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Papa Francesco con il mondo ai piedi di Maria recita il Rosario per uscire dalla pandemia

Inizia oggi la maratona di preghiera che per tutto maggio unisce i santuari del mondo

La preghiera del Rosario con Papa Francesco  |  | Vatican Media
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La preghiera del Rosario con Papa Francesco | Vatican Media
La preghiera del Rosario con Papa Francesco  |  | Vatican Media
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L'icona della Madonna del Soccorso a San Pietro  |  | Fabbrica di San Pietro
L'icona della Madonna del Soccorso a San Pietro | Fabbrica di San Pietro
La preghiera del Rosario con Papa Francesco  |  | Vatican Media
La preghiera del Rosario con Papa Francesco | Vatican Media

In Piazza piove come quel 27 marzo del 2020. Sono le 18 quando Papa Francesco arriva nella Basilica Vaticana per aprire il mese di maggio con una preghiera di intercessione speciale a Maria.

Davanti alla icona di Maria del Soccorso dove nei secoli i fedeli si sono recati in pellegrinaggio il Papa arriva accompagnato dalla processione di fiaccole e il canto di Lourdes, uno dei santuari che si collegherà in questo mese alla preghiera quotidiana alle 18.00.

La recita del Rosario , i Misteri Gloriosi, con pochissimi fedeli apre la maratona di preghiera dal tema “Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio (At 12,5)” per invocare la fine della pandemia. 

La immagine mariana è situata “nella parete sopra l’altare della Cappella Gregoriana, inquadrato da marmi colorati e preziosi e circondato da magnifici angeli in bronzo dorato, il venerato dipinto murale riveste grande importanza artistica e devozionale, come questo libro splendidamente celebra e illustra” scrive Pietro Zander nel volume della Fabbrica di San Pietro e dei Cavalieri di Colombo che ne hanno sponsorizzato recentemente il restauro. 

“In ogni epoca, numerosissime persone hanno rivolto le loro preghiere alla Madonna “del Soccorso” in cerca di conforto e di aiuto nelle molte di difficoltà della vita, ma anche nei momenti più lieti per ringraziare la Madre Celeste delle gioie e delle tante grazie ricevute per Sua intercessione”.

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Davanti a questa immagine Giovanni Paolo II fece accendere una lampada per la pace.

La preghiera all’inizio delle recita del Rosario recitata dal Papa ha ricordato coloro che sono stati colpiti dalla pandemia e dalla sue conseguenze, per la salute, la economia fino a chi ha subito violenza all’interno delle case. Un grazie a chi lavora per il bene di tutti:"All’inizio del mese dedicato alla Madonna, ci uniamo in preghiera con tutti i Santuari sparsi per il mondo intero, con i fedeli e con tutte le persone di buona volontà, per affidare nelle mani della nostra Madre Santa l’umanità intera, duramente provata da questo periodo di pandemia.

Ogni giorno di questo mese di maggio affideremo a Te, Madre della Misericordia, le tante persone che sono state toccate dal virus e che continuano a subirne le conseguenze:
dai nostri fratelli e sorelle defunti, alle famiglie che vivono il dolore e l’incertezza del domani; dai malati ai medici, agli scienziati e agli infermieri, impegnati in prima linea in questa battaglia; dai volontari a tutti i professionisti, che hanno prestato il loro prezioso servizio in favore degli altri; dalle persone in lutto e dolore, a quelle che con un semplice sorriso e una buona parola hanno portato conforto a quanti erano nel bisogno; da quanti, soprattutto donne, hanno subito violenza tra le mura domestiche per la chiusura forzata a quanti desiderano riprendere con entusiasmo i ritmi di vita quotidiani.

Madre del Soccorso, accoglici sotto il tuo manto e proteggici, sostienici nell’ora della prova e accendi nei nostri cuori il lume della speranza per il futuro".

A recitare il Rosario si sono alternate diverse famiglie.

Con la preghiera del Rosario, ogni giornata del mese è caratterizzata da un’intenzione di preghiera per le varie categorie di persone maggiormente colpite dal dramma della pandemia: per coloro che non hanno potuto salutare i propri cari, per il personale sanitario, per i poveri, i senza tetto e le persone in difficoltà economica e per tutti i defunti… queste alcune delle intenzioni che scandiranno la preghiera alla Madonna.

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Nella preghiera finale il Papa ha chiesto chi è smarrito e i malati e le persone sole e fiducia per le conseguenze sulle economie. "Volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus, e conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti, sepolti a volte in un modo che ferisce l’anima. Sostieni quanti sono angosciati per le persone ammalate alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini.

Infondi fiducia in chi è in ansia per il futuro incerto e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro.
Madre di Dio e Madre nostra, implora per noi da Dio, Padre di misericordia, che questa dura prova finisca e che ritorni un orizzonte di speranza e di pace. Come a Cana, intervieni presso il tuo Figlio Divino, chiedendogli di confortare le famiglie dei malati e delle vittime e di aprire il loro cuore alla fiducia.

Proteggi i medici, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari che in questo periodo di emergenza sono in prima linea e mettono la loro vita a rischio per salvare altre vite. Accompagna la loro eroica fatica e dona loro forza, bontà e salute.

Sii accanto a coloro che notte e giorno assistono i malati e ai sacerdoti che, con sollecitudine pastorale e impegno evangelico, cercano di aiutare e sostenere tutti.
Vergine Santa, illumina le menti degli uomini e delle donne di scienza, perché trovino giuste soluzioni per vincere questo virus.

Assisti i Responsabili delle Nazioni, perché operino con saggezza, sollecitudine e generosità, soccorrendo quanti mancano del necessario per vivere, programmando soluzioni sociali ed economiche con lungimiranza e con spirito di solidarietà.

Maria Santissima, tocca le coscienze perché le ingenti somme usate per accrescere e perfezionare gli armamenti siano invece destinate a promuovere adeguati studi per prevenire simili catastrofi in futuro.

Madre amatissima, fa’ crescere nel mondo il senso di appartenenza ad un’unica grande famiglia, nella consapevolezza del legame che tutti unisce, perché con spirito fraterno e solidale veniamo in aiuto alle tante povertà e situazioni di miseria. Incoraggia la fermezza nella fede, la perseveranza nel servire, la costanza nel pregare.

O Maria, Consolatrice degli afflitti, abbraccia tutti i tuoi figli tribolati e ottieni che Dio intervenga con la sua mano onnipotente a liberarci da questa terribile epidemia, cosicché la vita possa riprendere in serenità il suo corso normale.

Ci affidiamo a Te, che risplendi sul nostro cammino come segno di salvezza e di speranza, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.

Conduci i passi dei tuoi pellegrini che desiderano pregarti e amarti nei Santuari a te dedicati in tutto il mondo sotto i titoli più svariati che richiamano la tua intercessione, sii per ciascuno una guida sicura. Amen".

L’iniziativa, nata per desiderio del Papa, è promossa dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione e coinvolge trenta santuari mariani di tutto il mondo che, a turno, guideranno ogni giorno del mese di maggio, tradizionalmente mese mariano, la preghiera del Rosario per tutta la Chiesa. Il prossimo 31 maggio sarà Papa Francesco a guidare la recita del Rosario nei Giardini Vaticani a conclusione della maratona di preghiera. 

Il Papa ha poi benedetto le corone del Rosario che saranno inviate ai santuari che partecipano alla maratona di preghiera.