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Giovanni Paolo II e San Francesco, un legame suggellato dal dono delle sue reliquie

Le reliquie del primo Papa che salì sul luogo delle Stimmate di san Francesco esposte a La Verna

La celebrazione a La Verna |  | fr. Giovanni Maria Borriello Ofm
La celebrazione a La Verna | | fr. Giovanni Maria Borriello Ofm
La celebrazione a La Verna |  | fr. Giovanni Maria Borriello Ofm
La celebrazione a La Verna | | fr. Giovanni Maria Borriello Ofm
La celebrazione a La Verna |  | fr. Giovanni Maria Borriello Ofm
La celebrazione a La Verna | | fr. Giovanni Maria Borriello Ofm
La celebrazione a La Verna |  | fr. Giovanni Maria Borriello Ofm
La celebrazione a La Verna | | fr. Giovanni Maria Borriello Ofm

Il 28 agosto, nella Basilica del santuario francescano di La Verna il cardinale Angelo Comastri, vicario generale emerito della Città del Vaticano e arciprete emerito della Basilica di San Pietro, ha presieduto la Messa durante la quale ha consegnato ai custodi del santuario due reliquie di san Giovanni Paolo II: una veste talare bianca e una reliquia del suo sangue che rimarranno esposte in basilica per la devozione dei fedeli. Le reliquie sono dono del card. Stanisław Dziwisz, arcivescovo emerito di Cracovia, già segretario personale di papa Wojtyła. 

L’Umbria, la terra di Francesco d’Assisi, e la vicina Toscana pullulano di luoghi legati alla vita del Poverello. Tra tali luoghi frequentati ed amati da lui c’era la montagna negli Appennini tosco-emiliani, nel territorio aretino, l'odierna La Verna. Francesco era particolarmente legato a questo luogo isolato e solitario. Egli salì a La Verna anche nell’estate del 1224 perché voleva celebrarvi la festa dell’Assunta e, successivamente, prepararsi alla festa di San Michele Arcangelo (il 29 settembre). Per lui furono i giorni di digiuno ed intensa preghiera in solitudine; in modo particolare contemplava Gesù Crocifisso. Il 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Croce, il Poverello chiese al Signore il dono delle stimmate per poter sentire anche nel suo corpo il dolore di Gesù durante la Passione, il dolore del Figlio di Dio offerto per i peccati del mondo. Il suo desiderio fu esaudito: sul suo corpo sono apparsi i segni dei chiodi e della lancia che ha trafitto il costato di Gesù Crocifisso. Oggi sulla roccia del miracolo si trova la Cappella delle Stimmate, che fa parte del santuario La Verna.

San Giovanni Paolo II ci teneva tanto a visitare quel luogo santo: il 17 settembre 1993 sali sul monte La Verna come pellegrino e inginocchiato esattamente dove san Francesco ricette le Stimmate, papa Giovanni Paolo II recitò una preghiera-implorazione che i frati di La Verna ripetono ogni giorno, dopo l’Ora Nona. Da quel storico viaggio sono passati esattamente 30 anni e la cerimonia che si è svolta nel santuario voleva ricordare quell'anniversario. 

"Con immensa gratitudine e filiale devozione ringraziamo il cardinale Dziwisz per questo preziosissimo dono e il cardinale Comastri, artefice e tramite di questa stupenda iniziativa” ha dichiarato fra Francesco Brasa, guardiano della santuario, aggiungendo che le preziose reliquie rimarranno d’ora in poi esposte nella cappella della basilica, accanto all’abito di san Francesco. 

Alla cerimonia è stato presente un ospite d’onore speciale, Domenico Giani, già ispettore generale del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano, che ha ricordato gli anni passati a stretto contatto con Giovanni Paolo II. 

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Da oggi i pellegrini in visita a questo santo luogo potranno vedere, accanto al saio di san Francesco, anche le particolari reliquie del Papa innamorato del Poverello d’Assisi che volle salire come primo Pontefice sulla montagna de La Verna.