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Papa Francesco è arrivato in Mongolia, comincia il 43esimo viaggio del pontificato

Accolto da una donna in costume tipico che gli ha dato da mangiare dello yogurt secco. Oggi giornata di riposo. Dall’aereo: “È difficile fare diplomazia in guerra”

Papa Francesco in Mongolia | Papa Francesco riceve il tradizionale yogurt secco all'arrivo in Mongolia | Vatican Media / ACI Group
Papa Francesco in Mongolia | Papa Francesco riceve il tradizionale yogurt secco all'arrivo in Mongolia | Vatican Media / ACI Group
Papa Francesco in Mongolia | Papa Francesco arriva in Mongolia, Ulaanbatar, aeroporto Gengis Khan, 1 settembre 2023 | Courtney Mares / ACI Group
Papa Francesco in Mongolia | Papa Francesco arriva in Mongolia, Ulaanbatar, aeroporto Gengis Khan, 1 settembre 2023 | Courtney Mares / ACI Group
Papa Francesco in Mongolia | Papa Francesco parla con i giornalisti nel volo verso Ulaanbatar | AG / ACI Group
Papa Francesco in Mongolia | Papa Francesco parla con i giornalisti nel volo verso Ulaanbatar | AG / ACI Group

Papa Francesco è arrivato in Mongolia alle 9.48 ora locale, diventando il primo Papa a mettere piede nel Paese. Ma non ci saranno incontri, in questa prima giornata, tutta dedicata, invece, al recupero fisico. Dunque, accoglienza ufficiale all’aeroporto, con picchetto d’onore e assaggio dello yogurt secco, tradizione mongola e nomade, saluto al presidente e poi il trasferimento alla sede della Prefettura Apostolica di Ulaan Bator, accompagnato dal Cardinale Giorgio Marengo, prefetto apostolico, e anche da José Mumbiela, vescovo della Santissima Trinità in Almaty e presidente della neonata (ha appena due anni) conferenza episcopale centro-asiatica.

In aereo, Papa Francesco ha prima fatto un breve saluto, e poi, sollecitato dalle parole dei giornalisti durante le conversazioni uno ad uno, ha voluto aggiungere che “andare in Mongolia è andare da un popolo piccolo in una terra grande. La Mongolia sembra non finire e gli abitanti sono pochi. Un popolo piccolo di grande cultura”.

E ha aggiunto: “Credo che ci farà bene capire questo silenzio così lungo e così grande, ma non intellettualmente: va capito con i sensi. La Mongolia si capisce con i sensi. Mi permetto di dire che fare bene ascoltare un po’ la musica di Borodin, che è stato capace di esprimere la larghezza della Mongolia”.

Poco prima, aveva ricevuto una borraccia che era deturpata dai segni del mitra. Veniva dall’Ucraina, e aveva salvato la vita a un giovane che la aveva portata all’Ordinario Militare di Lviv. Da qui, è stata data ad una giornalista perché il Papa la benedicesse, cosa che ha fatto. Nella conversazione, si è cercato anche di sollecitare il Papa sul dibattito riguardo le sue parole sulla Russia, ma il Papa ha semplicemente sottolineato che “è difficile fare diplomazia in tempo di guerra”.

Ad un altro gruppo di giornalisti, il Papa ha annunciato che la lettera apostolica su Santa Teresa di Lisieux sarà pubblicata il 15 ottobre. La lettera era stata annunciata dal Papa all’udienza generale dello scorso 7 giugno, quando, durante il ciclo di catechesi sui santi, erano arrivate a Roma anche le sue reliquie.

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Sollecitato sulla strage ferroviaria di Brandizzo, che ha visto la morte di cinque operai, Papa Francesco ha commentato che “sono una calamità e una ingiustizia, e accadono sempre per mancanza di cura. I lavoratori sono sacri”.

Oggi, dunque, Papa Francesco riposa. Domani comincia il vero programma del viaggio, con il primo incontro, che tradizionalmente è dedicato alle autorità. Il programma prosegue poi nel pomeriggio con l’incontro con i vescovi e i missionari.