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Papa Francesco, è lo Spirito a scrivere la storia della Chiesa e del mondo

La catechesi dell'udienza generale di Papa Francesco

L'Udienza Generale di Papa Francesco  |  | Vatican Media L'Udienza Generale di Papa Francesco | | Vatican Media

“Qual è opera dello Spirito in noi? Ci “ricorda” Gesù e lo rende presente a noi, perché non si riduca a personaggio del passato”. E’ la  memoria trinitaria. 

Papa Francesco lo ha detto oggi nella riflessione all’udienza del mercoledì dedicata alla preghiera. Il ciclo dedicato alla preghiera si conclude con questa riflessione sullo Spirito Santo. 

“Noi non siamo solo ospiti e pellegrini nel cammino su questa terra, siamo anche ospiti e pellegrini nel mistero della Trinità. Siamo come Abramo, che un giorno, accogliendo nella propria tenda tre viandanti, incontrò Dio”, ha spiegato il Papa. 

E aggiunge: “Se Cristo fosse solo lontano nel tempo, noi saremmo soli e smarriti nel mondo. Ma nello Spirito tutto è vivificato: ai cristiani di ogni tempo e luogo è aperta la possibilità incontrare Cristo”.

Ecco allora che “Senza il fuoco dello Spirito le profezie si spengono, la tristezza soppianta la gioia, l’abitudine sostituisce l’amore, il servizio si trasforma in schiavitù. Viene in mente l’immagine della lampada accesa accanto al tabernacolo, dove si conserva l’Eucaristia. Anche quando la chiesa si svuota e scende la sera, anche quando la chiesa è chiusa, quella lampada rimane accesa, continua ad ardere: non la vede nessuno, eppure arde davanti al Signore”.

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Quando c'è il rischio di pregare come pappagalli dice il Papa allora dobbiamo chiamare lo Spirito a scaldarci il cuore. 

Conclude Papa Francesco: “È dunque lo Spirito a scrivere la storia della Chiesa e del mondo. Noi siamo pagine aperte, disponibili a ricevere la sua calligrafia. E in ciascuno di noi lo Spirito compone opere originali, perché non c’è mai un cristiano del tutto identico a un altro. Nel campo sterminato della santità, l’unico Dio, Trinità d’Amore, fa fiorire la varietà dei testimoni: tutti uguali per dignità, ma anche unici nella bellezza che lo Spirito ha voluto si sprigionasse in ciascuno di coloro che la misericordia di Dio ha reso suoi figli”.