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Nessuna udienza privata del Papa all'iracheno Al-Kildani

La precisazione della Santa Sede dopo che il controverso leader politico iracheno aveva fatto credere di essere stato ricevuto privatamente dal Pontefice

Papa Francesco - Daniel Ibanez CNA |  | Papa Francesco - Daniel Ibanez CNA Papa Francesco - Daniel Ibanez CNA | | Papa Francesco - Daniel Ibanez CNA

"Durante l’Udienza Generale in Piazza San Pietro del 6 settembre scorso, Sua Santità Francesco ha salutato alcune persone presenti, come avviene di consueto. Tra di esse vi era anche un gruppo di iracheni con il Signor Rayan Al-Kildani, con il quale c’è stato un breve saluto di circostanza". Così due giorni fa Matteo Bruni, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, precisava i contorni del breve incontro tra il Papa ed il controverso Al-Kildani, oppositore del Patriarca caldeo, il Cardinale Sako.

Rayan Al-Kildani è un parlamentare cristiano iracheno e leader del gruppo paramilitare delle “Brigate Babilonia”. In precedenza era stato sanzionato dagli Stati Uniti per presunte violazioni dei diritti umani, incluso il taglio dell'orecchio a un detenuto. L'esponente politico iracheno aveva millantanto sui social di aver avuto una udienza privata concessa dal Papa.

Al-Kildani si è scontrato pubblicamente con il leader della Chiesa cattolica caldea, il cardinale Louis Sako, che lo ha accusato di volere assumere il controllo delle proprietà della Chiesa caldea in Iraq.

Nel mese di luglio il cardinale Sako ha annunciato il suo ritiro dalla sua sede a Baghdad dopo che il presidente iracheno Abdul Rashid ha revocato un decreto che lo riconosceva come capo della Chiesa cristiana in Iraq, cosa che il governo aveva fatto dal 2013. La Chiesa cattolica caldea è una chiesa di rito orientale in piena comunione con la Santa Sede, con circa 300.000 fedeli nel Paese e altre migliaia nel mondo. Un tempo nazione con più di un milione di cristiani, l’Iraq ha visto la sua comunità cristiana decimata dallo Stato islamico e da altri conflitti a partire dal 2003.

Sako ha dichiarato a luglio che si sarebbe stabilito in un monastero nel Kurdistan, regione autonoma dell'Iraq, dove avrebbe continuato a guidare la Chiesa caldea. Il gruppo militante di Al-Kildani - ha denunciato il Patriarca - si è impegnato in una campagna deliberata che includeva una errrata consulenza legale al presidente Rashid che ha contribuito a portare alla decisione del governo di revocare il decreto che lo riconosceva come capo della Chiesa cristiana in Iraq.

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