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Abusi, la risposta della Chiesa del Messico

Mons. Rogelio Cabrera López, Arcivescovo di Monterrey e Presidente della Conferenza Episcopale Messicana |  | http://www.arquidiocesismty.org Mons. Rogelio Cabrera López, Arcivescovo di Monterrey e Presidente della Conferenza Episcopale Messicana | | http://www.arquidiocesismty.org

Anche la  Conferenza Episcopale del Messico ha affrontato lo scandalo degli abusi sui minori perpetrati da membri del clero e per arginare e stroncare il fenomeno è stato pubblicato un apposito protocollo.la

Il principio cardine è l’interesse del minore, e pertanto - si legge nelle linee guida - “le regole che sono applicabili a bambini e adolescenti, devono essere intese come dirette a fornire loro, in primo luogo, la cura e l'assistenza di cui hanno bisogno raggiungere la piena crescita e lo sviluppo in un ambiente di famiglia e benessere sociale”.

“La prevenzione - prosegue il protocollo - è l'elemento più importante in cui la Chiesa deve concentrare gli sforzi”. Viene poi assicurata la massima  collaborazione con la magistratura ordinaria: gli sforzi della Chiesa saranno guidati dalle disposizioni contenute nella legge generale pubblicata nel Gazzetta Ufficiale della Federazione degli Stati Messicani il 9 gennaio 2013.

“La Chiesa - assicurano i Vescovi messicani - ha l'obbligo di rispettare la dignità e i diritti dei minori e delle loro famiglie, salvaguardando e tutelando coloro che sono sotto la cura di ministri ordinati e degli agenti pastorali. Sia il Vescovo diocesano che i ministri del culto e qualsiasi agente pastorale hanno l'obbligo legale e morale di prendere tutte le misure che sono necessarie per prevenire comportamenti di abuso sessuale sui bambini”. E’ obbligatorio informare le autorità corrispondenti dei fatti in modo che i responsabili siano sanzionati dalla legge.

La Chiesa messicana infine si impegna a “prevenire la commissione del reato o la sua continuazione; informare i genitori o i tutori della vittima e offrire la collaborazione necessaria; segnalare l’accaduto alla magistratura; avviare il processo canonico contro la persona responsabile, e applicare le misure precauzionali conseguenti”.

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