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Linee guida per la prevenzione degli abusi, lanciata una consultazione globale

Secondo un progetto approvato all’ultima plenaria, la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori lancia una consultazione globale per delineare linee guida per la prevenzione

Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori | Uno dei passati incontri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori con Papa Francesco | tutelaminorum.va Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori | Uno dei passati incontri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori con Papa Francesco | tutelaminorum.va

Aggiornare la “cornice”, quello che viene chiamato “framework universale”, per stabilire una sorta di “buone pratiche”, delle linee guida che tutte le istituzioni cattoliche possano seguire per prevenire gli abusi nella Chiesa. La consultazione globale per questo aggiornamento è stata lanciata oggi dalla Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori.

Il nome di queste linee guida è “Framework universale delle Linee Guida” (FULG), approvato per la diffusione nell’ultima plenaria. Dalle questioni della leadership alla sfida culturale, fino alla creazione di ambienti sicure, le linee guida sono un modello che serve a definire gli standard di tutela da concretizzare in ogni Chiesa locale nel mondo, per promuovere – recita un comunicato della commissione- “la protezione dagli abusi nella Chiesa secondo le buone pratiche esistenti in materia di safeguarding, con particolare attenzione all'assistenza alle persone colpite da abusi e all'importanza di affrontare in modo appropriato i casi e le denunce”.

Questa “cornice” ha come riferimento la Lettera circolare del 2011 “Per assistere le Conferenze episcopali nello sviluppo di linee guida per la gestione dei casi di abusi sessuali su minori perpetrati da chierici” pubblicata dall'allora Congregazione per la Dottrina della Fede.

La pontificia commissione ha analizzato il lavoro svolto dalla Chiesa e da altre istituzioni sul tema della tutela negli ultimi dieci anni, identificato una serie di principi fondamentali, e li ha delineati in una cornice, che viene ora condivisa e definita in un periodo di consultazione pubblica. Ci sarà un sondaggio online, pubblicato sul sito della commissione, diffuso in quattro lingue cui tutti saranno chiamati rispondere.

Le risposte – spiega ancora la commissione – “saranno esaminate, raccolte e incorporate in un FULG finale per la valutazione e l'approvazione da parte della Commissione alla fine del 2023”.

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Dopo l’approvazione, il documento sarà trasmesso a tutte le Chiese locali, e queste saranno chiamate a modificare le loro linee guida in materia di salvaguardia e sottoporle alla revisione della commissione.

Il processo di sviluppo delle linee guida in materia di safeguarding in tutta la Chiesa è stato intrapreso per la prima volta nel 2011 ed è stato guidato dall'allora Congregazione per la Dottrina della Fede. La Praedicate Evangelium ha assegnato alla Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori la supervisione delle linee guida.

La commissione fa sapere che “il nuovo framework universale delle linee guida richiederà alle Chiese locali di sviluppare sistemi per ricevere e gestire le accuse di abuso e per sostenere tutte le persone colpite, in particolare le vittime e i sopravvissuti, secondo i requisiti del Motu proprio del Santo Padre, Vos Estis Lux Mundi”.

Tra gli altri requisiti ci sono: l'accompagnamento di coloro che sono stati colpiti da abusi e delle comunità interessate, la competenza culturale nel garantire ambienti sicuri in tutta la Chiesa, procedure accessibili al pubblico, un impegno dichiarato per la tutela e meccanismi di responsabilità per la leadership della Chiesa, misure di prevenzione dei rischi e la conversione pastorale verso una cultura del safeguarding basata sulla formazione permanente di tutti i ministri della Chiesa”.

L’ultima plenaria della Commissione aveva stabilito anche un fondo per aiutare le Chiese senza risorse. Questo impegno è ristabilito nell’ultimo comunicato, che sottolinea come “con l'aiuto di organismi di donatori della Chiesa, la Commissione ha istituito un programma di sviluppo delle capacità, per garantire che le Linee guida siano sviluppate e effettivamente poste in essere”.

Il programma di finanziamento si chiama Memorare.

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La Pontificia Commissione ha recentemente firmato anche protocolli di intesa con il Dicastero per l’Evangelizzazione, il Dicastero per i Vescovi e la Conferenza Episcopale Italiana.