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Domani alle 21 la Recita del Rosario. Papa Francesco: "Io vi accompagnerò da qui"

"Faccio mio l’appello dei Vescovi italiani che in questa emergenza sanitaria hanno promosso un momento di preghiera per tutto il Paese"

Papa Francesco |  | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco | | Vatican Media / ACI Group
Sono due gli appelli forti di Papa Francesco nei consueti saluti durante l'Udienza Generale. Francesco ricorda la festa di San Giuseppe domani e l’iniziativa 24 ore per il Signore.
"Faccio mio l’appello dei Vescovi italiani che in questa emergenza sanitaria hanno promosso un momento di preghiera per tutto il Paese. Ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa: tutti uniti spiritualmente domani alle ore 21 nella recita del Rosario, con i Misteri della luce. Io vi accompagnerò da qui. Al volto luminoso e trasfigurato di Cristo e al suo Cuore ci conduce Maria, Madre di Dio, salute degli infermi, alla quale ci rivolgiamo con la preghiera del Rosario, sotto lo sguardo amorevole di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia e delle nostre famiglie. Chiediamo che custodisca in modo speciale gli ammalati e le persone che stanno prendendosi cura degli ammalati, medici, infermieri, volontari che rischiano la vita in questo servizio", dice il Papa nel primo appello.
Poi Francesco ricorda l'iniziativa 24 ore per il Signore e spiega: "I prossimi venerdì e sabato 20-21 marzo si svolgerà l’iniziativa 24 ore per il Signore. È un appuntamento importante della Quaresima per la preghiera e per accostarsi al sacramento della riconciliazione. Purtroppo a Roma, in Italia e in altri Paesi questa iniziativa non potrà avere luogo nelle forme consuete a causa dell’emergenza del coronavirus. Tuttavia, in tutte le altre parti del mondo, si continuerà con questa bella tradizione. Incoraggio i fedeli ad accostarsi in maniera sincera alla  misericordia di Dio nella confessione e a pregare specialmente per quanti sono nella prova a causa della pandemia. Dove non si potrà celebrare 24 ore per il Signore, sono certo che si potrà vivere questo momento penitenziale con la preghiera personale".
"La Chiesa che è in Italia, nella persona dei suoi Pastori, dei sacerdoti e dei fedeli, ringrazia Papa Francesco per questa prossimità - scrive la CEI in un comunicato stampa diffuso successivamente - che diventa motivo di sostegno e d’incoraggiamento a pregare e a camminare insieme sulle strade del Vangelo. In questo momento di sofferenza per il Paese, la preghiera del Rosario di domani sera sarà invocazione e supplica alla misericordia del Padre perché ci liberi da questa pandemia".
articolo aggiornato alle ore 11.40

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