"La festa della risurrezione ci ricorda che la dignità umana deve essere rispettata e onorata. Gli esseri umani sono creati a immagine di Dio e quindi uguali davanti a Dio. La Pasqua è il tempo in cui la famiglia umana viene celebrata alla luce della vita e dell’abbondanza divina". Lo scrivono i Patriarchi e i Capi delle Chiese di Gerusalemme in occasione del Messaggio di Pasqua.

"Gerusalemme - scrivono - la città della risurrezione, è il faro della speranza e della vita. Gesù è venuto ad offrire una vita abbondante in cui il peccato e la morte sono sconfitti. La città della vita è anche la città della pace e della riconciliazione. Pertanto, lo status multireligioso e multiculturale di Gerusalemme deve essere mantenuto, così che tutte le fedi abramitiche possano trovare in essa solo la città della pace e della tranquillità. Continuiamo a pregare per una pace giusta e duratura a Gerusalemme e in tutto il mondo".

"Preghiamo con fermezza - si legge ancora nel testo - per tutte le regioni in cui regnano violenza e angoscia, perpetrate specialmente contro persone innocenti e luoghi di culto. Nelle nostre preghiere ricordiamo anche tutte le donne e i bambini che subiscono violenza e ingiustizia in tutto il mondo. Invitiamo tutti a rispettare la dignità di ogni persona umana e a camminare insieme verso l’integrità e la pienezza della vita".

Il Messaggio è firmato tra gli altri dall’Arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, Amministratore Apostolico di Gerusalemme dei Latini, dal custode di Terra Santa, Padre Francesco Patton e dal Patriarca greco-ortodosso Teofilo III.