guerra in questi giorni di Pasqua. “Si sente il fragore mortale delle armi e non le campane che annunciano la resurrezione”, denuncia il Papa.
Si celebra per la prima volta a San Pietro la Messa della Divina Misericordia. “Pace a voi! È il saluto del Risorto, che viene incontro a ogni debolezza e sbaglio umano. Seguiamo allora i tre pace a voi! di Gesù: vi scopriremo tre azioni della divina misericordia in noi. Essa anzitutto dà gioia; poi suscita il perdono; infine consola nella fatica.”, dice Francesco nell’omelia. Il Papa è presente alla celebrazione nella Basilica di San Pietro, legge e pronuncia la sua omelia, ma non celebra la Santa Messa. A farlo è Monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione.
“Le lacrime di Maria sono anche segno del pianto di Dio per le vittime della guerra che sta distruggendo l’Ucraina. Al suo Cuore immacolato abbiamo affidato la nostra supplica, e siamo certi che la Madre l’ha accolta e intercede per la pace, lei che è la Regina della Pace”.
"Con voi ringrazio il Signore per l’opera del Cardinale Suenens e di Veronica O’Brien, opera che prosegue oggi nel vostro apostolato. In fedeltà alle intuizioni evangeliche dei vostri fondatori, siete impegnati a condividere il Vangelo con ogni persona che la Provvidenza mette sul vostro cammino". Papa Francesco riceve questa mattina in Udienza i partecipanti al Simposio “Sulle orme del Cardinale Suenens-Lo Spirito Santo, Maria e la Chiesa”, promosso dall’Associazione “Fiat”.
Dopo alcuni mesi il Papa ha confermato il nuovo assetto del Dicastero
Si apre con l’udienza dal Papa, e prosegue fino al 25 aprile a Sacrofano, il VI Convegno Missionario Giovanile, COMIGI, per i giovani che hanno a cuore la missione. Oggi, nel giorno dell'onomastico del Pontefice, San Giorgio, il Papa parla ai giovani e li invita ad essere "missionari di gioia e di amore".
La Nunziatura Apostolica in Polonia ha comunicato che la Santa Sede ha esaminato la documentazione consegnata dal Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo metropolita emerito di Genova, raccolta durante la sua vista in Polonia avvenuta dal 17 al 26 giugno 2021, il cui scopo era la verifica di alcune questioni legate alle attività del Cardinale Stanisław Dziwisz durante il suo ministero in qualità di Arcivescovo Metropolita di Cracovia. Il porporato ha guidato l’Arcidiocesi polacca dal 2005 al 2016.
Cinque anni fa moriva a Roma il Cardinale Attilio Nicora, già Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica ed capo dell’AIF.
Quaranta minuti di colloquio, e uno scambio di doni particolarmente simbolico, con un riferimento diretto alla guerra in Ucraina. Perché Papa Francesco, dando al primo ministro ungherese Viktor Orban la medaglia di San Martino, ritratto nell’atto di coprire il povero con il mantello, ha sottolineato che quella medaglia stava a simboleggiare proprio l’assistenza che gli ungheresi stanno dando ai rifugiati. Un impegno, questo, toccato con mano dal Cardinale Michael Czerny, che era stato in Ungheria a inizio marzo inviato da Papa Francesco proprio per supportare il lavoro al confine con l'Ucraina.
Dopo aver chiesto già in occasione della Domenica delle Palme una tregua per la Pasqua, Papa Francesco ha aderito all'appello del Segretario Generale dell’ONU - d’accordo con l'Arcivescovo Maggiore Sviatoslav Shevchuk, Capo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina - per una tregua in occasione della celebrazione della Pasqua secondo il calendario giuliano, il 24 aprile prossimo.
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia - per raggiunti limiti di età - di Monsignor Mario Meini da Vescovo di Fiesole. Gli succede Monsignor Stefano Manetti, finora Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
“Dobbiamo rompere quell’immaginario sull’educazione, secondo cui educare è riempire la testa di idee. Così educhiamo degli automi, dei macrocefali, non delle persone. Educare è rischiare nella tensione tra la testa, il cuore e le mani: in armonia, al punto da pensare quello che sento e faccio; da sentire quello che penso e faccio; da fare quello che sento e penso. È un’armonia”. Lo ha detto il Papa ieri mattina parlando alla delegazione del Global Researchers Advancing Catholic Education Project.
“Siamo lietissimi di portare a vostra conoscenza un avvenimento di tale importanza e di tale utilità per la Chiesa che, possiamo dirlo, farà epoca nella storia”. Con queste parole solenni il 4 dicembre 1916 Benedetto XV annunciava ai Cardinali riuniti in concistoro la promulgazione del Codice di Diritto Canonico.
E’ morto il Cardinale messicano Javier Lozano Barragán, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari: era nato il 26 gennaio 1933 a Toluca, in Messico.
Dare amore agli anziani è questione di onore, perché ci porta a restituire loro l’amore che ci hanno donato, senza considerarli uno scarto. Perché questo del considerare le persone uno scarto è un male della società, che comincia con la sufficienza e che porta al fenomeno di dare fuoco alla coperta di un barbone e arriva al disprezzo di ogni vita umana. Nella udienza generale del mercoledì, Papa Francesco punta di nuovo il dito contro la cultura dello scarto, e definisce la restituzione dell’amore agli anziani come una questione di onore.
La diplomazia della Santa Sede non può scegliere quali sfide sono più urgenti. Deve essere ovunque ci sia bisogno, sia quando ci sono difficili scenari (come possono essere oggi lo Yemen e l’Ucraina), sia quando si tratta di difendere i cristiani dalla persecuzione più blanda dell’imposizione dei nuovi diritti.
Il Vangelo è quello della pesca miracolosa, i ragazzi sono quelli delle GMG che dopo due anni, anche se la pandemia non è affatto finita e la fascia degli adolescenti continua ad essere la più colpita dal covid, hanno deciso di tornare tutti insieme a pregare insieme a Papa Francesco che dice loro: voi avete il fiuto per trovare la verità, vi auguro il fiuto di Giovanni e il coraggio di Pietro.